Di recente abbiamo visto arrivare sul mercato sempre più controller “Pro”, ovvero controller con funzionalità e caratteristiche tecniche avanzate sviluppate per migliorare la personalizzazione, le prestazioni in game, o superare i problemi dei controller tradizionali. Tra le caratteristiche di base di un controller Pro possiamo ad esempio annoverare i Paddle/pulsanti posteriori programmabili, gli
Stick analogici intercambiabili o regolabili in altezza, i grilletti con regolazione della corsa o un sistema di blocco, una costruzione robusta per uso intensivo e un sistema anti-drift per gli analogicii come gli hall effect.
Microsoft con il suo Controller Elite Series 2, o Sony con il suo controller DualSense Edge, ma anche terze parti come Scuff, rappresentano prodotti di eccellenza che però si collocano in una fascia enthusiast con prezzi sempre sopra i 150 euro. PowerA, azienda nota per i suoi accessori gaming di qualità a prezzi competitivi, ha recentemente lanciato il Fusion Pro 4 Wired, un controller che promette caratteristiche premium senza il prezzo elevato tipico dei controller professionali. Ma riesce davvero a mantenere queste promesse? Scopriamolo in questa recensione approfondita.
Specifiche Tecniche Complete
- Connettività: USB-C cablata
- Lunghezza cavo: 3 metri, intrecciato ad alta resistenza
- Stick analogici: Tecnologia Hall Effect
- Sistema Quick-Twist: 3 livelli di altezza degli stick
- Grilletti: Sistema di blocco a 3 stadi
- Pulsanti posteriori: 4 paddle programmabili
- Vibrazione: Doppi motori di vibrazione + grilletti a impulsi
- Compatibilità: Xbox Series X|S, Xbox One, PC Windows 10/11
- Software: App di configurazione dedicata (gratuita)
- Peso: 286 grammi
- Garanzia: 2 anni
- Prezzo: 79,99€ su Amazon
Unboxing
La confezione del PowerA Fusion Pro 4 è composta da due box in cartone uno dentro l’altro. Il primo più tradizionale, è il classico box con l’immagine del prodotto e le informazioni tecniche e di compatibilità. Il secondo, invece, è decisamente più interessante, grazie ad una grafica davvero bellissima che è un peccato tenere nascosta. Sollevando la sua apertura a libro, troviamo il controller adagiato in un blister di cartone e, nella parte superiore un piccolo cartoncino che contiene al suo interno la manualistica e le informazioni sulla garanzia. Nella confezione è anche incluso uno sticker con le stesse grafiche della confezione.
Design ed Ergonomia
Il Fusion Pro 4 Wired mantiene le linee familiari del design Xbox, in particolare quelle del controller Elite, con le due estremità frontali dell’impugnatura rivestite con una texture ruvida che svolta anche sul retro dei grip e che riproduce il logo PowerA (operazione simile a quanto fatto da Sony con i suoi DualSense). Allo stesso tempo però il Fusion 4 Pro introduce elementi distintivi che lo rendono immediatamente riconoscibile, come ad esempio la levetta/pulsante tra d-pad e analogico destro per il controllo del volume.
La scocca principale presenta una finitura ruvida con una texture opaca che aiuta a prevenire le impronte digitali ma sembra essere particolarmente attrattiva per la polvere.
L’ergonomia è stata chiaramente una priorità durante lo sviluppo. Il controller si adatta perfettamente alle mani di diverse dimensioni, con una distribuzione del peso bilanciata che previene l’affaticamento durante le lunghe sessioni di gioco. I grip testurizzati non sono solo un elemento estetico, ma forniscono una presa salda anche dopo ore di utilizzo.
Al centro del pad, il logo Xbox presenta un ring illuminato di bianco che si attiva all’accensione, sotto in posizione standard per lo schema di controlli Xbox, trovano posto i tre pulsanti visualizza, condividi e menù.
Il controller presenta inoltre altri quattro pulsanti personalizzabili, due per lato, sul retro dell’impugnatura. Sempre sul retro, un pulsante posto al centro attiva la modalità programmazione macro, mentre due selettori a tre stradi permettono di regolare la corsa dei grilletti analogici.
Innovazione Tecnologica
La lista delle feature “Pro” di questo controller è veramente lunga, le abbiamo quindi divise in paragrafi per analizzarle meglio nel dettaglio una alla volta.
Sistema Hall Effect
Sebbene non sia più una rivoluzione per i controller di terze parti più avanzati commercializzati nel 2024, la tecnologia Hall Effect per gli stick analogici è sicuramente quella più gradita. Oramai non si contano più il numero di controller Elite restituiti per drift del controller. Grazie allla tecnologia Hall Effect che utilizza sensori magnetici per rilevare il movimento degli stick, eliminando completamente il contatto fisico tra le parti meccaniche, il drift è un ricordo del passato.
