Il 2024, neanche a dirlo, l’anno del Dragone, rappresenta un momento di particolare importanza per noi fan di Dragon Ball grazie alle uscite della nuova serie animata Dragon Ball Daima e del videogioco oggetto della recensione odierna DRAGON BALL: Sparking! ZERO.
È tuttavia un anno dal retrogusto dolceamaro. Solo pochi mesi fa è venuto a mancare il maestro Akira Toriyama, il visionario nipponico che ha plasmato l’immaginario collettivo di intere generazioni. La sua capacità di mescolare avventura e umorismo ha dato vita a personaggi indimenticabili e a storie che continuano a risuonare nel cuore di noi fan. Anche se ci ha lasciato, la sua eredità non ci abbandonerà mai.
Un’eredità che brilla più forte che mai in DRAGON BALL: Sparking! ZERO. Il nuovo titolo di Bandai Namco non sarà il miglior videogioco in senso assoluto dedicato al franchise, ma è sicuramente il miglior Dragon Ball. La trasposizione videoludica più fedele con cui sia stato omaggiato il lavoro di Akira Toriyama. Volete sapere perché? Non vi resta che continuare la lettura!
DRAGON BALL: Sparking! ZERO, edito da Bandai Namco, è disponibile dallo scorso 11 ottobre 2024 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.
Versione testata: Xbox Series X|S
Una nuova realtà con le sue verità
La modalità principale di DRAGON BALL: Sparking! ZERO è l’Episodio Battaglia, ovvero la modalità Storia. Potremo rivivere le avventure di Dragon Ball Z e Dragon Ball Super dal punto di vista di 8 personaggi, da Goku a Jiren.
Seppure la storia non sia raccontata in maniera impeccabile, con mancanze inspiegabili e l’alternanza di dialoghi statici e qualche mini-filmato tutt’altro che eccelso, la spettacolarità e la frenesia dei combattimenti veri e propri la rende dannatamente appagante da giocare. E gli episodi What If, che creano realtà alternative e scontri su cui abbiamo sempre fantasticato, riescono a dare quel tocco di freschezza che rende divertente seguire una storia di cui anche i sassi sanno tutti i dettagli. A proposito, qui trovate la nostra guida per sbloccare tutti gli Episodi What If.
L’offerta contenutistica si amplia poi con la Battaglia Personalizzata, i Tornei, il Versus contro la CPU, l’allenamento e un’enciclopedia molto ricca e piena di chicche per i fan. Ed ovviamente il comparto multiplayer, sia offline che online, su cui torneremo dopo.
In ogni incontro si nasconde uno scontro
La parola d’ordine di Sparking! ZERO, lo ribadiamo, è spettacolarità. Come abbiamo detto anche in apertura, l’ultima opera dei ragazzi di Spike Chunsoft potrà non essere il miglior videogioco di Dragon Ball a tutto tondo, ma è senza dubbio quello che più vi farà sentire dentro il mondo creato dal compianto Toriyama-san. Più di 180 personaggi, ognuno con le sue tecniche e le sue peculiarità riprodotte in maniera certosina. Certo, la struttura base dei personaggi e del loro gameplay è sempre la stessa, ma i vari archetipi impongono che si imparino almeno i diversi tempi di risposta. E in un gioco in cui i riflessi sono così importanti, è un bel punto a favore per il divertimento.
Per forza di cose il titolo non è bilanciato alla mo’ dei fighiting game più tecnici, ma nonostante tutto il gameplay è molto più profondo di quello che ci aspettassimo. Molto più dei precedenti Budokai Tenkaichi. Se avrete la voglia di approfondirlo, potrete godervi un titolo che pur con i suoi sbilanciamenti che per forza di cose sono intrinsechi all’opera, tra trasformazioni, fusioni, rapporti di forza etc., saprà regalarvi belle soddisfazioni.
