Modalità Arcade e Carriera
In coerenza con i capitoli precedenti, anche questa volta le possibilità messe a disposizione per competere sono suddivise in due parti: Arcade e Carriera.
Nella modalità Arcade si accede ad una serie di tracciati con impostazioni pre-impostate come le condizioni meteo e/o situazione giorno e notte. Inoltre si può giocare off-line tramite split-screen (schermo diviso in due) insieme ad un altra persona. Ogni tracciato prevede un determinato numero di giri e auto avversarie. Il numero massimo di auto in pista è 16 e queste variano di marca e modello in base alla categoria. Giocando a questa modalità si possono sbloccare pochi Trofei, con annesse auto e tracciati, in relazione alle prestazioni raggiunte. Il livello di difficoltà si suddivide in Facile, Intermedio e Professionale. Quest’ultimo implica solo una intelligenza artificiale più ostica mentre non mette in mostra alcun danno meccanico ma solo qualcosa dal punto di vista visivo, restando fedele alla categoria “Arcade”.
Grande impegno a causa del forte realismo messo in scena dal gioco, viene richiesto invece nella modalità Carriera. Questa si divide in A-Spec e B-Spec.
In A-Spec il giocatore deve progredire attraverso varie prove come test della patente, sfide su pista, collezionando punti esperienza utili per aumentare di livello, acquistando e vendendo auto, modificandone l’ estetica. Importante è gestire le finanze in modo da poter acquistare le autovetture necessarie per partecipare a determinate sfide. La curva di apprendimento è sufficientemente progressiva: si parte da Serie Principiante, Serie Amatoriale, Serie Professionale passando poi per le Serie Esperto fino alla Serie Estreme, nel quale il livello di difficoltà è davvero altissimo. Ciascuna di queste serie è giocabile soltanto una volta raggiunto un determinato livello, come ad esempio 10 per le serie Professionali e 20 per l’ultima Serie Estrema, da vero pilota di categoria Gran Turismo.
In B-Spec il giocatore veste i panni del Race Team Director dovendo affrontare oltre a varie sfide proposte nelle competizioni presenti, anche il complicato settaggio dell’auto, gestire le finanze e soprattutto potenziare nello specifico varie parti della componentistica (motore, freni, convergenza ruote, ecc.). In sostanza gestendo un team composto da massimo sei piloti, in ogni aspetto cruciale. Durante le gare si possono impartire comandi come quello di guidare più aggressivamente o sorpassare e bisogna costantemente tenere d’occhio dati statistici come il grado di stanchezza mentale e fisica e la tensione del pilota. Ogni pilota ha una personalità unica per cui si dovrà fare attenzione a una serie di variabili davvero importante per potersi aggiudicare la vittoria. Sarà possibile inoltre osservare le performance dei piloti attraverso un video di qualità fotorealistica. Insomma una modalità per mettere a dura prova anche i più esperti di motori.
Questa modalità può essere gestita (1) anche via web dal sito ufficiale gran-turismo.com utilizzando il proprio profilo PSN e lasciando accesa la console PS3. Entrambe le modalità mettono a disposizione tutti i tracciati previsti, tra variazioni a tema e in pista sono circa 70, di cui 52 ripresi dalle precedenti versioni della serie e GTPSP, ed in palio il numero maggiore di Trofei del gioco.
Parlando del livello di difficoltà presente nella modalità Carriera è bene fare un pò di chiarezza. Essa si distingue in base alle cinque Serie citate in precedenza che si possono sintetizzare in aggettivi come Facile, Normale, Difficile, Molto Difficile, Professionale. Questa opzione determina anche la successiva scelta di aiuti alla guida. Il livello di difficoltà incide inoltre sulla gestione dei danni con una assenza quasi totale di questi fino al livello più basso, solo danno estetico con Normale, danno estetico e parziale danno meccanico (es. usura dei pneumatici) con Difficile, danno sia estetico che meccanico (usura dei pneumatici, consumo del carburante, perdita di grip con i fuori pista, perdita performance del motore) con Professionale.
