A distanza di una quantità di tempo immane (12 anni, ndr) arriva su PlayStation 4 e 5, Xbox One e Series S/X e su PC (via Epic Games Store) Dead Island 2, atteso seguito sviluppato dal team di Deep Silver Dambuster Studios. Vista la lunghissima attesa, le speranze di poter tornare a falciare zombie era ridotta al lumicino, e per chi ancora ci credeva, le aspettative in merito ad un prodotto rifinito e ben fatto erano altrettanto flebili.
Versione testata: PC
Contro ogni nefasta previsione, per quel che ci riguarda, il team di sviluppo inglese ha tirato fuori un titolo decisamente apprezzabile, certo non un crack nel genere, ma comunque una produzione con diverse frecce al proprio arco.
Volete saperne più nel dettaglio? Non vi resterà altro che continuare con la nostra recensione.
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Hell-A!
Ovvero come è stata soprannominata, all’interno del gioco, la città di Los Angeles campo di battaglia e vero valore aggiunto della produzione. Sì perché avviando il gioco, il mondo sarà prossimo alla solita rovina post-apocalittica, ed un aereo in fuga con dentro un manipolo di personaggi a dir poco stravaganti (niente meno la lista di avatar che potremo scegliere di interpretare in game, ndr) si schianterà a terra poco dopo. Le nostre possibilità di fuga vanno in frantumi insieme all’aereo, per cui non ci rimane altro che cercare di salvare la pelle e di trovare riparo, così da pianificare le mosse future. Scene cruente e drammatiche saranno presenti sin dai nostri primi passi ad L.A., e verremo subito avvolti da quella morbida e confortevole copertina fatta di paura, inquietudine ed adrenalina.
Arrivati in una fantastica villa di un sedicente personaggio famoso che avremo conosciuto all’inizio, come detto il nostro protagonista dovrà iniziare ad ingegnarsi per trovare una via d’uscita tra le vie infestate della città, attraverso un piano d’azione che possibilmente lo conduca verso la salvezza.
Tuttavia a Los Angeles per ogni cittadino rimasto sano, ce ne sono almeno una decina infetti e famelici di smembrare carni, per cui girare per le lussuose vie di Bel Air comporterà altissimi rischi di venir assaliti e di lasciarci le penne, in un finale di vita dalle tinte splatter.
La città non è stata riprodotta come open world, e più avanti vedremo perché a ragione, ma come stage separati, piuttosto piccoli all’interno dei quali portare a termine obiettivi, missioni e procedere allegramente a sbudellamenti vari.
Vuoi sapere il perché? No, affatto. Voglio uccidere e basta!
Non che da un titolo del genere uno si aspetti trama e dialoghi a prova di romanzi di spicco, però in Dead Island 2 sia la storia principale, che le trame delle sub quest rappresentano superficialmente l’input per uscire di casa e andare a fare stragi di zombie. Che poi i personaggi da scegliere, a prescindere dai quali la storia procederà sempre nello stesso modo, sono generalmente simpatici, scanzonati e aggressivi il giusto e seguirne le gesta anche attraverso i dialoghi sarà piuttosto piacevole.
Nota a margine, il gioco non è tradotto in italiano ma sottotitolato, per cui godibilissimo anche da chi poco avvezzo all’inglese, oltretutto i dialoghi sono pochi e brevi per cui il problema è inesistente.
Chiarita la questione storia, possiamo occuparci del cuore pulsante del gioco il gameplay. Dead Island 2 è un action RPG, la peculiarità è quella di rimediare armi (per lo più di fortuna) equipaggiamento e materiali durante l’esplorazione, da potenziare poi nei banchi di lavoro attraverso un sistema di crafting. Le stesse armi in esubero si potranno smontare e trasformare in materiale utile, e quelle che ci piacciono come tipologia anche se con punteggi momentaneamente scarsi, è buona cosa tenerle e potenziarle in futuro.
Tolto che in fase di gioco avanzata rimedieremo anche armi da fuoco come pistole, mitragliette e fucili e pompa, il grosso della nostra esperienza si svolgerà imbracciando armi melee di diversa tipologia.
Armamento e gameplay
Mazze, martelli, piedi di porco, pali da cantiere, pugnali, accette, spade e chi più ne ha più ne metta. La lista di armi vere o rimediate in Dead Island 2 è veramente lungo, senza contare poi i vari upgrade che potremo apportare presso i banchi da lavoro. Possedere armi così diverse tra loro, permetterà un approccio di gameplay completamente diverso.
Esempio: imbracciando armi lunghe taglienti, sarà consigliabile effettuare profondi e ripetuti fendenti agli arti inferiori così da amputarli, rendendo la mobilità dello zombie molto ridotta. In caso avessimo in mano un martello grande e pensate, sarà invece auspicabile menarci energici schianti puntando al capo o al torace facendo esplodere ossa come grissini. Le armi sono soggette a durezza e distruttibilità, per cui andrà sempre anche valutato lo stato dell’arma e molto spesso arriveremo comunque a romperla (poi riparabile presso il banco da lavoro). Ad ogni modo l’esaurimento dell’arma, farà si che dovremo averne sempre equipaggiate molte e di diverso tipo, così da alternarle in base alle situazioni che ci troveremo ad affrontare.
La variabilità a livello di gameplay come valore aggiunto, fa da contraltare ad un feedback non proprio entusiasmante nel ritorno dei colpi. Sostanzialmente non si riesce a godere di grande differenza a livello di fisica e pad alla mano, tra armi pesanti e lente rispetto ad altre più leggere e veloci.
