La grande difficoltà nel recensire un titolo come Arkanoid – Eternal Battle risiede nelle vicissitudini produttive dei tempi odierni, ancora prima che dei gusti dei giocatori paganti. In un panorama dove i titoli AAA oggi non sembrano più solo appannaggio di grandi studi, e dove l’avventore videoludico medio fatica a destreggiarsi nella marea di titoli indipendenti in uscita ogni giorno, tutto ciò che rimane prima di un acquisto è l’aspettativa, arrivando persino a tralasciare la proposta offerta.
Nel caso di Arkanoid – Eternal Battle l’aspettativa è quella di un revival a metà strada tra il passato e il presente, ma cosa può proporre realmente un gioco arcade nel 2022 a confronto con titoli cinematici ad alto budget e folli indie sperimentali?
Lo sviluppatore francese Pastagames, sotto editore Microids, è riuscito a introdurre qualcosa di fresco nel franchise, cercando forse di seguire i trend del momento, a metà tra l’omaggio al lavoro originale e il rinnovamento delle sue meccaniche.
Arkanoid – Eternal Battle è disponibile digitalmente dal 27 Ottobre per PC (via Steam), PS4/PS5 (via Playstation Store), Xbox One e Series (via Microsoft Store), e per Nintendo Switch (via eShop).
Versione testata : PC (via Steam)
Che gioco è?
Anche i giocatori meno navigati avranno provato Breakout una volta nella loro vita. In oltre 45 anni dalla sua nascita sulle macchine arcade, e i porting su Atari, il numero di cloni e derivazioni che ne sono scaturiti è sterminato, se non infinito. Non esiste console, PC o telefono, che non possieda una versione di Breakout. Il più noto dei suoi “figli” resta però Arkanoid, cabinet arcade realizzato dalla Taito nel lontano 1986, a 10 anni di distanza dall’originale opera di Steve Wozniak e Nolan Bushnell.
Nei cosiddetti “rompi muro”, come Arkanoid, lo scopo è quello di ripulire i vari puzzle nei livelli rompendone i singoli blocchi con l’ausilio di una sfera che rimbalza tra i mattoncini, le pareti, e una racchetta di cui si ha il controllo lungo una sola asse notoriamente sinistra/destra. Se la sfera tocca il margine basso dello schermo perdiamo una vita. Una risposta di design alla richiesta di un Pong in singleplayer.
Arkanoid fu il primo titolo a dare carattere ai mattoncini e racchetta – la nave Vaus – sullo schermo, con una presentazione accattivante e un’ambientazione futuristica/spaziale. Per la prima volta fanno la loro apparizione diversi bonus, nemici stilizzati che si muovono lungo i puzzle in maniera imprevedibile, e appare una breve storia che ha il solo compito d’introdurre un temibile nemico chiamato Doh.
Perché giocarlo?
Arkanoid – Eternal Battle ripropone il grande successo arcade del primo Arkanoid in tutto il suo splendore, per l’evenienza incastonandolo dentro una cornice arcade, con tanto di suoni di sottofondo per simulare una vera esperienza da sala giochi. Con la possibilità di free play, l’unico vero nemico di questa modalità è il game over che dimezza il punteggio massimo raggiunto durante il completamento dei suoi 36 livelli.
Il team Pastagames non si è fermato qui, offrendo una rivisitazione del titolo denominata Neo. In Arkanoid Neo viene riproposta l’avventura originale in una veste grafica rimaneggiata, con nuovi livelli, nemici a schermo, e modifiche al gameplay che vedono l’aggiunta di nuovi bonus con la possibilità di mescolarli assieme. È stato aggiunto persino un moltiplicatore basato sui rimbalzi della sfera tra i mattoncini, le pareti e la nave/racchetta Vaus, per incentivare stili di gioco aggressivi, rischiosi e necessariamente precisi.
La grande attrattiva del titolo dal quale prende la dicitura Eternal Battle, è la sua omonima componete battle royale per 25 giocatori. In questa modalità online ci si sfida tra altri piloti della Vaus per cercare di essere il primo a sconfiggere il terrificante Doh. Ogni 60 secondi Doh neutralizza la navicella con il punteggio più basso, e solo le prime 4 navicelle sopravvissute alla sua ira potranno competere direttamente contro il mostro spaziale. Completando una partita in Eternal Battle si potranno ottenere dei punti per ricevere nuovi oggetti cosmetici come sfondi o titoli per il proprio profilo in-game.
Ad arricchire ulteriormente il pacchetto è presente anche una divertente modalità Versus a schermo condiviso fino a 4 giocatori dove vince chi completa per primo 5 livelli scelti in maniera casuale. Tralasciando quest’ultima modalità, tutte le altre presentano delle leaderboards online per vedere chi è il miglior giocatore nel globo.
Perché no?
Se la proposta ludica è il motivo stesso che potrebbe spingere a giocare ad Arkanoid – Eternal Battle, paradossalmente sono i tentativi d’innovazione che hanno limitato, a circa 2 mesi dal suo rilascio, il successo del titolo.
Dal suo periodo di rilascio su PC il gioco non ha mai visto un numero superiore ai 75 giocatori online simultaneamente, riuscendo quindi a consentire solo 3 lobby piene nella sua modalità battle royale. Fortunatamente i ragazzi di Pastagames hanno pensato a questo desolante scenario, implementando un intelligenza artificiale che prende il controllo dei rimanenti 24 avversari, o meno se si viene miracolati dall’incontro con un altro giocatore on-line.
Il conseguimento dei vari badges e sfondi per personalizzare la nostra esperienza è legato, in maniera alquanto discutibile, a una barra dell’esperienza che si resetta all’inizio di ogni nuova stagione della modalità Eternal Battle. Accorgimento che risulta essere del tutto inutile laddove l’incontro con altre persone è quasi nullo.
Se da una parte la rivisitazione Neo è difficilmente criticabile, la riproposizione dell’originale Arkanoid risulta essere quasi dozzinale. L’emulazione del titolo arcade non sembra avere grosse problematiche, la presentazione invece, che vorrebbe immergerci forzatamente negli anni d’oro delle sale giochi, risulta avere un effetto d’ermetismo che non aiuta a godere a pieno del lavoro Taito. L’audio del gioco non è mai udibile, non si possono cambiare aspetti dello sfondo, e sostanzialmente non c’è alcun incentivo nello sconfiggere Doh oltre a superare il proprio high score.
Commento finale
Non è la prima volta che il team Pastagames prova a rilanciare un IP arcade con la propulsione di meccaniche battle royale – è loro il gioco mobile PAC-MAN Party Royale -, purtroppo però Arkanoid – Eternal Battle sembra aver incontrato un ostacolo quasi insormontabile, la mancanza di una core fanbase. A risollevare l’esperienza complessiva ci pensa in parte una risicata componente singleplayer, che se fosse stata maggiormente ampliata avrebbe potuto rivaleggiare con riproposizioni di altri classici come Galaga Legions DX. Forse troppo poco, forse troppo tardi.