I tanto reclamati danni meccanici in GT5, nella sostanza pero’ sono ben poca cosa, manifestandosi solo se si raggiungono determinati punti livello e non andando comunque oltre il consumo del carburante, la perdita di performance del motore, la perdita di calibrazione della convergenza delle ruote. Si sente solo in questi casi la necessità di ricorrere al Garage per mettere a posto l’autovettura. Nessun urto, neanche il più devastante, riesce a distruggere l’auto all’istante.
Salendo di grado con la patente sarà possibile disattivare tutti gli aiuti alla guida.
Il realismo profuso disattivando gli aiuti e impostando il massimo livello di difficoltà è certamente il migliore mai provato su console Sony; è stato fatto molto sia dal punto di vista del realismo di guida che per l’IA gestita dalla console con inaspettati duelli e sbarramenti prima di una curva per evitare di farsi sorpassare. Peccato che le collisioni risultino abbozzate, non il linea con il resto del gameplay.
Ogni auto, che sia Premium o Standard, che ha subito un impatto, un urto, manifesta a schermo un comportamento diverso persino nel modellare la parte interessata. Molte delle auto Standard non manifestano affatto alcun danno estetico.
Lo schema dei controlli, pur riprendendo di base la stessa predisposizione di pulsanti e levette, nonchè di manubrio e pedali, è completamente personalizzabile e viene apprezzato sia col pad che con il volante, restituendo con quest’ultimo una sensazione incredibilmente realistica. Il gameplay è stato rinnovato grazie all’inserimento di alcune novità. La prima riguarda l’utilizzo della Playstation Eye e permette al pilota di cambiare l’inquadratura all’interno dell’abitacolo con il solo movimento del proprio viso. Questa funzionalità è possibile solo per le auto Premium in quanto le auto Standard hanno solo visuali senza il cruscotto.
Purtroppo questa mancanza poteva essere sopperita utilizzando un modello poligonale anche in bassa risoluzione, ma in Polyphony Digital hanno ritenuto che era meglio lasciar perdere questo aspetto. La seconda novità riguarda la possibilità di muovere la posizione del sedile spostando la visuale interna in modo da scegliere quella più opportuna al proprio stile di guida. La scelta può essere fatta tra Normale, Vicino e Molto Vicino. Non c’è possibilità alcuna di eliminare l’HUD, cosa che sarebbe stata sicuramente apprezzata dagli amanti della simulazioni pure, ma solo ridurlo al minimo eliminando la mappa in alto a sinistra lasciando ad esempio la parte bassa riassuntiva di giri del motore, velocità, ecc..
L’introduzione di auto come i caravan e i Go-Kart, le competizioni a tema dedicate a Top Gear, Sebastian Loeb per il rally, il campionato Nascar, aggiungono maggiore profondità e spessore alla passione degli utenti di GT5. Un generatore di tracciati denominato Course Maker riesce a espandere enormemente la varietà di circuiti a disposizione permettendo la scelta di ambientazione, tempo di gara, condizioni meteo, larghezza dei tratti stradali e pendenza. Il tutto potrà poi essere condiviso con altri amici della community, introducendo un elemento social che certo non dispiacerà.
Il Data Logger è un’altra novità della serie. Questa inedita caratteristica inserita dopo ogni gara è in pratica un rilevatore delle prestazioni (con tanto di GPS) e fornisce ampie analisi con tanto di telemetria, al termine della vostra sessione. Nelle fasi di allenamento è possibile ripetere il giro in pista cercando di battere se stessi o altri utenti presenti come auto fantasma. Infatti ogni dato viene immagazzinato in modo da essere fruibile in tutto il mondo e spulciato in ogni sua parte per capire come replicare i tempi record registrati dai professionisti del gioco. Questo aspetto è sicuramente un pregio soprattutto perchè mette ogni giocatore nelle stesse vesti di veri piloti che devono studiare la telemetria per evitare errori.
1= funzionalità B-Spec via web disponibile a partire da Dicembre 2010