Quick-Twist Thumbsticks
Il sistema Quick-Twist è un’altra innovazione interessante. Permette di regolare l’altezza degli stick su tre livelli diversi semplicemente ruotandoli, senza necessità di rimuoverli o utilizzare strumenti e soprattutto senza dover acquistare nuovi stick. È particolarmente utile per adattare rapidamente il controller a diversi generi di gioco: stick più alti per gli FPS dove serve maggiore precisione, più bassi per i platform dove conta la reattività. Nella nostra prova di utilizzo, anche settandoli alla massima altezza e maltrattandoli con sessioni frenetiche di Street Fighter VI, non abbiamo mai riscontrato un abbassamento accidentale degli stessi. Peccato però che agli stick manchi la la possibilità di modificarne la tensione come con Elite controller di Microsoft.
Sistema di regolazione corsa Grilletti
Il sistema di blocco dei grilletti a tre stadi è ben implementato. Permette di ridurre la corsa dei grilletti LT/RT, particolarmente utile negli FPS dove la velocità di attivazione è cruciale. Non raggiunge la reattività istantanea di sistemi più costosi come quelli di Scuf o Razer, ma offre comunque una personalizzazione significativa. La posizione è leggermente più scomoda rispetto a quella dell’Elite Controller, ma comunque non presenta nessun problema anche per una modifica con the go, durante una partita.
Paddle Posteriori
I quattro paddle posteriori sono posizionati ergonomicamente e sono facilmente raggiungibili con il dito medio e l’anulare, senza dover modificare la presa naturale del controller. La programmazione è intuitiva e può essere effettuata al volo senza software, anche se l’app dedicata offre opzioni di personalizzazione più avanzate. Peccato non ci sia la possibilità di utilizzare delle levette più ampie per una pressione facilitata e più veloce degli stessi.
Software e Personalizzazione
L’app di configurazione gratuita, disponibile su Windows e Xbox, offre un livello di personalizzazione sorprendente per questa fascia di prezzo. È possibile:
- Regolare le curve di risposta degli stick analogici
- Personalizzare le zone morte
- Configurare l’intensità della vibrazione
- Creare e salvare profili personalizzati
- Mappare i paddle posteriori con combinazioni complesse
L’interfaccia è intuitiva, anche se non raggiunge la profondità di personalizzazione offerta da software come Razer Synapse o Astro Command Center.
Impressioni di utilizzo
Abbiamo trovato il Fusion 4 Pro estremamente piacevole da utilizzare. La costruzione è solida, con materiali di qualità che trasmettono una sensazione di robustezza. L’impugnatura è comoda e la testurizzazione molto piacevole al tatto e utile per chi ha mani particolarmente scivolose. Le dimensioni leggermente maggiorate rispetto al classico controller Elite Series lo rendono più comodo per chi, come il sottoscritto ha mani grandi, e il peso di soli 286g rispetto ai 345 g (+/- 15 g) di Elite Series 2 (che ricordiamo però ha anche una batteria integrata). La natura cablata del controller garantisce una latenza praticamente nulla, aspetto fondamentale per il gaming competitivo. I pulsanti frontali hanno un feedback tattile eccellente, con una corsa breve e precisa. Il D-pad è particolarmente reattivo, ideale sia per i picchiaduro che per la navigazione dei menu. Molto piacevole il feeling dei bumpers e dei grilletti, così come quello dei pulsanti frontali, del tutto identico a quello dell’Elite Series 2 che abbiamo scelto come punto di riferimento.
Rispetto alla concorrenza di Scuf Instinct Pro, Razer Wolverine V2 e gli stessi Elite Series 2 e DualSense Edge, il vero punto di forza di Fusion 4 Pro è il rapporto qualità prezzo. Il pad, se si eccettua il collegamento wireless, infatti presenta le stesse (o quasi caratteristiche tecniche) dei menzionati controller, ad un prezzo che è praticamente la metà o addirittura un terzo.
Qualità Costruttiva e Durabilità
Commento finale
Il PowerA Fusion Pro 4 Wired è un degno successore dell’apprezzata serie Fusion di PowerA. Il punto di forza è un rapporto qualità prezzo davvero imbattibile (79 euro su Amazon) grazie alla presenza di tutte quelle funzionalità “Pro” un tempo riservate a controller che costano almeno due o tre volte tanto. La tecnologia Hall Effect e la possibilità di regolare su tre livelli l’altezza degli stick senza doversi portare dietro alcunchè, da soli valgono per noi il prezzo d’acquisto. Le uniche vere limitazioni sono la natura cablata e alcune raffinatezze mancanti rispetto ai modelli più costosi, ma considerando il prezzo sono compromessi più che accettabili. Insomma, il Fusion 4 Pro di PowerA non vincerà di sicuro alcun premio di originalità, ma se vi interessa la sostanza è sicuramente un acquisto ultra consigliato.