Happy Mochi è la risposta ad una improbabile domanda: cosa potrebbe mai capitare mettendono insieme gli iconici e dolcissimi mochigome ad un rapido gioco di carte? Un quesito che devono essersi posti Johan Benvenuto (autore del fantastico Harmonies) e Romaric Galonnier (co-creatore del successo Intrighi a Corte), alla ricerca di un delizioso soggetto per realizzare un piccolo ma simpaticissimo party game.
Dall’incontro dei due designer nasce così un titolo adatto dai due ai sei giocatori, per partite da circa venti minuti in cui ci si sfiderà a realizzare il minor numero di punti possibile. Come? Ve lo raccontiamo.
Happy Mochi è disponibile al prezzo di € 11,99 dal 4 Marzo nei negozi fisici e presso i rivenditori online (come Amazon), edito da Asmodee Italia.
Confezione di vendita
Il packaging di Happy Mochi mette in chiaro fin dai primi istanti come il prodotto si rivolga al pubblico dei party game. E lo fa puntando su due elementi di chiara evidenza: la carinissima direzione artistica e le dimensioni della confezione.
Partendo da quest’ultimo aspetto, il gioco è racchiuso in dimensioni estremamente contenute. Parliamo infatti di 11,2 cm di altezza per 11,2 cm di lunghezza, oltre che 3,2 cm di profondità. Un formato tascabile nel più ampio senso della parola, che permette al titolo di essere comodamente trasportato anche nelle tasche di una giacca o in un qualsiasi zainetto. Si tratta delle medesime dimensioni di piccoli classici come Mogel Motte e Kakerlakenpoker, per intenderci.



Già dalla confezione traspare poi l’attenzione alla direzione artistica. Non solo il design dei teneri mochi è particolarmente azzeccato, ma possiamo apprezzare da subito l’implementazione di ColorADD. Si tratta di un codice segnaletico, ideato dal grafico portoghese Miguel Neiva, per aiutare le persone daltoniche a riconoscere i colori. Una scelta votata alla inclusività, perfettamente coniugata allo stile del prodotto, che non possiamo che salutare con un grande plauso.
Per quanto riguarda l’unboxing, il contenuto della confezione è strettamente essenziale vista la natura del titolo. Oltre al regolamento, riassunto con un breve (ma grazioso) foglietto illustrativo, la scatola ospita le settanta carte di gioco oltre alla indispensabile carta Valore. Un’offerta coerente, di cui abbiamo apprezzato tuttavia il solido posizionamento interno che impedisce alle carte di mescolarsi durante i trasporti.



Regole della partita
Happy Mochi presenta delle regole piuttosto semplici ed intuitive, parzialmente mutuate dall’intramontabile UNO ma con alcuni aspetti peculiari. L’obiettivo finale è infatti quello di ottenere il punteggio più basso tra tutti i giocatori. Per farlo, è necessario liberarsi delle proprie carte il più velocemente possibile al fine di ottenere meno punti possibili al termine di ogni round.
Il setup iniziale è molto semplice e rapido. Dopo aver mescolato le carte, ogni giocatore ne riceve sette che non devono mai essere riorganizzate. Devono pertanto restare, nella mano di ciascun giocatore, nell’esatto ordine in cui sono state date. Si colloca dunque la carta Valore al centro del tavolo con il lato “+” visibile e, al di sotto della stessa, due carte con la faccia rivolta verso l’alto che costituiscono la Coppia Centrale. Infine, si colloca il mazzo residuo.
Durante ciascun turno, ogni giocatore può pescare una carta oppure giocare una coppia. La prima opzione può essere effettuata direttamente dalla Coppia Centrale, dalla cima del mazzo oppure dalle proprie carte Conservate (carte “ereditate” al termine dai round precedenti). Una volta pescata, la carta andrà posizionata all’interno della propria mano e non potrà essere riorganizzata. La seconda opzione prevede di giocare una coppia: si dovrà dunque scegliere un insieme di due carte adiacenti dalla propria mano e posizionarle sopra la Coppia Centrale.
Tuttavia, non è possibile giocare una coppia liberamente in quanto esistono delle restrizioni. Possono essere di valore (superiore o maggiore della Coppia Centrale a seconda del lato esposto della carta Valore) o di colore (se la Coppia Centrale condivide il medesimo colore, anche non necessariamente lo stesso che si intende giocare), nonché implicare effetti aggiuntivi obbligatori o facoltativi (legati a bonus e malus). Se invece si gioca una coppia con gli stessi numeri, si urla Happy Mochi per dichiarare l’eccezione (queste coppie bypassano infatti le restrizioni esistenti).
Il round termina quando almeno un giocatore finisce le carte della propria mano. Gli altri giocatori sommano i punti delle carte ancora in loro possesso e costituiranno i punti penalità. Questi stessi giocatori dovranno scegliere una carta dalla propria mano per ereditarla nel round successivo (la prima carta Conservata). A questo punto inizierà un nuovo round. La partita termina quando un giocatore avrà raggiunto o superato i trenta punti di penalità, mentre chi ne avrà meno sarà il vincitore.

L’esperienza di gioco
Alla nostra prova, Happy Mochi si è rivelato una validissima alternativa nel mare magno dei party game.
Oltre per la sua estrema facilità di setup ed approccio iniziale, quello che ci ha colpito è il flow delle partite. Esso infatti è capace di oscillare dalla frenesia al tatticismo, soprattutto quando si iniziano a sfruttare gli effetti aggiuntivi di talune carte per ostacolare i propri avversari. Ogni round diventa così una corsa ad ostacoli tra l’obiettivo personale di liberarsi velocemente delle proprie carte e il target trasversale di rovinare i piani degli altri giocatori.

Le sue caratteristiche ne fanno un filler adatto ad ogni età e tipologia di giocatore. Valido tanto ad inizio serata per avviarla scaldando l’ambiente sia per chiuderla in chiave “defaticante”. Forse il titolo risulta un pò meno adatto per alternare proposte diverse. Soprattutto visto che la tempistica media (circa venti minuti) non lo rende il più rapido dei party game.
Come spesso accade per questa tipologia di prodotto, il suo successo è tendenzialmente vincolato alla predisposizione degli altri giocatori a calarsi nel giusto mood. Tuttavia, contrariamente ad altri titoli che richiedono una partecipazione più dinamica, le regole meccaniche di Happy Mochi lo rendono meno esposto a questo rischio e più facilmente fruibile in ogni circostanza.
Si tratta dunque di un titolo che ci sentiamo di consigliare senza riserve. Soprattutto se siete in cerca di una proposta fresca per accrescere la vostra collezione di giochi da tavolo leggeri e divertenti. Viceversa, se cercate una proposta che garantisca una maggiore profondità ed interazione tra giocatori, potreste voler guardare altrove (come al recente Per la Corona).



Commento finale
Dai creatori di titoli come Harmonies ed Intrighi a Corte, Happy Mochi si è rivelato un delizioso party game capace al contempo di addolcire per la sua estetica e conquistare per la propria ludica. Un filler adatto per ogni serata e per tutte le età, in grado di aprirsi ad una soprendente stratificazione tattica che saprà intrigare anche i giocatori più smaliziati. Grazie ad un ottimo price tag ed alla estrema tascabilità del proprio packaging, la nuova proposta Asmodee Italia ha tutte le potenzialità per diventare un appuntamento ricorrente nelle vostre serate in compagnia dei giochi da tavolo.
Si ringrazia Asmodee Italia per il gioco