Recensione in pillole Prodeus

Dopo una campagna Kickstarter e circa due anni di Early Access, Prodeus raggiunge finalmente la release completa portando sul mercato un titolo che omaggia la storica tradizione inaugurata nel 1993 da John Romero e John Carmack con Doom. Una tradizione la cui eredità è viva e presente nel gaming contemporaneo, che è riuscita ad espandersi e mettere radici al di là del genere dei first person shooter. Ma laddove il moderno, inesorabilmente, avanza, il classico continua ad esercitare il suo imperituro fascino.

Edito da Humble Games, il titolo è sviluppato da Bounding Box Software Inc., un team di sviluppo indipendente formato da veterani del settore da Raven Software e Starbreeze Studios. Un nucleo di appassionati arricchito dalla presenza di Andrew Hulshult, compositore di titoli quali Doom Eternal, Quake Champions e Dusk, nonché dal supporto per il level design di Josh “Dragonfly” O’Sullivan della modding community di Doom. Il risultato è un titolo semplicemente sorprendente.

Prodeus è attualmente disponibile in digitale su PC (via Steam, GOG ed Humble Bundle), Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One ed Xbox Series X/S (anche tramite Gamepass). Arriverà inoltre in formato fisico per console Sony e Nintendo grazie a Meridiem Games il 14 Febbraio 2023.

Do you want some? Come get some. (cit.)

Versione testata: PlayStation 5


Che gioco è?

Prodeus è uno sparatutto in prima persona sulle orme dei grandi classici del genere come Doom, Quake, Wolfenstein e Duke Nukem.

La premessa narrativa è semplice ed immediata, senza orpelli o approfondimenti. Nei panni di un ibrido uomo macchina, dovremo affrontare la minaccia dei Prodeans e delle orde del Caos. Con piena consapevolezza da parte del team di sviluppo, la trama di Prodeus è un semplice pretesto che fornisce un punto di partenza per affrontare una lunga serie di livelli ricchi di nemici da distruggere.

Se la narrativa non ha una grande personalità, lo stesso non si può dire per lo stile visivo adottato. Prodeus imita la grafica 2.5D dei primi titoli id-Tech implementando moderni sistemi di illuminazione ed effettistica visiva. Gli ambienti tridimensionali sono popolati da personaggi in sprite, sullo sfondo di ambienti illuminati dai giochi di luce del fuoco e dei neon. Un colpo d’occhio che risulta dunque estremamente piacevole, destinato tuttavia ad imbrattarsi molto presto con i fiumi di sangue dei vostri nemici.

Paint it… red.

Prodeus infatti non fa sconti e propone una violenza estrema ed esagerata. Gli sviluppatori hanno adottato un dettagliato sistema di danni, per cui i nemici potranno perdere arti, essere decapitati ed addirittura esplodere. Quella che può sembrare una truce esagerazione, diventa tuttavia un completo trionfo per gli amanti dello splatter e del gore che vedranno visivamente gli effetti devastanti delle armi e le loro conseguenze sugli ambienti. Il sangue infatti arriverà ad imbrattare pavimenti, pareti e soffitti, cambiando letteralmente l’apparenza delle ambientazioni.

Ludicamente il titolo propone lo stesso gameplay old school degli intramontabili classici del genere FPS. Preparatevi dunque a riversare una pioggia di piombo (e non solo) sui nemici, nel corso di esplorazioni di un buon numero di livelli. Si tratta di stage al contempo strutturalmente intricati e concettualmente semplici, che tuttavia nascondono uno svolgimento mai banale. Il tutto accompagnato da una colonna sonora semplicemente perfetta e galvanizzante, grazie al lavoro del citato Andrew Hulshult, oramai una garanzia con le sue sonorità gravi.

La gatling gun regala sempre gioie.

Perché giocarlo?

Prodeus non è solo un omaggio ai classici shooter del passato, ma una autentica ode ad un modo di intendere il genere degli FPS.

La produzione di Bounding Box offre un ritmo forsennato ed indiavolato, fatto di livelli intricati e labirintici colmi di avversari da annientare. In questo senso, l’apporto di un veterano della modding community di Doom di “Dragonfly” O’Sullivan mostra tutti i suoi vantaggi, con un design solido al contempo tradizionale e fresco. Spazio dunque all’esplorazione ed alla libertà di azione, tenendo tuttavia ben salda la feroce danza di distruzione da sempre apprezzata nei capitoli classici di Doom e Quake. Accanto alle pure e semplici sparatorie, troveremo anche il tempo per brevi missioni di abilità e per barattare particolari artefatti per abilità extra ed armi aggiuntive.

Il player dovrà infatti destreggiarsi attraverso una ricca selezione di armi di distruzione, tutte capaci di seminare il panico ed il terrore tra le schiere del Caos che vi troverete dinanzi. Una selezione piuttosto classica, arricchita da qualche piccola chicca, in cui ogni arma è dotata di un fuoco primario e secondario. Troveremo dunque armi di indubbia personalità come i classici fucili a pompa e gatling gun, ma resi enormemente gratificanti grazie al prezioso lavoro svolto dal team di sviluppo. Ogni arma avrà dunque un feeling estremamente diverso dall’altra ed ulteriormente arricchito da un sound design attento e puntuale.