Il sistema di combattimento presenta addirittura 3 tipi di difesa. E la gestione dell’aura e dei nuovi punti abilità questa volta è davvero importante, per farvi degli esempi. Per giunta, la difficoltà normale della modalità Storia vi costringerà proprio a capire come giocarlo. Scordatevi il button smashing selvaggio dell’epoca PS2. Pur rimanendo accessibile, Sparking! ZERO pretende che almeno apprendiate le sue basi.
Il nuovo sistema rende quindi ogni scontro un piacere audio-visivo in primis (e non c’è bisogno di aggiungere altro, video e immagini parlano da sé, vi sentirete praticamente in una puntata dell’anime), ma altresì un concentrato di adrenalina e frenesia in cui gestire al meglio le proprie risorse per riuscire a rispondere con tempismo all’offensiva degli avversari.
Abbiamo davvero apprezzato tale scelta. Prima di provarlo, avevamo proprio paura che oggi, con una maggiore consapevolezza e maggiori “esigenze”, non lo avremmo apprezzato come in passato per via della sua semplicità. Invece questo nuovo livello di stratificazione e profondità ci ha davvero stupito in positivo.
Quanti avversari da battere
Come accennato, il gioco include ovviamente una modalità multiplayer, sia online che locale.
Per quanto riguarda la prima, purtroppo, è limitata alla Stanza dello Spirito e del Tempo. Questa restrizione potrebbe risultare un po’ una delusione (e sfidarsi sempre nello stesso scenario potrebbe addirittura rivelarsi frustrante), anche prendendo per buone le motivazioni tecniche legate alla gestione degli ambienti con lo split screen. Ovviamente si spera che in futuro gli sviluppatori riescano a mitigare tale ridondanza. Tuttavia, possiamo essere sinceri (e magari impopolari)? Il ricordo passato è molto più dolce di quanto effettivamente lo sia la realtà, dato che abbiamo trovato lo split screen abbastanza confusionario, pur in uno scenario così vuoto di effetti.
Per quanto riguarda il multiplayer online, il netcode funziona abbastanza bene con europei e soprattutto italiani. Sparking! ZERO, ripetiamo, non è un gioco competitivo nel senso più puro del termine e l’assenza di rollback e la tridimensionalità di certo non aiutano la stabilità del netcode, tuttavia le partite che abbiamo fatto si sono rivelate sempre godibili, pur con alcune parentesi in cui si presentava un minimo di input lag.
Potrete scegliere tra partite normali o classificate, affrontando avversari con un solo personaggio, a squadre liberamente o utilizzando un sistema di punti (PD), che assegna punteggi diversi a ciascun personaggio in base alla potenza dello stesso, tenendo anche conto dello “stato di partenza” (forma base costa X, forma trasformata X+2, fusione X+5, etc. lasciando comunque la possibilità di prendere una forma base a costo X e poi trasformarsi in-game).
Questa meccanica mira a rendere gli scontri più equilibrati, permettendo di creare un team con un valore massimo di 15 PD. Gli utenti dovranno quindi decidere se preferire una squadra numerosa di combattenti deboli o optare per pochi personaggi più forti. Sulla carta il sistema è geniale, tuttavia online, vuoi per la popolarità degli stessi, vuoi per la loro forza, si trovano spessissimo sempre gli stessi personaggi (oltre ai personaggi “meta” come Recoom o Burter) ed è un po’ peccato, avendone ben più di 180 da cui scegliere. Un approfondimento dell’idea dei PD avrebbe sicuramente aiutato a conferire maggiore varietà agli scontri online.
Commento finale
DRAGON BALL: Sparking! ZERO è la miglior riproduzione videoludica dell’opera del maestro Toriyama. Una lettera d’amore realizzata da fan e per i fan, tributo ad uno dei più grandi franchise di sempre, che arriva sul mercato nel momento perfetto. Un comparto audio-visivo impressionante ed una rinnovata profondità nel gameplay rendono Sparking! ZERO un titolo consigliato veramente a tutti i fan di Goku e compagnia. Un videogioco che sa di rinascita, dove la nostalgia ed il passato si intrecciano con li futuro regalandoci forte emozioni, anche extra-ludiche. Indossate il vostro gi, si ritorna a combattere come veri Saiyan!