Un’avventura o uno sparatutto?
Il gameplay di questa produzione si discosta parecchio dalle vecchie meccaniche di gioco alle quali eravamo abituati. La visuale di gioco è infatti in prima persona, quasi si trattasse di un fps, uno sparatutto su binari.
Durante le primissime fasi della nostra avventura, il tutorial che ci accompagnerà nel prologo mostrerà come Kinect venga sfruttato a dovere: imbracciando due briglie virtuali impareremo a schioccare le redini per passare dal trotto al galoppo, dare un’ulteriore sferzata per scattare, ma consumando così la stamina di Stella, e se non la lasceremo rifiatare danneggeremo così la sua salute. Per controllare il carro dovremmo portare verso di noi una mano ed estendere verso il monitor l’altra; per rallentare occorrerà portare entrambe le braccia al petto, mentre per rallentare sollevare le braccia sopra la testa con un movimento deciso, tutto questo però senza il rischio di essere disarcionati. Scegliere quale velocità di crociera utilizzare durante i nostri viaggi servirà per non ferire stella su terreni troppo accidentati, ma anche per raccogliere sfere luminose che serviranno per aumentare la nostra barra d’esperienza. Lungo il tragitto ci potremmo spostare col carro leggermente a destra o a sinistra per evitare alcuni ostacoli o per scegliere i pochi bivi che il gioco ci metterà a disposizione.
Vi saranno presenti pure delle soste opzionali, contraddistinte da cerchi luminosi, dove potremmo accamparci con la nostra cavalla, darle da mangiare, abbeverarla, pulirla o curarla dalle ferite; anche la ricerca di collezionabili rappresentati sotto forma di carte da gioco risiederà in gran parte nelle side quest inserite nelle fermate facoltative. L’esperienza accumulata servirà per potenziare Gabriel o Stella; scegliendo di potenziare l’eroe potremo aumentare la barra magica, la potenza degli incantesimi oppure la nostra salute. Se viceversa sceglieremo di potenziare Stella aumenteremo la sua stamina o la sua barra salute.