Recensione Potionomics: Masterwork Edition, pozioni magiche tra capitalismo e deckbuilding

Dopo un positivo esordio nel lontano Ottobre 2022 per PC, Voracious Games dedica al suo titolo di esordio una versione riveduta e corretta destinata anche al mercato console con Potionomics: Masterwork Edition. Un piccolo grande successo per il modesto team di sviluppo, capace di realizzare un intrigante incrocio tra manageriale e deckbuilder in grado di conquistare il pubblico e la critica.

A distanza di quasi due anni, la produzione indipendente di XSEED Games e Marvelous USA si ripresenta ad una platea più grande con migliorie ed extra che la rendono il modo migliore per approcciarsi all’avventura imprenditoriale della streghetta Sylvia. A patto di sapere reggere lo stress del mondo del commercio.

Potionomics: Masterwork Edition è disponibile dal 22 Ottobre 2024 per PlayStation 5, Xbox Series, Nintendo Switch e PC (via Steam).


Versione testata: PlayStation 5


Beneficio di inventario

Avete presente il luogo comune della ricca eredità lasciata da un lontano parente, capace di rivoluzionare una vita intera? Beh, la squattrinata strega Sylvia avrebbe qualcosa da ridire, al riguardo. Dopo la prematura scomparsa dello zio, la giovane nipote si ritrova ad ereditare un negozio di pozioni sulla magica isola di Rafta… ma anche un massiccio gravame debitorio. Purtroppo infatti gli affari non andavano molto bene al compianto estinto e la situazione è disperata. Messa alle strette dai creditori, Sylvia dovrà risollevare le sorti dell’attività con l’aiuto di alcuni nuovi amici. Riuscirà a sovvertire le premesse e rendere la sua bottega il punto di riferimento in tema di intrugli magici?

Owl è… un gufo. Cosa sennò?

Uno degli aspetti più piacevoli di Potionomics è la presentazione visiva, nonché la scrittura delle vicende. Lungi dal proporre un mero gestionale senza pretese narrative, il team di sviluppo imbastisce un canovaccio piacevole e leggero. Merito di un cast incantevole e sopra le righe, di dialoghi divertenti e di una trama che accompagna le vicende e lo sviluppo dell’intreccio. La Masterwork Edition, in questo senso, non fa che ribadire i punti di forza della produzione, introducendo il doppiaggio in lingua inglese. Una feature non di poco conto, che aiuta ancor di più a conferire una caratterizzazione specifica ai personaggi.

Ma è l’intera presentazione a dover essere celebrata. La produzione Voracious Games si presenta solida, senza particolari singhiozzi di natura tecnica, con un comparto grafico apprezzabile e musiche sempre azzeccate. In particolar modo sono da sottolineare le animazioni facciali volutamente esagerate, che rimandano ad un evidente gusto per l’animazione occidentale. Un risultato importante per il team di sviluppo, anche se non nascondiamo che, sotto il versante artistico, non tutti potrebbero subirne il fascino. Accanto ad alcuni design ispirati, in altre circostanze Potionomics rievoca infatti una sensazione di “già visto”.

Impossibile non notare alcune similitudini famose nel vestiario della protagonista.

Potion + economics = Potionomics

Sylvia apprenderà ben presto che il mondo del commercio al dettaglio… beh, è un gran casino. Quando poi si tratta di pozioni magiche, la faccenda si complica ulteriormente.

Una volta scelta la difficoltà più adatta alle vostre esigenze, verrete guidati dal gufetto Owl nell’apprendere i rudimenti del commercio. A partire dall’elemento primario: la merce. Sylvia dovrà barcamenarsi tra ingredienti e ricettari per creare il maggior numero di pozioni della miglior qualità possibile. Non un obiettivo semplice, sia chiaro. Ciascuna soluzione richiederà infatti un esatto equilibrio tra gli ingredienti, che dovrete selezionare con attenzione tenendo a mente l’andamento del mercato ma anche le vostre scorte d’inventario, gli effetti speciali da attribuire nonché i tempi di cottura. L’esigenza di rifornire costantamente gli scaffali di nuovi articoli da vendere richiederà un’attenta gestione dei tempi e degli ingredienti, per ottimizzare il più possibile l’output produttivo con i turni di apertura della bottega.

Paioli più grandi porteranno a possibilità migliori per le vostre pozioni.

Ovviamente, non ci sarà da pensare solo alle pozioni. Dovrete mantere costante l’approvvigionamento della materia prima, ad esempio. Oppure migliorare gli strumenti a disposizione per incrementare lo spazio di esposizione. O potenziare i vostri paioli.