Non c’è niente di meglio di un colpo a bruciapelo per seminare frattaglie.

L’elevatissimo ritmo della campagna di Prodeus vi farà compagnia per circa 7/9 ore ma il divertimento non finirà qui. Il titolo infatti è stato concepito come un’esperienza destinata a crescere nel tempo, grazie al supporto dei fan.

Prodeus non si limita infatti a mettere sul piatto una modalità multiplayer classica e divertente, ma si spinge oltre fornendo alla community un tool con il quale creare i propri livelli e condividerli con il mondo (anche cross platform). Spazio dunque a nuove mappe per sfidarsi online con gli amici o addirittura ad autentiche campagne aggiuntive sviluppate amatorialmente. Prodeus non si vuole porre limiti e da a tutti i fan della vecchia scuola di avere un porto franco in cui modernità e classicità di fondono in una elegante armonia. Un supporto che speriamo il pubblico possa continuare a dare al progetto, che nel frattempo verrà ulteriormente evoluto dal team di sviluppo col futuro rilascio di ulteriori mappe e campagne aggiuntive.

Le armi energetiche hanno un approccio più moderno.

Perché no?

Prodeus, così come i grandi classici a cui si ispira, è rivolto ai giocatori che amano combattimenti esagerati ed esplosioni deflagranti.

Come vi abbiamo già accennato infatti, la trama del titolo è sostanzialmente inesistente. Le vicende che fanno da sfondo alle carneficine sono meri pretesti che rievocano decine di altri titoli senza particolare originalità. Chi ritiene che nel 2022 una buona narrativa sia necessaria a prescindere dagli obiettivi di un progetto, potrebbe restare deluso dall’approccio orgogliosamente vecchia scuola di Prodeus.

Altrettanto eccessiva potrebbe essere considerata la componente splatter voluta dagli sviluppatori. I nemici perdono arti ed esplodono letteralmente in esplosioni di sangue, tappezzando pareti ed ambientazioni dopo il vostro passaggio di distruzione. Un elemento di forte caratterizzazione visiva per il titolo, ma che una parte del pubblico potrebbe non trovare in linea con la propria sensibilità.

Meglio abbattere subito i fastidiosi nemici volanti.

Parimenti, chi non è abituato al ritmo dei classici FPS degli anni ’90 potrebbe restare spaesato. Il nucleo ludico è costituito dal puro gameplay delle sparatorie all’interno di mappe labirintiche. Non vi è infatti spazio per missioni secondarie o altre introduzioni moderne in termini di game design. Le uniche tracce, in questo senso, sono piccole aggiunte quali un negozio per comprare upgrade o sfide di abilità in livelli speciali. Insomma, Prodeus è uno shooter nella sua forma più pura, senza spazio per altre contaminazioni alle quali parte del pubblico potrebbe essere abituato.

Preparatevi dunque a frenetiche orde di nemici da affrontare: la rapidità di azione e pensiero faranno la differenza tra vita e morte. Un ritmo sensibilmente più elevato rispetto ai classici a cui Prodeus guarda con ossequioso e devoto rispetto. La produzione si avvicina maggiormente ad un flow più simile al recente Doom Eternal. In questo senso, se non apprezzate un gameplay così brutale e preferite uno shooter meno istintivo, Prodeus potrebbe non essere il gioco per voi.

Essere accerchiati diventerà presto una circostanza ordinaria.

Commento finale

Prodeus rende onore e gloria ai classici FPS ai quali si ispira: nel farlo, diventa esso stesso uno shooter imperdibile. Bounding Box corona un lungo percorso di sviluppo con un titolo esaltante che riesce a mescolare la tradizione delle sparatorie più frenetiche con la modernità di una infrastruttura aperta alla condivisione di nuovi contenuti della community. Imbracciate il vostro fucile a pompa, c’è da far saltare qualche testa demoniaca.

8.5

Prodeus


Prodeus rende onore e gloria ai classici FPS ai quali si ispira: nel farlo, diventa esso stesso uno shooter imperdibile. Bounding Box corona un lungo percorso di sviluppo con un titolo esaltante che riesce a mescolare la tradizione delle sparatorie più frenetiche con la modernità di una infrastruttura aperta alla condivisione di nuovi contenuti della community. Imbracciate il vostro fucile a pompa, c'è da far saltare qualche testa demoniaca.

PRO

Ritmo frenetico ed esaltante | Ludicamente estremamente solido | Il contributo della community potrebbe renderlo virtualmente infinito |

CONTRO

Lo stile grafico e lo splatter potrebbero non essere per tutti | Non adatto per chi cerca uno shooter più riflessivo | Poche novità di game design contamporaneo |

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