Recensione Persona 4: Dancing All Night

Persona 4 come non l’avevate mai visto prima!

Versione testata PlayStation Vita.

Nato per non si quale esigenza di ATLUS – ma probabilmente per cavalcare l’onda del successo del titolo e dare ulteriore vita al mondo ed ai personaggi di Persona 4 – Persona 4: Dancing All Night è un titolo fuori dai canoni della famosa serie di GdR sviluppati e pubblicati dalla software house nipponica. Per la prima volta, infatti, piuttosto che utilizzare i propri Persona e lottare contro le ombre, ci troveremo comunque a dover sconfiggere quest’ultime, ma per fare ciò dovremo lottare e coinvolgerle così da purificarle.

Persona 4: Dancing All Night è ufficialmente disponibile su PlayStation Vita dal 13 Novembre di quest’anno; cosa state aspettando? Correte a comprarlo!

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Quindi… c’è un festival…

… e Yu, Rise, Naoto e compagnia bella dovrebbero esibirsi sul palcoscenico per permettere alla Idol Star giapponese di riottenere il favore dei suoi fan… bene, ma cosa c’entra tutto ciò con Persona 4? Basterà una mezz’ora di gioco (se così la si può definire) per avere una prima idea degli avvenimenti futuri. Se la scomparsa, infatti, di una giovane ragazzina fungerà da pretesto per la narrazione di una “storia” vecchia e risalente circa ad un mese dopo gli avvenimenti di Persona 4 Golden, dall’altra parte la presenza di un fattore come la danza fungerà da elemento portante per l’intero arco narrativo del titolo, che più avanti vi spiegheremo come si integrerà col gameplay offerto dallo stesso.

Come ben avrete potuto intuire, la trama, seppur fitta e piena di sorprese, si rivela piuttosto prevedibile e non regala alcuna emozione; d’altro canto, invece, la caratterizzazione dei personaggi e gli approfondimenti sugli stessi che saremo in grado di effettuare per merito dei sapientemente sviluppati dialoghi, coglieranno la nostra attenzione soprattutto nel caso in cui fossimo degli amanti delle visual novels.

Fatte le dovute premesse in merito alla narrazione, ci è doveroso avvisarvi che in Persona 4: Dancing All Night potreste passare più tempo a leggere che a danzare, poichè come già anticipato nel precedente capitolo, le quantità di testo da leggere presenti all’interno della produzione sono veramente esagerate!

Dunque, si danza!

Avendo già dato spazio al come ed al perchè ci troviamo di fronte ad una situazione del genere, nei panni dei protagonisti dell’omonimo Gioco di Ruolo originariamente lanciato su PlayStation 2 e poi su PlayStation Vita nella sua edizione Golden, ci ritroveremo ad affrontare una situazione simile a quella già affrontata nella storia principale; infatti si vocifera che allo scoccare della mezzanotte, accedendo ad un determinato sito, questo stesso cambi la sua forma, dando vita ad un video che vede danzare dei ballerini morti. Si vociferà inoltre che chiunque abbia visto il video sia caduto in coma oppure scomparso. Tutto ciò, sicuramente, ci ricorda qualcosa: in Persona 4, infatti, la mezzanotte è un elemento ricorrente e questa volta piuttosto che avere a che fare con un televisore, avremo a che fare con un sito web un po’ particolare.

Incuranti del pericolo i nostri protagonisti, ovviamente, decidono di vedere di cosa si tratta – soprattutto dopo la scomparsa delle ballerine facenti parte della Kanamin Kitchen – ed è così che vengono teletrasportati all’interno del Midnight Stage dove, come già anticipato precedentemente, lotteremo le ombre a colpi di passi di danza. Peccato che per fare tutto ciò, ATLUS non abbia ben pensato di implementare i comandi touch offerti da PlayStation Vita, creando dal punto di vista di gameplay un prodotto che, a nostro avviso, si rivela essere mediocre nel momento in cui dovrebbe eccellere; ma spieghiamoci meglio.

Il sistema di controllo della danza è suddiviso in due parti: la parte sinistra controllata dai comandi freccia su, freccia sinistra e freccia giù; la parte destra controllata dai comandi triangolo, cerchio e croce. Fin qui, tutto nella norma ed avremo anche a che fare con speciali note, che non influenzeranno la nostra performance, che potranno essere eseguite semplicemente sfiorando lo stick analogico destro o quello sinistro. Discutibile anche l’interfaccia grafica stessa che, suddivisa nelle parti destra e sinistra dello schermo, spesso non ci permette di avere chiara visione dei tasti da premere, soprattutto quando ci si sposta dalla parte destra a quella sinistra della pulsantiera di comando della console.