Tutto questo avverrà per il tramite di numerosi NPC che vi offriranno i loro servigi. Per farlo tuttavia, dovrete mettere in conto qualcosa. Che si tratti di una somma da investire o del tempo da impiegare nella cura di un rapporto umano (che potrebbe anche diventare qualcosa di più…), la vita della giovane imprenditrice richiederà scelte oculate. Chiedere alla gilda locale di inviare un’avventuriero a recuperare ingredienti vi potrebbe portare ad ottenere oggetti rari… tuttavia rinunciare agli stessi per cederli ad una eccentrica fattucchiera mercante potrebbe aprirvi le porte ad una loro disponibilità stabile e costante. Spendere un’ora del vostro tempo e mettere a repentaglio un’apertura pomeridiana per visitare un artigiano potrebbe tradursi in un danno economico, ma permettervi di rivoluzionare gli interni della bottega per facilitare i guadagni futuri.

L’equilibrio gestionale di Potionomics: Masterwork Edition è intrigante ed impegnativo come nella release originaria, ma reso ancor più equilibrato dalla presenza di nuovi livelli di difficoltà. Vi sentite affaristi degni dell’alta finanza? Mettetevi alla prova con la modalità Capitalism. Se invece preferite un’esperienza più soft, potete optare per il settaggio Cozy.

Rivolgersi alla gilda degli avventurieri vi porterà del gran loot, a condizione di fornire un adeguato supporto.

Vendimi questa penna

Se la parte gestionale di Potionomics è ragguardevole e piuttosto profonda, gli sviluppatori hanno deciso di rendere più spumeggiante ed imprevedibile la fase del commercio proponendo un gameplay radicalmente diverso.

Anzichè demandare la contrattazione con il pubblico a opzioni manageriali, Potionomics vi porta ad affrontare il contatto umano per mezzo di scontri a turni legati al deckbuilding. Ciascuna carta è espressione di un atteggiamento della trattativa, che dovrete applicare al caso specifico a seconda del carattere e della pazienza del cliente. Alcune opzioni vi permetteranno di alzare il prezzo facendo leva sull’incremento dell’interesse. Altre vi porteranno a difendervi dalla pressione delle richieste più pressanti. Giocate bene i vostri turni e potrete capitalizzare al massimo le vostre vendite. Comportatevi male e il cliente potrebbe anche decidere di andare via sbattendo la porta.

Il funzionamento, nonostante sembri complesso, è in realtà molto semplice.

Il sistema diventa molto presto estremamente intuitivo e tendenzialmente semplice. Dovrete sfruttare al meglio le carte disponibili, gestendo le condizioni limite (tempo e pazienza) per chiudere gli affari. Il ritmo è piuttosto rilassato e permette di staccare dal ritmo forsennato della gestione della bottega. Forse un contrasto fin troppo evidente tra una componente più ardua ed una più accessibile, al punto che le trattative non rappresentano mai un vero e proprio problema. Un peccato da un certo punto di vista, visto che si poteva approfondire ancor meglio il profilo deckbuilding della produzione.

Una importantissima grande aggiunta della Masterwork Edition è poi la modalità Endless. Si tratta di una delle richieste più ricorrenti da parte dell’utenza PC, che spesso ha lamentato l’impossibilità di continuare a giocare con una difficoltà sempre crescente. Adesso tutto questo è possibile, per la gioia dei commercianti più appassionati. Preparatevi però a mettere a dura prova le vostre capacità di salesman, tra crafting e management sim.

Commento finale

Potionomics: Masterwork Edition rappresenta la versione migliorata ed espansa del piccolo cult sviluppato da Voracious Games. Dietro un’estetica piacevole e graziosa si cela infatti un galvanizzante mix tra un gestionale stratificato ed un deckbuilder rinfrescante. Come una pozione magica che si regge sull’equilibrio di ingredienti meticolosamente selezionati, la bottega della caparbia Sylvia è un alchemico risultato tra elementi apparentemente dissonanti che danno tuttavia vita ad un posto che dovete assolutamente visitare. Occhio però alle avvertenze del foglietto illustrativo: tenere il prodotto lontano dalla portata di giocatori non avvezzi al genere ed inclini a non saper gestire i ritmi martellanti.

8.0

Potionomics: Masterwork Edition


Potionomics: Masterwork Edition rappresenta la versione migliorata ed espansa del piccolo cult sviluppato da Voracious Games. Dietro un'estetica piacevole e graziosa si cela infatti un galvanizzante mix tra un gestionale stratificato ed un deckbuilder rinfrescante. Come una pozione magica che si regge sull'equilibrio di ingredienti meticolosamente selezionati, la bottega della caparbia Sylvia è un alchemico risultato tra elementi apparentemente dissonanti che danno tuttavia vita ad un posto che dovete assolutamente visitare. Occhio però alle avvertenze del foglietto illustrativo: tenere il prodotto lontano dalla portata di giocatori non avvezzi al genere ed inclini a non saper gestire i ritmi martellanti.

PRO

Estetica piacevole e narrativa leggera | La parte gestionale è molto profonda | "Ciò che vendo a tanto per me è sempre un vanto"

CONTRO

Alcuni aspetti dell'art design non sono particolarmente originali | La parte deckbuilding è molto permissiva | Anche alla difficoltà base non è una passeggiata

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