Recensione in pillole: CreatorCrate

Fuggire da una base spaziale nei panni di una macchina assorbi materia, tallonati da scienziati e robot pronti a distruggerci in un gameplay frenetico e divertente: questi sono gli elementi che rendono CreatorCrate unico nel suo genere.

Versione testata: PC

Che gioco è?

CreatorCrate è un platform 2D in cui ci troveremo ad impersonare il CreatorCrate, una potente macchina creata per assorbire la materia. Nella nostra avventura, dovremo aiutare il Creator a fuggire dalla base spaziale nella quale è stato costruito. Gli scienziati e le guardie tenteranno in tutti i modi di fermarci, così come le varie trappole disseminate per questa enorme mappa.

Il titolo è organizzato secondo un gameplay frenetico e divertente, condito da musica elettronica. Man mano che avanziamo nella storia, troveremo sempre più nemici e ostacoli e avremo sempre meno tempo per ragionare prima di essere attaccati.

Il titolo è stato realizzato da Jori Ryan, sviluppatrice indipendente al suo primo rilascio su Steam. Il lavoro da lei svolto nella realizzazione di questo gioco è senz’altro lodevole e il prezzo di 9,99 contribuisce a rendere il giudizio su CreatorCrate positivo, nonostante alcune inevitabili pecche.   


Perché giocarlo?

Da un punto di vista tecnico, CreatorCrate presenta molti pregi, a partire dalla gestione dei comandi. Sia quando ci si muove che quando si sfruttano le armi, il gioco offre un’esperienza piacevole senza i problemi che caratterizzano molti giochi dello stesso genere. Il salto, ad esempio, è ben bilanciato e la sua altezza è regolata dalla pressione del rispettivo tasto. In questo modo risulta più semplice intuire l’altezza e valutare le distanze. Inoltre, in alcune zone, la gravità varia permettendo di saltare più in alto.

Gran parte del gameplay di CreatorCrate si basa infatti sulla fisica. Oltre alle variazioni nel peso corporeo del nostro personaggio, possiamo infatti sfruttare la fisica degli oggetti per spostarli, usarli come scudo o come piattaforme su cui saltare e persino come ganci. I coltelli, infatti, se lanciati rimangono conficcati nelle pareti e, saltando, possiamo sfruttarli come punti di appoggio per raggiungere parti rialzate della mappa in maniera alternativa.   

È ottimo anche il comparto narrativo, nonostante la carenza di una localizzazione in italiano. La storia è raccontata con intelligenza, senza togliere troppo tempo al gameplay ed inserendo elementi narrativi solitamente a ridosso dei checkpoint. Le sequenze narrative ci immergono nella storia di questa base spaziale senza però interrompere il ritmo frenetico del gameplay che si fa sempre più complesso e avvincente.

Il gioco è inoltre farcito da un senso di comicità che lo circonda per tutta la sua durata. Al di là dell’estetica buffa del comparto artistico, alcune scelte di design ci hanno colpito in positivo con sonore risate. Gli scienziati, ad esempio, evidentemente animati da parecchio ottimismo, lasciano di tanto in tanto delle casse che ci intrappolano al loro interno nel caso in cui entriamo, portandoci nuovamente ai checkpoint.

Inoltre, esistono alcune aree che apparentemente conducono alla libertà ma, se percorse, ci portano solo ad un inevitabile sconfitta condita da battute ironiche e trofei sbloccati sul nostro account di Steam.


Perché no?

Di contro, CreatorCrate soffre di alcuni problemi che sono inevitabili dato lo sviluppo da parte di una sola persona. Jori Ryan, infatti, non è riuscita a rendere perfetto il movimento del suo personaggio quando si impugna un oggetto. Soprattutto nel caso di elementi ingombranti come distributori automatici, provare a saltare diventa molto complesso e si finisce per incastrarsi nei bordi delle pedane dovendo così rinunciare a portare con sé determinati oggetti.

Ciò accade anche con fucili, pistole o coltelli che, sporgendo parecchio rispetto alla figura del Creator, finiscono per ostacolare i nostri salti. Tutto questo si evita semplicemente assorbendo gli oggetti in questione e ricreandoli al momento del bisogno, ma si sarebbe potuto senz’altro fare meglio.

Anche gli ambienti, purtroppo, risultano troppo simili tra loro. Escludendo alcune aree che hanno al loro interno degli elementi insoliti quali acidi, elettricità o laser, i fondali utilizzati sono sempre gli stessi, così come i blocchi per le piattaforme che hanno solo due o tre variazioni tra loro.


Commento finale

Jori Ryan ha fatto un ottimo lavoro per questo suo primo titolo, realizzando un gioco frenetico, divertente e coinvolgente. La narrazione, condita da una grande comicità, riesce ad intrattenere senza andare ad interrompere il gameplay frenetico. Anche la fisica di gioco ben curata ci stimola nel cercare diverse soluzioni per muoverci tra gli ambienti distruggendo tutto oppure aggirando alcuni ostacoli. Il gioco viene venduto su Steam ad un prezzo di 9,99 che lo rende decisamente consigliato a tutti gli amanti dei titoli indipendenti.

Purtroppo quando si sviluppa un gioco da soli è inevitabile che ci siano alcuni difetti e CreatorCrate non è da meno. I fondali e alcuni elementi grafici sono utilizzati fin troppo, creando un senso di ripetitività negli ambienti che va a penalizzare il bel lavoro svolto sul lato del design. Allo stesso modo, i movimenti del personaggio, che sono ottimi in quasi tutte le situazioni, diventano complessi quando proviamo a portare con noi alcuni oggetti. Anche la mancanza di localizzazione in italiano è una pecca, ma la mancanza di un team di sviluppo è sicuramente una attenuante in questo senso.

7.5

Un ottimo platform indipendente


Jori Ryan ha fatto un ottimo lavoro per questo suo primo titolo, realizzando un gioco frenetico, divertente e coinvolgente. La narrazione, condita da una grande comicità, riesce ad intrattenere senza andare ad interrompere il gameplay frenetico. Anche la fisica di gioco ben curata ci stimola nel cercare diverse soluzioni per muoverci tra gli ambienti distruggendo tutto oppure aggirando alcuni ostacoli. Il gioco viene venduto su Steam ad un prezzo di 9,99 che lo rende decisamente consigliato a tutti gli amanti dei titoli indipendenti.

Purtroppo quando si sviluppa un gioco da soli è inevitabile che ci siano alcuni difetti e CreatorCrate non è da meno. I fondali e alcuni elementi grafici sono utilizzati fin troppo, creando un senso di ripetitività negli ambienti che va a penalizzare il bel lavoro svolto sul lato del design. Allo stesso modo, i movimenti del personaggio, che sono ottimi in quasi tutte le situazioni, diventano complessi quando proviamo a portare con noi alcuni oggetti. Anche la mancanza di localizzazione in italiano è una pecca, ma la mancanza di un team di sviluppo è sicuramente una attenuante in questo senso.


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