Con uno dei titoli più ampollosi dell’anno, NARUTO X BORUTO Ultimate Ninja STORM CONNECTIONS si presenta all’appuntamento con il grande pubblico con un altrettanto generoso obiettivo. Il team di CyberConnect2 decide infatti di festeggiare il diciassettesimo titolo in venti anni della serie Ultimate Ninja (nonché il ventennale dell’esordio della serie animata) tentando di regalare ai fan il roster più onnicomprensivo legato all’opera di Kishimoto.
Uno sforzo quasi enciclopedico, che vuole probabilmente segnare una definitiva linea tra il passato ed il futuro dello studio, che aspira a dare precedenza ad IP originali mettendo in secondo piano le licenze anime. In attesa di capire di capire cosa riserverà il futuro per CyberConnect 2 e per gli adattamenti di Naruto, STORM CONNECTIONS sarà riuscito a scrollarsi di dosso le contestazioni mosse al quarto capitolo o avrà ereditato gli stessi problemi? Scopriamolo.
NARUTO X BORUTO Ultimate Ninja STORM CONNECTIONS è disponibile dal 17 Novembre per PC (via Steam), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series e Nintendo Switch.
Versione testata: Xbox Series X
The road so far
Il cuore pulsante di ogni capitolo di questa longeva serie è sempre stata la modalità storia. Ed altresì, ha assunto spesso e volentieri un vero e proprio test per valutare ambizioni ed aspirazioni di ogni nuova iterazione. Già con Ultimate Ninja Storm 4 le cose non erano andate esattamente benissimo a causa di diverse rinunce rispetto al passato: CONNECTIONS segue tristemente la stessa via.
L’intento celebrativo alla base della produzione ha portato all’obiettivo di voler raccontare, con un semplice pretesto narrativo, l’intera storia di Naruto, dai primi passi mossi nel corso degli addestramenti della squadra 7 col maestro Kakashi, fino allo scontro finale con Sasuke. Un intento lodevole, visto la volontà di raccontare l’intero cammino del ninja più famoso di sempre e non una mera porzione, come invece accadeva in passato. Il tutto, preservando la struttura classica degli STORM, con un susseguirsi di battaglie (con diversi obiettivi interni da soddisfare in via opzionale) ed intermezzi arricchiti da fotogrammi della serie animata.
Sfortunatamente, un così audace proposito è stato disatteso con una realizzazione troppo altalenante, pigra e, in definitiva, lacunosa.
La modalità storia soffre di evidenti omissioni e leggerezze, presentando appena una quarantina di scontri complessivi (di cui solo una decina dedicati alla prima serie) lasciando da parte anche alcuni momenti memorabili. Non solo. La maggior parte degli incontri sono stati presi di peso dagli altri capitoli della serie, senza alcun tipo di attenzione o modifica per integrare quelle poche novità introdotte negli anni (come il cambio leader). Una scelta che non solo mortifica i contenuti più datati, ma che palesa la frettolosità del progetto. Se l’obiettivo dichiarato era realizzare una raccolta definitiva della serie STORM, allora perché non cogliere l’occasione per riproporre quantomeno tutti gli scontri, anziché fare un lavoro risicato? O quantomeno, perché non dedicare più cura nel recupero di fotogrammi ad alta qualità dell’anime, sostituendo alcune rappresentazioni decisamente invecchiate in malo modo? Domanda retorica? Forse.
Boruto… o Bohruto?
La novità più pubblicizzata di CONNECTIONS è invece legata alla presenza di una storia completamente inedita, con protagonista il figlio del Settimo Hokage.
Dopo aver messo le mani su un videogioco in realtà virtuale, Boruto si ritroverà suo malgrado coinvolto in una serie di eventi che paleseranno un inquietante pericolo. Si tratta di una modalità completabile in circa sei ore, che non brilla particolarmente per scrittura, pur essendo tutto sommato piacevole. Tuttavia, ancora oggi non ne capiamo benissimo la scelta.
Il fascino di una storia nuova di zecca può avere un senso laddove sia anche pretesto per introdurre novità o meccaniche sperimentali. Cosa che purtroppo non accade, limitandosi ad essere un semplice filler (a quanto pare, un destino scritto per il povero Boruto). Comprendiamo l’idea di fare di CONNECTIONS un ideale “ponte” tra Naruto e suo figlio, ma probabilmente sarebbe stato meglio fare uno sforzo extra e ripercorrere gli eventi principali del primo arco narrativo di quest’ultimo… anche per giustificare la pigrizia della modalità principale. Oppure dedicarsi mente e corpo al solo Naruto per realizzare una vera e propria edizione definitiva degli STORM.
Una sensazione di perplessità che si estende, un pò a sorpresa, anche sull’altro grande selling point di CONNECTIONS: il suo interminabile roster.