I problemi veri e propri, comunque, cominciano ad affiorare nella modalità storia, quando proseguendo tra i vari capitoli ci troveremo ad affrontare la nostra prima lotta, non riuscendo a coordinare udito e mani; vi chiederete il perchè, e la risposta è piuttosto semplice: il titolo sembra nascere volontariamente scoordinato. La pressione dei tasti, infatti, sembra essere del tutto casuale e non ispirata al ritmo musicale che stiamo ascoltando; piuttosto, dunque, che andare a tempo di musica, sarà nostro dovere imparare – quasi a memoria – i vari passaggi che ci verranno proposti.

Pensavamo potesse trattarsi di alcuni casi isolati, ma così non è: nel corso dell’intera storia, infatti, il medesimo fenomeno continua a manifestarsi, diversa è la storia invece nella modalità libera, ove oltre ad avere accesso ad una vasta lista di brani tra cui scegliere, noteremo che la cura posta nel dettaglio del tempismo è sicuramente migliore di quella proposta nella modalità storia.

A tal proposito non possiamo non fare paragoni con il recentissimo Hatsune Miku DX per Nintendo 3DS, che si rivela essere superiore sia nella scelta musicale che nel gameplay, dove la possibilità di combinare più tasti e le possibilità offerte dai controlli touch si rivelano una mossa azzeccatissima, soprattutto nella ricerca di un pubblico più casuale che potrebbe preferire toccare lo schermo, piuttosto che cercare i tasti.

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Potere ai “piccoli”

Dal punto di vista stilistico Persona 4: Dancing All Night rimane comunque un ottimo prodotto; la scelta dei colori e la varietà delle ambientazioni, infatti, garantisce un sicuro impatto visivo, ulteriormente amplificato dalla cura e dai dettagli riposti nella creazione dei ritratti dei personaggi che appariranno di volta in volta nelle varie, e sempre presenti, fasi di dialogo presenti all’interno del titolo.

Trattandosi puramente di gusti musicali, non giudichiamo la scelta effettuata in Persona 4: Dancing All Night, che ripropone alcuni dei brani più celebri dell’originale titolo in versione remix; ampia e sicuramente variegata la scelta, per gli amanti del genere musicale proposto.

Dal punto di vista tecnica il prodotto si dimostra essere valido e mette a ferro e fuoco le possibilità offerte dalla – ormai dimenticata dalla massa – console portatile di Sony.

Commento finale

Compatibile anche con PlayStation TV, Persona 4: Dancing All Night è sicuramente un valido titolo per gli amanti dei Rhytm Game. Titubante nella sincronia, soprattutto in modalità storia, il titolo si dimostra comunque essere longevo e ricco di contenuti, apprezzabili soprattutto da chi ha amato l’originale Gioco di Ruolo di casa ATLUS. Discutibili le scelte per quanto concerne i controlli e l’interfaccia di gioco proposta: in entrambi i casi, infatti, è ingiustificabile la scelta fatta da ATLUS, che avrebbe potuto dar vita ad un prodotto più accessibile e meno caotico. Il repertorio musicale proposto, che vanta un diverso numero di brani, sarà particolarmente apprezzabile dagli estimatori del genere J-Pop, e non è da dimenticare il fattore grafico, che spicca particolarmente sullo schermo OLED dei primi modelli di PlayStation Vita, ma che riesce a difendersi dignitosamente anche di fronte all’alta risoluzione di un Televisore collegato ad una PlayStation TV.

Pro Contro 
– Duraturo e divertente
– A metà tra un rhytm game ed una visual novel…
– Ricco di contenuti
– Ampia scelta musicale con brani provenienti dall’originale Persona 4 e trattati con uno speciale remix
– Compatibile con PlayStation TV
– …e proprio per questo potrebbe, ad alcuni, non piacere
– Sistema di controlli non sempre piacevole
– Interfaccia grafica da rivedere
– Audio e comandi spesso non in sincronia
– Totale assenza di comandi Touch Screen
  Voto Globale: 73
 
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