Oggetti fondamentali oltre alle armi, saranno i kit medici attraverso i quali ripristinare la propria saluta, lattine varie come booster, e chiavi di vario tipo utilissime per accedere a zone secondarie o aprire forzieri speciali.
Tutto piuttosto familiare, adatto e tipico del genere, per cui prendere familiarità con le dinamiche di gioco sarà piuttosto semplice ed intuitivo.
Carte abilità ed elementi ambientali
Come già accennato Dead Island 2 è un action RPG, ed in quanto tale il nostro personaggio guadagnerà con l’avanzare dei livelli abilità da assegnare di volta in volta. Queste abilità risulteranno molto utili durante il combattimento, in quanto ci permetteranno maggiore mobilità, maggior resistenza e via dicendo.
Potremo colpire gli zombie con un doppio calcio volante alla stregua dei wrestler della WWE; parare o schivare i loro colpi causando un contrattacco; attivare esplosioni all’uso di determinate skill e molto altro. Insomma, la costruzione della propria build risentirà molto delle armi e delle abilità utilizzate e cambierà radicalmente il modo di giocare.
Skill molto spesso da utilizzare in combo con elementi ambientali sparsi per i marciapiedi di Los Angeles. Parliamo di taniche di benzina utilizzabili per incendi ed esplosioni, cavi elettrici scoperti amplificabili gettandoci dell’acqua. A dire il vero questo aspetto non c’ha del tutto entusiasmato e spieghiamo subito il perché.
Innanzitutto gli elementi ambientali utilizzabili a proprio favore sono pochissimi e piuttosto banali, ma la cosa peggior è che non sono rapportati al nostro estro e creatività, ma piuttosto adoperabili sempre e solo quando è il gioco a proporteli. Sostanzialmente non possiamo fare i McGyver della situazione, ma al limite essere obbligatoriamente e platealmente imbeccati dal gioco stesso. Peccato, perché una maggiore libertà di fruizione avrebbe conferito di rimando altrettanta soddisfazione.
Comparto tecnico
Press build PC
- Mobo: Asus Tuf X570- Plus Gaming
- Cpu: AMD Ryzen 5800X
- Gpu: 3080Ti FE
- Ssd: Sabrent Nvme 2.0 1TB
- Ram: Ballistix 3600mhz , DDR4, 16GB
- Video: Smart TV LG OLED42C26LB
Dead Island 2 è stato giocato in 4K con tutti i dettagli ad ULTRA, mantenendo una media di 50/60 FPS con la configurazione in elenco.
Abbiamo passato diverse ore in compagnia di Dead Island 2 su PC di fascia medio/alta. Il gioco non ha mai sofferto di crash, freeze e cose del genere, mentre il frame rate seppur soggetto a sbalzi piuttosto evidenti, anche se gestiti e mitigati dal G-Sync di Nvidia, si è mantenuto tale da garantirci un’esperienza di gioco sempre fluida anche in situazioni caotiche, con molti elementi presenti a video, tra zombie, effetti ambientali ed altro.
Graficamente parlando per quanto non raggiunga i pochissimi titoli di vertice, Dead Island 2 è veramente bellissimo da vedere. L’impostazione del mondo di gioco diviso in piccole aree piuttosto che in un esoso open world in termini di programmazione, ha permesso al team di sviluppo di concentrarsi sugli ambienti, realizzando ricostruzione assolutamente coerenti con la realtà e ricchissime di dettagli. Le varie stanze delle iper ville in cui ci troveremo a soggiornare temporaneamente sembrano reali. La ricostruzione temporale degli ambienti riesce a far percepire con immediatezza al giocatore, il momento esatto in cui la normale vita si sia interrotta. Pasti lasciati a metà e putrefatti, letti sfatti ed armadi svuotati alla svelta, valigie riempite a metà ed abbandonate a terra. Guardandosi intorno si riesce e percepire il panico, la fretta, ed il caos generato dalla condivisione globale dell’infezione che ha generato questa inarrestabile orda di zombie.
Diversi elementi ambientali sono distruttibili, anche se la nostra libido a riguardo, avrebbe richiesto un ulteriore sforzo e la possibilità di essere maggiormente impattanti con l’ambiente circostante.
Da annotare, dettaglio importantissimo ai fini del divertimento e della longevità, un buon impianto multiplayer basato sull’esplorazione cooperativa, o attraverso match making, oppure invitando di volta in volta i propri amici.
Falciare zombie in solitaria è un buon viatico per lo stress quotidiano, ma farlo in compagnia è ancora meglio.
Commento finale
Dead Island 2 arriva sulle nostre console e pc a distanza di più di un decennio dal suo predecessore, e solitamente quando l’uscita è condizionata da un così lungo lasso di tempo, prendono sempre forma crunch e condizioni lavorative particolarmente stressanti, che portano poi a risultati tutt’altro che entusiasmanti, nonché polemiche e discussioni. L’ultima fatica di Dambuster Studios ci ha invece sorpresi a riguardo, presentandosi già dal D1 in buone condizioni generali di codice e di stabilità. Pur non ambendo ad entrare nell’Olimpo dei best of, Dead Island 2 è un titolo che diverte, bello da vedere e che grazie alla componente RPG e alla possibilità di giocare in coop, è in grado di offrire un bel monte ore di gameplay. Non privo di qualche difetto, come aspetti del gameplay poco approfonditi e raffinati ed un impianto narrativo solo abbozzato, a nostro avviso è un must have per gli amanti del genere, ed un titolo sicuramente apprezzabile anche dalla platea di videogiocatori più in generale.