Recensione Fantasy Life

“You can be everything you want to be”

Versione testata Nintendo 3DS.

Ci sentivamo in dovere di citare i Queen. Non tanto perché la frase di apertura, presa da “Innuendo”, calza a pennello con lo slogan del gioco di cui ci apprestiamo a parlare, quanto piuttosto per la capacità, dimostrata dagli sviluppatori, di fondere in un unicum videoludico alcune delle meccaniche di gameplay più divententi prese da numerose ip.

Fantasy Life è infatti un’esperimento di contaminazione di generi che, possiamo dirlo subito, è riuscito alla grande. Come nel singolo dello storico gruppo britannico, ci troviamo di fronte alla sinfonia dolce di alcuni elementi che riportano ad Animal Crossing; ma poi, al’improvviso, la musica cambia letteralmente. Dimentichiamo la sensazione di statica pace della nostra cittadina e ci troviamo in mezzo all’hard rock di scontri epici, contro mostri degni dei più grandi esponenti del genere rpg. Level-5 ci mette poi il suo marchio di fabbrica, cosicché il capolavoro stilistico è dietro l’angolo.

Procediamo però con ordine.

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Benvenuti al castello di Castele

La nostra avventura a Reveria (questo il nome del continente in cui è ambientato il gioco) si apre con la personalizzazione del nostro alter ego virtuale: con un editor ricco di possibilità, degno di una console domestica, possiamo così scegliere il nostro aspetto fisico all’interno del gioco, il timbro di voce durante le fasi di lotta e, ovviamente, il mestiere che andremo a svolgere in Fantasy Life

Questo è probabilmente il momento cui guardano con maggiore timore tutti coloro che hanno già adocchiato questo titolo. Vogliamo perciò tranquillizzare subito i lettori: non sarà una scelta definitiva e, anche dopo innumerevoli battaglie, sarà possibile porre rimedio ad eventuali errori. Senza rischiare spoiler eccessivi, ci limitiamo a dire che nemmeno una brutta tosse potrà fermarci dal provare tutte le dodici classi disponibili…  E ce n’è davvero per tutti i gusti! Ci piace combattere? Possiamo essere paladini, mercenari, cacciatori o maghi. Vogliamo raccogliere tutto quello che la terra ha da offrire? Minatori, taglialegna e pescatori possono insegnarci come fare. Se infine adoriamo produrre oggetti di vario tipo, ecco che abbiamo cuochi, fabbri, falegnami, sarti o alchimisti pronti ad iniziarci a queste artes. Ma facciamo un passo indietro: stavamo per incominciare l’avventura a Castele.

Dopo un risveglio turbolento, è arrivato il fatidico giorno in cui intraprendere la nostra strada verso la gloria. Non facciamo però in tempo ad uscire di casa che veniamo travolti dagli avvenimenti: prima la convocazione del re e, subito dopo, l’incontro con una strana farfalla, cancelleranno per sempre quella che sarebbe potuta essere la nostra tranquilla vita da sudditi. Inizia così una sorta di viaggio di formazione per il nostro avatar, che, attraverso numerose imprese tra sketch divertenti e malintesi, imparerà l’importanza dell’impegno quotidiano, scoprirà come entrare in contatto con la natura e capirà che il pregiuzio è spesso il miglior nutrimento per l’odio tra i popoli. 

Nelle 15-20 ore circa della trama principale (ma la durata è puramente indicativa), si potrebbe tuttavia sentire la mancanza di alcuni scontri frontali contro i rivali via via incontrati. Purtroppo non si può spiegare meglio tale affermazione senza dare pesanti anticipazioni sulla storia: per rimanere sul vago, se vi aspettate scontri epici durante la main quest, preparatevi a rimanere fortemente delusi in almeno un paio di circostanze.

L’end game è infatti studiato per essere raggiunto senza troppe difficoltà a prescindere dalla classe scelta inizialmente. Decisione, questa, in parte discutibile, che permette però di fornire una maggiore varietà di approcci a svariate tipologie di giocatori. Gli amanti degli rpg più ostici, d’altronde, troveranno pane per i loro denti proprio dopo i titoli di coda.

