Recensione in pillole: Curious Expedition 2

A distanza di più di quattro anni arriva su Nintendo Switch, PlayStation, Xbox, Microsoft Windows Curious Expedition 2. Secondo capitolo della saga dedicata ad impavidi esploratori (qui la nostra recensione di Curious Expedition).


Versione testata: PC


Al momento è stato possibile provarlo solamente in early access su Steam, ma è segnata per il 28 gennaio l’uscita ufficiale del gioco su multi piattaforma. (qui la nostra news approfondita a riguardo).

Lo sviluppatore indipendente Maschinen-Mensch, è stato attento in questi anni a ricevere i feedback della community riguardo al primo capitolo, al fine di rendere il secondo, l’esperienza narrativa roguelike definitiva.


Creare questo gioco è stato un vero e proprio viaggio in sé, a tutti voi avventurieri là fuori, vi auguriamo buona fortuna per i vostri viaggi.”

Johannes Kristmann, co-fondatore di Maschinen-Mensch.

Che gioco è?

Curious Expedition 2 è un gioco d’avventura ed esplorazione, di tipo roguelike, con combattimento a turni.

Partendo da una Parigi nel XIX secolo, vestiremo i panni di un impavido avventuriero alla guida di un gruppo di esploratori, attraverso una serie di isole generate proceduralmente, ognuna con creature, ambientazioni e opportunità incredibilmente diverse da affrontare. Potremo reclutare una serie di personaggi diversi che includono soldati, esploratori alla ricerca di tesori o persino asini per unirsi a noi nelle nostre escursioni, con l’obiettivo finale di trovare tesori e gloria durante numerose avventure.

Rispetto al primo capitolo ne è stata rinnovata completamente la grafica: dalla pixel art ad uno stile cartoonesco, per dire il vero, molto elegante ed originale, anche se qualche fan della prima potrà rimanere disorientato.

Curious Expedition 2

Perché giocarlo?

Beh, il primo aspetto che colpisce piacevolmente è di trovarsi di fronte ad un gioco basato su avventura ed esplorazione, con forte richiamo artistico ad opere letterarie e cinematografiche; i personaggi che potremo reclutare, stilisticamente molto variegati, sembrano essere usciti dalle pagine di Robinson Crusoe piuttosto che dalla pellicola di Indiana Jones.

Rispetto al suo predecessore, il livello di difficoltà è stata decisamente livellato verso il basso (forse un pò troppo), rendendolo molto meno frustrante e punitivo, favorendone un approccio più “rilassato”. Ciò comporta benefici all’esplorazione delle varie isole, non dovendo fronteggiare un IA molto impegnativa e potendosi così godere maggiormente quel senso di libertà e spirito d’avventura a cui il gioco fortemente rimanda.

Potremo inoltre scegliere per ogni nostra spedizione uno sponsor, il quale a seconda della sua natura, ci fornirà di armi ed equipaggiamento sempre diversi, che poi ci saranno utili durante le nostre esplorazioni per superare le varie difficoltà.

Da quanto detto, ne deriva un gioco dal look fresco ed accattivante, personaggi esteticamente variegati, un gameplay divertente di facile approccio, parecchi ambienti da visitare e misteriosi tesori da scoprire.

Curious Expedition 2

Perché no?

Piccola postilla: Il gioco non è localizzato in italiano, cosa a molti poco gradita.


In realtà il problema maggiore a nostro avviso è che quanto detto di positivo, poi si ferma piuttosto in superficie. La proceduralità della creazione degli ambienti e dell’assegnazione delle missioni, dopo un tot di ore, diverse tra giocatore e giocatore, alla fine viene a noia.

La gestione della sanità mentale – trovata per altro originale – la quale ci obbliga a tener d’occhio la componente psicologica del nostro personaggio durante le sue avventure, alla lunga diventa più un orpello frustrante e poco utile alle dinamiche di gioco.

I personaggi che incontreremo durante le nostre bevute negli eleganti bistrot parigini, che poi potremo reclutare per le nostre avventure, nonostante un apparente netta diversità tra loro, sia in termini culturali che di skill riferendoci al gameplay, non riescono ne ad affezionarci empaticamente ne tantomeno a farci preferirne uno rispetto all’altro per l’apporto che conferiranno durante il combat a turni.

In fin dei conti, un gioco del genere, dovrebbe più di tutto stimolare la voglia di esplorare, al punto di non farci staccare se non dopo aver visitato l’ennesima isola. Purtroppo questa sensazione, presente nelle prime ore di gioco, finisce con l’affievolirsi ed appiattirsi col passare del tempo.

Commento finale

Curious Expedition 2 soffre sicuramente il paragone con il primo capitolo, indubbiamente più originale e ricco anche di contenuti. Tuttavia il rinnovamento artistico risulta azzeccato, sostituendo la pixel art, ultimamente inflazionata. Il gioco risulta comunque piacevole, ben ottimizzato, nonostante pecche e difetti, che però non ne minano in maniera decisiva l’esperienza di gioco. Al giusto prezzo, vi consigliamo di fare vostro questo indie, dal gusto retrò e dai canoni fuori dal comune.

6.8

Fuori dal comune


Curious Expedition 2 soffre sicuramente il paragone col primo capitolo, indubbiamente più originale e ricco anche di contenuti. Tuttavia il rinnovamento artistico risulta azzeccato, sostituendo la pixel art, ultimamente inflazionata. Il gioco risulta comunque piacevole, ben ottimizzato, nonostante pecche e difetti, che però non ne minano in maniera decisiva l'esperienza di gioco. Al giusto prezzo, vi consigliamo di fare vostro questo indie, dal gusto retrò e dai canoni fuori dal comune.

PRO


CONTRO

Ultimi Articoli

Articoli correlati