Recensione in pillole After Us

La questione ambientale è sempre più al centro dell’attenzione mediatica perché con il passare degli anni gli effetti del cambiamento climatico si stanno facendo sempre più importanti, è inutile negarlo. Fortunatamente le nuove generazioni pare stiano recependo il messaggio dimostrandosi sempre più sensibili alla tematica ambientale. Non solo grazie alle istituzioni, anche attraverso “mezzi collaterali”. E visto che noi trattiamo i videogiochi, avrete già intuito che oggi vi parleremo di un titolo, After Us, che cerca proprio di sensibilizzare il videogiocatore nel suo modo di approcciarsi all’ambiente, a Madre Natura.

After Us è un platform 3D molto semplice che decide di concentrarsi sull’opera di “denuncia” piuttosto che sul gameplay. Pur rivelandosi molto godibile, non presenta particolari guizzi ludici e la sua mission, unita alla deliziosa veste grafica, ce lo hanno fatto considerare un’esperienza più che un videogioco. Volete saperne di più? Allora procedete nella lettura!

L’ultima opera di Piccolo Studio, pubblicata da Private Division, è disponibile dallo scorso 23 maggio 2023 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.


Versione testata: PlayStation 5


Che gioco è?

Come accennato, After Us è un platform 3D composto da 8 livelli molto grandi e interconnessi, affrontabili in qualsiasi ordine, in cui dovremo liberare gli spiriti di animali estinti: l’ultima balena arpionata, l’ultima aquila in gabbia, l’ultimo cervo abbattuto e così via. Anche gli esseri umani hanno fatto la stessa fine, ma una parte di essi è rinata come essere corrotti dal petrolio e da altri fonti di inquinamento, gli Edaci.

Noi vestiremo i panni di Gaia, lo Spirito della Vita. La nostra candida eroina potrà saltare, correre sulle pareti, planare, scattare a mezz’aria e utilizzare il potere del suo cuore per “combattere” e, soprattutto, superare sezioni specifiche circoscritte all’interno di ciascun livello che rappresentano la parte migliore del pacchetto ludico.

After Us
Gaia, lo Spirito della Vita

L’avventura, come avrete capito, ha luogo in un contesto apocalittico desolato, manifestazione e specchio del rapporto distruttivo tra umani e natura. Da foreste agonizzanti a città in rovina, passando per fondali marini prosciugati e cieli inquinati, ogni ambiente riserverà a Gaia nuove sfide e svelerà le ripercussioni della scia di distruzione lasciata dagli Edaci, a cui lei risponderà diffondendo vita e bellezza.

I titoli di coda scorreranno dopo una decina di ore se deciderete di raccogliere tutti i collezionabili, qualcosa in meno se non lo farete. Da sottolineare, tuttavia, come vi abbiamo anche spiegato nella nostra guida ai trofei, che gli sviluppatori, tramite una meccanica che permette di visualizzare la posizione approssimativa di tutti i collezionabili dell’area, spingono il videogiocatore verso l’esplorazione.

Perché giocarlo?

Il più grande pregio di After Us è da ricercarsi nella bellissima esperienza emotiva e visiva che riesce a regalare. Quando si denunciano temi sociali così attuali è difficile restare indifferenti. È altresì vero che la durezza con cui viene trattato il tema, e il susseguente marcato sentimento di rassegnazione che traspare, ci hanno inaspettatamente colpito. Le lacrime di Gaia, i versi di dolore (o pianto) degli animali hanno effettivamente toccato corde dell’animo particolari, che non erano mai state toccate da nessun’altra esperienza. Grazie anche (o forse soprattutto) ad una direzione artistica sublime, surrealista, che racconta l’apocalisse tramite una visione allegorica magistrale.

After Us
Gli scorci di After Us tolgono il fiato

Abbiamo apprezzato, inoltre, le (seppur non trascendentali) peculiarità ludiche degli 8 livelli. Ognuno di essi, infatti, presenta una meccanica circoscritta che nasce e muore nel livello con la quale gli sviluppatori hanno cercato di variegare un minimo l’offerta ludica. Nel livello della centrale elettrica, ad esempio, dovremo utilizzare delle tv come “portali”, in quello del parco nazionale dovremo far ricrescere le sequoie secolari da utilizzare poi come “piattaforme di lancio” e così via. Queste sezioni regalano un po’ di varietà ad un offerta ludica che altrimenti sarebbe stata ancora più piatta e modesta.

Perché no?

Da quanto detto in chiusura del paragrafo precedente (e nell’introduzione), avrete capito che pad alla mano After Us mostra il fianco a diverse critiche.

Prima di tutto, i controlli di Gaia non sono sempre precisi e reattivi. Un po’ per scelte di design incontrovertibili, un po’ perché il frame rate, in alcuni punti cala in maniera vertiginosa (e inspiegabile) tanto da far aumentare il “peso” della nostra agile e minuta protagonista in maniera quasi straniante. E come se non bastasse, nella nostra prova abbiamo riscontrato vari fenomeni di stuttering, presumibilmente connessi all’autosalvataggio. Le fasi platform, già non più di tanto accattivanti, diventano in queste situazioni fastidiose. E non fastidiose, ma addirittura orribili, sono le sezioni di combattimento, semi obbligatorie per giunta.

After Us
I combattimenti purtroppo sono pessimi

Anche sul level design degli scenari abbiamo qualcosa da ridire. Ci sono aree inutilmente troppo grosse e vuote in cui non c’è praticamente nulla da fare, la cui esplorazione potrebbe risultare, alla lunga, un po’ noiosa, o addirittura tediosa.

Commento finale

After Us, dunque, è un prodotto che si propone come un’esperienza emotiva e sensoriale più che come videogioco. Esperienza enfatizzata dalla stupenda e originale direzione artistica funzionale allo scopo e al selling point del prodotto. E su questo gli sviluppatori hanno fatto indubbiamente centro. Tuttavia, se il comparto strettamente ludico avesse ricevuto la stessa dose di attenzione e cura a quest’ora staremmo parlando di una piccola perla. After Us così è solo un buon gioco, uno di quelli che comunque consigliamo a tutti per il messaggio di fondo che vuole comunicare.

7.5

After Us


After Us, dunque, è un prodotto che si propone come un'esperienza emotiva e sensoriale più che come videogioco. Esperienza enfatizzata dalla stupenda e originale direzione artistica funzionale allo scopo e al selling point del prodotto. E su questo gli sviluppatori hanno fatto indubbiamente centro. Tuttavia, se il comparto strettamente ludico avesse ricevuto la stessa dose di attenzione e cura a quest'ora staremmo parlando di una piccola perla. After Us così è solo un buon gioco, uno di quelli che comunque consigliamo a tutti per il messaggio di fondo che vuole comunicare.

PRO

Direzione artistica surrealista ad alti livelli | Il tema ambientale è trattato in maniera adeguata |

CONTRO

Offerta ludica modesta, in alcuni elementi addirittura piatta |

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