Una vita benedetta dalla Dea

La Dea dei mestieri ci ha dunque donato la possibilità di intraprendere la carriera che preferiamo, consentendoci così di avere il giusto sostentamento a prescindere dalle nostre inclinazioni naturali. Ma non ci ha comunque privato della mobilità sociale: ogni classe è infatti collegata alle altre e, pur non essendo obbligatorio divenire paladino dopo aver passato ore nell’officina del fabbro, le statistiche del primo ci renderanno decisamente più agevole la via per diventare un eroe al servizio di Sua Maestà.

Tornando poi alle meccaniche di gioco, Fantasy Life è un piacevole mix tra Animal Crossing, Final Fantasy e l’rpg occidentale; ma è, in parte, anche la negazione di questi modelli. Con il simulatore di vita municipale, il gameplay ha in comune l’attenzione per i dettagli delle proprie abitazioni, la personalizzazione del proprio personaggio, la vocazione all’accumulo compulsivo di tutti i collezionali e la raccolta di qualsiasi cosa ci capiti a tiro, nonchè il motore grafico ed una campagna pubblicitaria a dir poco depistante; allo stesso tempo, però, non sentiremo mai quel desiderio di voler mollare tutto del post-disintossicazione, per mancanza di uno scopo nella nostra vita virtuale. Dal (j)rpg, poi, viene mutuato tutto il sistema di crescita, basato sull’incremento dell’esperienza ed il miglioramento di svariate abilità, il crafting e l’avanzamento per quest. Mancano, invece, quel grinding selvaggio intrinseco in ogni scontro precedente alle boss-fight e la ripetitività di fondo di alcune tipologie di missioni. Se poi vogliamo dirla tutta, non temiano di accostare lo stile di combattimento a quello action visto in una delle serie storiche Nintendo: la selezione del nemico, le combo di spada e arco, nonché i suoni emessi dal nostro eroe durante lo scontro, citano infatti, in maniera nemmeno tanto velata, quelli tipici di The Legend of Zelda.

Sia chiaro: l’elemento rpg rimane comunque predominante e non mancheranno quest di raccolta o eliminazione di una particolare tipologia di nemici, ma le missioni, o meglio, i desideri, saranno sempre ben distribuiti e non ci è mai capitato di dover svolgere obbligatoriamente compiti identici uno dopo l’altro. Possiamo scegliere di farlo, certo, ma non ci si sente mai costretti. Ci viene a noia combattere di spada? Possiamo imbracciare l’arco e le varie tipologie di frecce a nostra disposizione; oppure, se proprio vogliamo cambiare genere, possiamo procurarci un bastone magico ed entrare in sintonia con i quattro elementi della natura (acqua, vento, fuoco, terra).

La diversificazione, poi, non di ferma qui. A differenza delle classi di combattimento, quelle specifiche di raccolta e produzione di beni si basano su modalità di gioco totalmente differenti. Qui entrano in scena tutta una serie di meccaniche da rhythm game: colpire rapidamente con il martello, spostarsi velocemente per azionare la pialla oppure cucire i vari tessuti a tempo richiederà la pressione con diverso tempismo del tasto A. Allo stesso modo, per estrarre minerali, pescare o abbattere alberi, non sarà sufficiente un inconscio button-mashing, perché colpire a tempo e con la giusta forza aumenterà sempre le nostre chance di trovare materie prime più rare.

Multiplayer, cuccioli e alleati

Se tutto ciò di cui abbiamo parlato finora non bastasse, possiamo aggiungere che, dopo 55 ore di gioco, siamo sì riusciti ad intraprendere tutti i dodici mestieri, ma abbiamo raggiunto il massimo livello solo in uno di questi. Soltanto nelle ultime ore poi, con l’assegnazione oculata dei punti abilità accumulati fino al 43esimo livello (e mai assegnati fino ad allora, affidando alla creazioni di armi e armature potenti la crescita del nostro personaggio), siamo riusciti ad abbattere, con scontri che hanno richiesto più di un’ora, alcuni dei boss più impegnativi. I draghi.

Ma non eravamo soli. Provare a buttar giù questi colossi senza supporto sarebbe un’impresa titanica, visto che non possono essere assegnati più di 45 punti abilità a ciascuna statistica. Con noi erano così presenti due degli Npg (personaggi non giocanti) che possono via via esser reclutati, avanzando di rango nei mestieri o proseguendo nella storia. Attualmente possiamo scegliere tra ben 30 possibili alleati con abilità diverse, ma, verosimilmente, ce ne manca ancora qualcuno.