Con quasi 160 personaggi giocabili, CyberConnect2 vorrebbe ammantarsi delle proverbiali penne del pavone ma ad un esame più attento emergono alcune sbavature. Sorvolando sul fatto che sono presenti un gran numero di reskin e doppioni, il problema principe di cast così enormi è legato al bilanciamento… che anche stavolta, come in STORM 4, lascia molto a desiderare. Non ci aspettavamo di certo che venissero risolte o rivoluzionate le gerarchie di potere, ma un po’ di attenzione extra nell’intelligenza artificiale degli avversari avrebbe sicuramente giovato e reso gli scontri meno ripetitivi.
Anche la selezione complessiva lascia qualche perplessità, alla luce di alcune assenze pesanti (relative sia alla storia di Naruto, sia a quella di Boruto). Un problema forse risolvibile tramite il supporto DLC… ma non ci sembra molto saggio demandare ad ulteriori esborsi economici la possibilità di avere il cast definitivo prospettato da CONNECTIONS.
Tradizione e… retaggio
Ciò che oramai è chiaro è che CONNECTIONS incarna al contempo la volontà di fare una summa dell’eredità degli STORM ma anche la voglia di restare fedeli alla tradizione.
Il sistema di combattimento ricalca in tutto e per tutto la rodata struttura della serie, con la sua estrema velocità, le sue combo interminabili nonché le spettacolari tecniche segrete. Una gioia per gli occhi che ha il merito di essersi sempre avvicinata, capitolo dopo capitolo, alle migliori coreografie dell’opera di Kishimoto. In CONNECTIONS sono state introdotte delle piccole novità, capaci di rendere il gameplay ancora più dinamico ma, per certi versi, anche più semplice.
Anzitutto, il gioco vanta la possibilità, sulle console di attuale generazione (PS5 ed Xbox Series X), di viaggiare a 4K e 60 fps, con una nostra prova piuttosto stabile sull’ammiraglia Microsoft. Rispetto al passato la barra del chakra adesso si può ricaricare anche in autonomia. Inoltre, il suo consumo per le mosse speciali è stato leggermente ridotto, aprendo ad un uso più intensivo delle tecniche segrete. Particolarmente apprezzabile è stata poi la scelta di pensionare gli shuriken al chakra in favore di abilità ninjitsu specifiche per ogni personaggio. Si tratta di una piccola grande idea che non solo da maggior lustro all’imponente cast, ma che permette di diversificare il gameplay pad alla mano. Fanno il loro gradito ritorno altresì le tecniche segrete di gruppo, devastanti mosse combinate tra personaggi che condividono un particolare legame.
CyberConnect2 ha inoltre pensato di introdurre un nuovo sistema di controllo semplificato, per tendere una mano nei confronti dei giocatori meno abili. Si tratta di una opzione totalmente facoltativa, che tende ad automatizzare gran parte delle azioni. Una scelta facilmente comprensibile, ma ci chiediamo se CONNECTIONS ne avesse davvero un reale bisogno. In fin dei conti, parliamo di una serie risalente e decisamente intuitiva, tale da non richiedere ulteriori facilitazioni. Semmai, appare sempre più evidente che il combattimento inizia ad accusare il peso degli anni.
Sul fronte dei restanti contenuti, oltre all’immancabile modalità online con cui sfidarsi con amici da tutto il mondo, fa il suo ritorno anche la personalizzazione dei personaggi. Completando le sfide opzionali della modalità storia o maxando l’esperienza con ciascun combattente, potrete avere accesso ad una quantità generosa di collezionabili estetici coi quali rendere unico il vostro ninja preferito. E se pensate che ci siano poche cose da sbloccare, vi rassicuriamo: con quasi 6.000 (!) oggetti tra maschere, costumi, memorabilia e voci dell’enciclopedia, CONNECTIONS vi potrà fare compagnia a lungo.
Commento finale
NARUTO X BORUTO Ultimate Ninja STORM CONNECTIONS è un titolo complesso da analizzare. In sé e per sé, rappresenta una produzione enciclopedica dell’opera di Kishimoto, con uno dei roster più ampi visti nel genere picchiaduro, contenuti numerosi ed un’attenzione evidente verso i fan. Se tuttavia viene paragonato ai capitoli precedenti, eredita purtroppo le stesse criticità del predecessore con una storia ancor più risicata e scialba, un gameplay ulteriormente semplificato ed un’atavica assenza di novità. Chi non ha mai approcciato la serie, potrebbe vedere nell’ultima fatica CyberConnect2 un pacchetto interessante. Paradossalmente invece, proprio gli appassionati del ninja della foglia potrebbero restare con un po’ di amaro in bocca.