Prototype Recensione

Alle prese con una New York devastata

Il destino di New York è nelle vostre mani

Sviluppato da Radical Entertainment e prodotto da Activision, Prototype rappresenta il nuovo esperimento in chiave supereroistica di questa generazione dopo le buone produzioni di Crackdown e Infamous rispettivamente su Xbox 360 e Playstation 3. Titolo multipiattaforma, quindi disponibile per entrambe le console oltre che su PC, Prototype non si allontana dai clichè tipici di prodotti del genere offrendo una trama dai tratti quasi catastrofici e un gameplay variegato e di sicuro impatto scenografico.

Prototype narra le vicende di Alex Mercer che al suo risveglio non ricorderà nulla del suo passato ma scoprirà di essere dotato di poteri che lo rendono quasi invincibile, come un Hancock dei videogiochi. La città di New York nel frattempo è colpita da una misteriosa infezione che rende gli abitanti esseri simili a zombies che vivono nutrendosi dei compagni o della carne umana, rendendo il centro abitato un incubo per ogni passante. Con il chiaro intento di voler scoprire qualcosa sul suo passato, Alex si troverà al centro di un complotto senza precedenti, nel quale sarà chiamato a svelare uno dei segreti più tremendi del governo degli Stati Uniti, prima che la Grande Mela diventi solo un lontano ricordo.


Una città ai vostri piedi

Le prime ore di gioco permettono al giocatore di prendere confidenza con lo schema dei controlli realizzato dagli sviluppatori. Schema semplice ma ben studiato, tipico degli action free-roaming stile GTA, che offre subito all’utente una immediatezza senza pari sebbene i movimenti di Alex inizialmente risultino un po’ goffi per via di una eccessiva automatizzazione delle sue azioni. Pressando sul grilletto superiore destro infatti, il protagonista si lancia in una corsa sfrenata atta a scavalcare tutto quello che incontra senza alcun sforzo da parte del giocatore che potrà lasciare al suo alter ego virtuale letteralmente carta bianca sui movimenti da compiere. Al grilletto sinistro è invece affidata una sorta di mira che permette di agganciare il bersaglio più pericoloso nelle vicinanze, mentre ai quattro pulsanti principali troveremo ripartite le azioni più importanti che potrà compiere Alex durante la sua avventura.

Con X sarete in grado di effettuare dei salti enormi, in modo da velocizzare i vostri spostamenti. A quadrato è invece affidata la funzione principale di attacco mentre a cerchio e triangolo troviamo assegnati rispettivamente la presa di personaggi e oggetti con la possibilità di lanciarli e una mossa d’attacco più lenta ma sicuramente più efficace della prima.


Con il passare delle ore, Alex comincia ad intravedere la luce nel tenebroso tunnel che ha intrapreso la sua memoria. Per farlo si servirà delle memorie conservate in alcuni dei personaggi presenti nel gioco. Il nostro alter ego è infatti dotato della capacità di poter assorbire la gente per rubarne letteralmente l’aspetto fisico (e in alcuni casi anche la memoria). Questa capacità sovviene utile in parecchie missioni nel quale dovrete infiltrarvi in basi militari nemiche senza farvi scoprire, oppure quando sarete in fuga dal nemico mischiandovi letteralmente con la folla e lasciando all’esercito solo un pugno di mosche in mano.


C’è qualche problema?

L’esercito crede infatti, ad insaputa di Alex, che egli sia il portatore principale di questo virus e farà di tutto per fermarlo non appena scoprirà la sua posizione. Gli attacchi del nemico sono organizzati in vari stati d’allerta nel quale, in caso di difficoltà, richiederanno persino un supporto aereo formato da elicotteri per potervi fermare.

E’ qui che le capacità del protagonista svolgono il loro massimo potenziale. Ottenendo un cospicuo numero di punti esperienza, accumulabili in qualsiasi modo che riuscirete a porre in vantaggio di Alex (assorbire o uccidere innocenti, sventare attacchi e via discorrendo), sbloccherete nuovi poteri sempre più devastanti per un massimo di cinque sotto l’aspetto fisico. I poteri nel complesso (oltre l’aspetto fisico potrete mutare anche altre caratteristiche) sono tanti e vari, e la serie di combo disponibili non fa altro che aumentare la profondità del gameplay, semplice in superficie ma ricco di sostanza dentro.

Con le sue capacità Alex è praticamente in grado di poter fare tutto. Raggiungere elicotteri, planare, correre in verticale sulle pareti degli edifici e, non appena riuscirete ad assorbire militari in grado di guidare carro armati e velivoli, di conseguenza anche poter rubare letteralmente, tramite una sequenza di tasti, i mezzi nemici e fare strage davanti a voi.