Giocare con gli amici rende, invece, la missione ancora più divertente e agevole: Fantasy Life dispone infatti di un duplice sistema multiplayer. Si possono invitare nel proprio mondo fino ad altri due giocatori reali, sia tramite wireless locale che online. Durante svariate prove non abbiamo riscontrato grandi problemi, se non qualche difficoltà a connetterci ai server; è stato però sufficiente inserire l’indirizzo ip della console nella dmz (demilitarized zone) per giocare senza ulteriori fastidi. Nintendo ha questa volta offerto un sistema online completo di chat testuale, ma siamo ancora lontani da qualcosa di veramente utile per parlare in-game: avere meno di venti caratteri a disposizione è veramente troppo poco. Il sistema “Link”, invece, permette di condividere con gli amici i propri progressi nel gioco e di inviare, sempre con pochissimi caratteri a disposizione, brevi status in stile social network. Niente di trascendentale, ma comunque è già un piccolo passo avanti visto il conflittuale rapporto della grande N con le chiaccherate durante il gaming online. Manca purtroppo del tutto una modalità PvP (Player vs Player).

Per seguire gli insegnamenti della Dea, infine, saremo chiamati ad aiutare gli altri abitanti del continente: che siano pirati, maghi, nobili o nimbi (popolazione invero nimbosteriosa), tutti potranno richiedere il nostro supporto. Realizzando i desideri di ciascuno, saremo premiati con un surplus di felicità, che ci permetterà di portare uno zaino più grande, accedere a bonus di vario genere oppure di adottare degli adorabili (ma non per questo indifesi) cuccioli. Cani e gatti (e con il Dlc del day-one Origin Island, di cui non sappiamo ancora il prezzo, anche piccoli draghi) potranno dunque alloggiare nelle nostre case e accompagnarci durante l’esplorazione.

FantasyLife30

Tra colori pastello e disegni curati

Come già anticipato, Fantasy Life riprende a piene mani dal motore grafico di Animal Crossing. In questo caso, però, non solo il level design è decisamente più curato, ma anche le scene di intermezzo, affascinanti nonostante una compressione eccessiva della qualità video, contribuiscono ad accrescere l’accuratezza l’artistica della produzione. Sia nei disegni, che nella composizione della colonna sonora, si nota poi la presenza di due artisti di alto livello, storicamente legati alla serie Final Fantasy: l’illustratore Yoshitaka Amano ed il compositore Nobuo Uematsu. Il comparto sonoro rappresenta infatti un’altra eccellenza della produzione, con effetti sonori e musiche in grado di immergere totalmente il giocatore nel mondo fittizio in cui si trova ad operare.

Nonostante le limitazioni di una console giunta a fine ciclo vitale, Fantasy Life riesce così a farsi ammirare anche nel suo comparto tecnico, grazie a scenari ampi e ad una buona fluidità di gioco persino nelle situazioni più concitate (sporadici e poco significativi i cali di framerate).

Commento finale

Fantasy Life finisce di diritto tra i titoli più divertenti tra quelli provati nel corso del 2014, non solo su 3DS. Pur con un paio di anni sulle spalle (la versione giapponese è di fine 2012), il gioco sviluppato da Level-5 conferma la capacità dello studio di creare sempre qualcosa di originale e affascinante. Con un gameplay tra i più profondi e divertenti visti in questa generazione portatile e numerose possibilità di approccio, adatte a giocatori di ogni livello, questo piccolo grande gioco di ruolo è in grado di avvicinare e fondere più generi, incontrando così i gusti di un pubblico difficile da definire in maniera univoca.

Facile, invece, etichettarlo come un must-have per tutti i possessori della portatile di casa Nintendo.

Pro Contro 
– Personalizzazioni per tutti i gusti
– Diversi approcci di gioco, pre e post end-game
– Gameplay che offre tanti variabili
– Artisticamente notevole
– Manca una vera boss-fight per la main quest
– Chat online praticamente inutilizzabile
– Una modalità PvP avrebbe reso il gioco infinito
  Voto Globale: 90
 
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