Recensione LEGO Jurassic World

Dinosauri “in migliaia di pezzi”.

Versione testata: PlayStation 4.

Chi, come chi vi scrive, ha qualche anno sulle spalle, ricorderà sicuramente l’attesa, l’entusiasmo, l’emozione, lo stupore, che ha circondato l’uscita della prima pellicola dedicata ai dinosauri partorita dalla mente di quel genio assoluto di Steven Spielberg.

Il primo Jurassic Park fu, senza mezzi termini, un evento non soltanto per il tema trattato, ma anche perché forse, per la prima volta, cinema ed effetti speciali raggiungevano un tale grado di perfezione da risultare incredibilmente realistici e pertanto spaventosi e magnifici allo stesso tempo. A distanza di tanti anni dal primo Jurassic Park e dai due non riuscitissimi sequel, The Lost World e Jurassic Park III, un nuovo capitolo del franchise è giunto nelle sale, Jurassic World. Come da consuetudine, ormai, i ragazzi di TT Games non hanno perso l’occasione di sfruttare la licenza già acquisita per sviluppare un nuovo titolo LEGO unito al mondo di Jurassic Park, ovvero LEGO Jurassic World.

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“Professor Grant, mia cara dottoressa Sattler… benvenuti al Jurassic Park.”

LEGO Jurassic World ci permetterà di rivivere le avventure della trilogia originale e quelle dell’ultimo capitolo in una struttura open world gestita da un hub, (la pista di atterraggio dell’elicottero che ci ha portato sull’isola di Nublar) dal quale sarà possibile accedere immediatamente sia al primo capitolo che al quarto e, soltanto una volta completata la parte dedicata a Jurassic Park, volare verso l’isola Sorna dove hanno luogo le avventure del seconda e terza parte della trilogia.

La scelta è quanto mai azzeccata, permettendo a coloro che non hanno familiarità con i vecchi film di immedesimarsi da subito nelle atmosfere di Jurassic World o, ai più nostalgici, di seguire l’evolversi della trama della trilogia originale. Non vi nascondiamo che l’occasione di questa review è stata propizia per rispolverare i primi tre capitoli del film, cosa che ci ha permesso di apprezzare ancora di più la trama particolarmente aderente alla controparte in celluloide, ma stemperata, come da tradizione, dall’inconfondibile umorismo dei franchise LEGO.

“Me lo dica ancora…” “Ho un Tirannosaurus Rex!”

Il titolo si apre con una delle scene più famose della trilogia originale e forse della cinematografia moderna in generale: quella dell’arrivo del velociraptor al Jurassic Park. Il gameplay, evidente sin da questi primi minuti, rispecchia da vicino quello degli altri titoli LEGO, con una prevalenza però delle fasi platforming su quelle di combattimento viste ad esempio nella serie Batman o Star Wars. Lo scopo principale del gioco è infatti superare i diversi enigmi ambientali che vi si presenteranno, utilizzando di volta in volta l’abilità particolare di uno dei personaggi del vostro team (fino a 4 contemporaneamente a schermo), come la maggiore agilità nel salto della dottoressa Ellie Sattler, la capacità di tagliare corde grazie ad un artiglio di velociraptor del dottor Alan Grant, ma anche il fucile di Robert Muldoon per sbloccare determinati meccanismi e tanti ancora per un totale di sei abilità complessive distribuite su tutti i principali personaggi dei quattro film.

La novità principale del titolo risiede tuttavia nella possibilità di sbloccare, dopo averli guariti o in alcune fasi specifiche del gioco, i protagonisti indiscussi di ogni Jurassic Park che si rispetti: i dinosauri. Anch’essi dotati di abilità particolari come sfondare pareti, sparare acido e via discorrendo, saranno loro a offrirci le sezioni più divertenti dell’intera produzione. Il livello di difficoltà è, per la verità, tarato verso il basso per permettere anche ai più piccini di divertirsi; tuttavia alcune sezioni non mancheranno di crearvi qualche grattacapo, soprattutto perché vi troverete più volte a girare in tondo cercando di capire cosa effettivamente fare.
Proprio avendo in mente i bambini, nel più classico stile LEGO, le scene più cruente presenti nel film sono state edulcorate e rese quasi comiche con quella ironia che è diventata oramai un marchio di fabbrica di tutte le produzioni TT Games.
Come dicevamo, lo schema è quello collaudato di tutti i franchise LEGO e, effettivamente, forse è giunto il momento di svecchiare qualche meccanica di gioco, ma nel giocarlo vi sarà impossibile non apprezzarne la sua divertentissima semplicità.

