MasterChef? No, è meglio Mama!
Versione testata Nintendo 3DS.
Questo è ciò che ci sarebbe piaciuto scrivere in questa recensione. In realtà, però, il quinto capitolo del franchise, nato nel 2006 su Nintendo DS, sembra aver perso molto del suo fascino ed originalità. Cooking Mama: Bon Appétit arriva così in Europa un po’ in sordina, a 16 mesi di distanza dall’uscita in territorio nipponico, scarico di idee e con ingredienti troppo stagionati, quasi stantii.
Il problema principale di Bon Appétit è proprio una grave carenza di nuove meccaniche di gioco. Ci troviamo, infatti, di fronte ad un titolo che sembra ormai aver dato tutto quello che poteva offrire. Nonostante le tante ricette presenti (oltre 60), molte delle quali inedite, è difficile trovare un vero motivo per avvicinarci a questo nuovo capitolo che, nella sostanza, rimane fermamente ancorato alle sue antiche certezze.
Riciclare fa bene… all’ambiente
La modalità principale di gioco si incentra sulle classiche Sfide di Mama: si tratta di una corposa selezione di minigiochi, in gran parte correlati alle ricette culinarie presenti nel database del titolo. Negli anni, però, Mama ha ampliato molto i suoi orizzonti e così, man mano che si gioca, si sbloccheranno anche altri giochi a tema: dalla gestione del negozio di famiglia alle faccende di casa, passando per qualche commissione agricola in stile Gardening Mama (QUI la nostra recensione di Forest Friends), qualcosina da fare la si trova anche tra i banchi di scuola, con una manciata di giochi per ogni categoria che, di fatto, aggiungono poco o nulla all’esperienza complessiva.
Le cose vanno ovviamente meglio quando ci si mette ai fornelli: le caratteristiche della console, pennino in primis, vengono ancora sfruttate a dovere mentre cuciniamo piatti di ogni tipo. Dalla preparazione degli ingredienti alla cottura, ogni fase è associata ad uno specifico minigioco che permette di incrementare il nostro punteggio finale. Purtroppo, però, lungi dal rappresentare un vero simulatore di cucina, lo stile arcade del gioco non trasmette più il senso di freschezza che aveva nei primi capitoli. Vuoi un livello di difficoltà tarato pesantemente verso il basso, vuoi una carenza di sfide anche nella modalità a tempo nel dojo, la noia raggiunge il giocatore già dopo le primissime ricette.
Non aiuta nemmeno lo stile grafico di una produzione che, sul lato tecnico, perde anche nel confonto nel confronto diretto con il contemporaneo spin-off ortofrutticolo: texture in bassa definizione, con una modellazione poligonale spesso approssimativa, si accompagnano ad un effetto 3D troppo blando per poter essere considerato un fattore caratterizzante. Nulla di che nemmeno il comparto audio, con musiche tutto sommato orecchiabili e doppiaggio in italiano appena sufficiente.
Risolleva il tutto, comunque, la presenza di una divertente modalità multiplayer in locale, che sfrutta la modalità download delle console della famiglia 3DS per permettere scontri fino a 4 giocatori con una sola cartuccia di gioco.
Commento finaleCooking Mama: Bon Appétit non è di per sé un pessimo gioco casual. Semplicemente, non è un nuovo gioco. L’inserimento di una manciata di nuove ricette non può infatti giustificare l’acquisto di un titolo che viene comunque venduto ad un prezzo ridotto rispetto allo standard (30€ circa per la versione retail) ma che, allo stesso tempo, ripropone meccaniche fondamentalmente invariate rispetto a quelle viste da 10 anni a questa parte. Resta comunque un brand caldamente consigliato per i più piccoli, anche per merito dei – pochissimi – minigiochi in lingua inglese presenti. Da evitare, invece, se siete fan un po’ più cresciutelli delle serie: il livello di sfida incredibilmente basso e la mancanza di vere novità potrebbero essere motivazioni più che sufficienti a perdere ogni stimolo, già dopo un paio di ricette. |
Pro | Contro |
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– I minigiochi culinari sono ormai un classico
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– Nessuna innovazione di rilievo
– La difficoltà non tiene conto della crescita della fan base
– Tecnicamente troppo arretrato per il Nintendo 3DS
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Voto Globale: 60 |