Eludere gli attacchi del nemico non è quindi particolarmente difficile, se considerate che grazie al camuffamento Alex può sfruttare l’occasione per accusare un altro soldato di essere in realtà lui il bersaglio, provocando quindi un attacco immediato contro il poveretto mentre voi potrete liberamente andare via in gran corsa.

Purtroppo l’esercito non sarà l’unico grande nemico contro il quale dovrete confrontarvi. La trama viene infatti narrata con una sorta di background per quasi tutto il gioco, dato che all’inizio Alex è già pronto per compiere la sua ultima azione prima di chiudere il cerchio di tutto questo “casino”. Con il passare dei giorni aumenta anche il livello d’infezione e cominceranno a prendere piede mostri di svariata natura, decisamente più potenti dei marine e quindi anche molto più pericolosi. Naturalmente non potrete assorbire le loro sembianze fisiche, ma se riuscirete ad assorbire la loro energia avrete un incremento di vita davvero considerevole che vi risparmierà un sacco di fatica. La barra di salute infatti va a riempirsi con le sfere energetiche che troverete una volta ucciso qualcuno, tramite un sistema di rigenerazione upgradabile, cosi come ogni vostro potere.

Con i punti esperienza sarete infatti in grado di migliorare qualsiasi potere a vostra disposizione, diventando nelle ultime ore di gioco prossimi dall’essere un Dio o un essere praticamente immortale. Al termine dovrete essere in grado di effettuare salti di lunga gittata, correre più veloce di qualsiasi mezzo, avere una forza sovraumana e diventare il terrore di chiunque vi si pari davanti.


Non illudetevi comunque che questo si traduca in una facilità nel condurre le operazioni fino al termine. Le missioni finali sono veramente impegnative, ed è piuttosto facile che sarete costretti a ripeterle più volte prima di riuscire a terminarle.


La città che non dorme mai

L’anello debole della catena di Prototype è senz’altro rappresentato dal suo comparto grafico. Penalizzato forse dalla sua natura multipiattaforma e dalla struttura a campo aperto come in un qualsiasi free-roaming, il risultato finale è abbastanza deludente con textures prevalentemente in bassa definizione e modelli poligonali non proprio eccezionali.

Dall’altra parte però non possiamo non lodare l’incredibile profondità di campo che permette di ottenere scorci veramente eccezionale, specialmente non appena riuscirete a raggiungere la cima di ogni grattacielo. L’effetto pop-up è limitato e vi è comunque una grande quantità di nemici a schermo, che appesantisce il motore grafico solo nei casi più eccezionali con qualche sporadico calo di frame-rate.

Un altro aspetto soddisfacente ce lo ha lasciato l’intelligenza artificiale in generale. I nemici coordineranno infatti in modo realistico i loro attacchi facendo letteralmente di tutto per potervi fermare ad ogni costo. Permane comunque qualche tipico difetto dei prodotti di questo tipo. Sebbene la popolazione si comporti infatti in modo degnamente realistico, non manca talvolta di stupire in negativo specialmente quando, camuffati da soldati o semplici civili, saremo in grado di planare, effettuare salti incredibili senza che nessuno rimanga sorpreso da come questo militare o, ancora più grave, vecchietta sia in grado di fare concorrenza al migliore SuperMan della situazione. Chicca da videogioco potremmo dire, prendendola scherzosamente.

Le missioni disponibili permettono a Prototype di essere un titolo discretamente longevo, e la loro varietà non fa altro che aumentare questo aspetto. La buona colonna sonora permette inoltre di ottenere un ritmo sempre calzante e coinvolgente tipico dei migliori film d’azione, con un doppiaggio in lingua inglese ben recitato sebbene avremmo preferito quello nel nostro idioma, dato che leggere i sottotitoli spesso può distrarre da quello che accade nelle scene d’intermezzo, non proprio eccezionali ma di buona fattura. Sono presenti anche eventi secondari che permettono di guadagnare punti esperienza extra, ma più che delle missioni sono delle piccole sfide che il buon Alex potrà affrontare a piacimento quando sarà in giro per la città.

Commento Finale
Radical Entertainment con Prototype ha confezionato una bella sorpresa, realizzata con cura e in grado di porsi come il classico titolo estivo perfetto per combattere l’afa estiva dopo una bella giornata di mare. L’intrigata trama che fa da sfondo alle azioni giocate, rende Prototype un titolo immersivo e coinvolgente capace di catturare il giocatore grazie ad un gameplay dinamico, ricco d’azione e straordinariamente immediata. La buona longevità non fa altro che completare il quadro di uno dei migliori action free-roaming disponibili sul mercato. Peccato solo per un comparto tecnico non all’altezza e qualche altra piccola lacuna che però non scalfisce più di tanto la struttura di un gioco che consigliamo a tutti gli amanti del genere su PC, Playstation 3 e Xbox 360.

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