Il gioco è infarcito di collezionabili, alcuni dei quali potranno essere raccolti solo nella seconda run del gioco, quando avrete la possibilità di utilizzare personaggi e dinosauri non ancora sbloccati a quel punto dell’avventura (l’enigma di turno mostra sempre l’icona del personaggio che può sbloccare o aprire quel determinato rompicapo, ma non sempre quel personaggio sarà disponibile in quella fase). Tra i collezionabili più interessanti ci sono poi i frammenti di DNA che vi permetteranno di creare versioni geneticamente modificate dei dinosauri da usare nei combattimenti e nelle fasi specificamente studiate per questi.

screenshot level 3 g large

“Qui non si bada a spese”

Dal punto di vista tecnico, il motore di gioco non ha subito grossi cambiamenti ed è ancora un gran bel vedere soprattutto su next gen. I modelli poligonali sono ben definiti e le ambientazioni sono ricreate con una cura tale che, per chi ha visto i film, sarà impossibile non immedesimarsi nell’avventura. Qualche problemino lo abbiamo riscontrato soltanto nella occasionale presenza di fenomeni di pop-in, con piante ed oggetti che si manifestavano improvvisamente davanti ai nostri occhi, lì dove prima vi erano solo texture.

Protagonista assoluto di LEGO Jurassic World è il comparto audio, con le tracce tratte dalla indimenticabile colonna sonora originale di John Williams che ci accompagnerà sin dal menù principale e poi via via lungo tutta l’avventura. Le voci dei diversi personaggi appartengono a quelle dei doppiatori originali italiani, anche se abbiamo rilevato qualche problema in fase di mixaggio, con discussioni che sembrano il frutto di un copia/incolla anche piuttosto grossolano effettuato dalla traccia audio dei film.

Il titolo, inutile nasconderlo, è ancora più divertente quando giocato in compagnia. Il multiplayer locale, infatti, sembra lo strumento migliore per apprezzare i piccoli puzzle ambientali, con un giocatore che può occuparsi della raccolta degli oggetti e l’altro della costruzione. 

Commento finale

LEGO Jurassic World è un ottimo capitolo della saga LEGO. Il franchise di base è talmente vasto da aver garantito al titolo una varietà incredibile di situazioni e avventure che sicuramente faranno la gioia soprattutto di coloro, tra cui il sottoscritto, che hanno amato, seppure con diverso ardore, la trilogia originale e il nuovo capitolo nelle sale. La classica ironia LEGO, unita ad una colonna sonora d’eccezione che sarebbe in grado di rendere apprezzabile anche l’inquadratura fissa di un cespuglio, sono la ciliegina sulla torta della produzione TT Games. A distanza di qualche anno, dopo ben 16 franchise, non possiamo però non rilevare che le meccaniche di gameplay comincino a risentire il peso degli anni e che dal prossimo franchise non possiamo che aspettarci nuove dinamiche di gioco.

Infine una piccola nota: se avete indovinato la scena e il personaggio che pronuncia le frasi riportate quale titolo dei paragrafi di questa recensione, allora siete malati al punto giusto da non potervi far scappare questo titolo.

Pro Contro 
– Perfetta aderenza alla trilogia originale
– Classica ironia LEGO
– Comparto sonoro eccezionale
– Doppiaggio in italiano un po’ approssimativo
– Meccaniche di gameplay non del tutto innovative
  Voto Globale: 80
 
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Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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