Quantum Error è il secondo titolo sviluppato dal piccolissimo studio di TeamKill Media, formato da soli quattro fratelli. Nelle intenzioni, questo titolo dovrebbe essere il primo di una trilogia, ma se la qualità dovesse restare questa, beh… che dio ce ne scampi!
Quantum Error, infatti, si è rivelato uno dei peggiori titoli che abbiamo mai giocato, totalmente fuori fuoco in quasi tutte le sue componenti. Eccesso di ambizione o pizzico di spavalderia, non lo sapremo mai. Quello che sappiamo è che giocarci è stata un’esperienza terrificante… ma non per i motivi sperati dagli sviluppatori.
Quantum Error sarà disponibile dal prossimo 3 novembre 2023 in esclusiva temporale su PlayStation 5.
Versione testata: PlayStation 5
Orrore cosmico…
Nell’universo distopico di Quantum Error, gli States hanno integrato le I.A. nella vita di tutti i giorni grazie a Monad, una società tecnologica che ha creato l’Advanced Retinal Global Unity System, ARGUS. La popolazione è dunque tenuta “sotto controllo” ed è divisa a seconda del loro ruolo all’interno della società. Ovviamente, tale “apartheid” ha portato alla formazione di gruppi militanti e di sommosse.
In questo contesto socio-politico, nel 2109 un’entità sconosciuta attacca la struttura di ricerca quantica della Nomad, intrappolandola tra le fiamme e, di fatto, isolandola. Ed è qui che entriamo in scena noi, vestendo i panni di Jacob Thomas, il capitano dei vigili del fuoco, la cui chiamata di routine ben presto si trasformerà in un viaggio cosmico da incubo ai confini della realtà.
Le premesse narrative di Quantum Error risultano essere affascinanti, nonostante i temi siano i “soliti”: esoterismo e fanatismo arcaico in contrapposizione a tecnologie altamente avanzate, mostruosità biologiche e altri cliché di genere.
Il titolo è di difficile comprensione per chi non mastica perfettamente la lingua inglese per via del linguaggio non proprio comune. Non sono presenti, infatti, sottotitoli in lingua nostrana.
Ma il problema più grosso della narrativa di Quantum Error è che… non sappiamo come si evolve. Pertanto lasciamo la valutazione in sospeso. Perché? In tutta sincerità, non abbiamo avuto la forza mentale di andare oltre le 6/7 ore che dovrebbero corrispondere, più o meno, a metà gioco. Pad alla mano, Quantum Error è stata un’esperienza quasi traumatizzante.
… e ludico
Quantum Error è uno shooter survival horror. Non abbiamo specificato la declinazione perché è presente una funzionalità di switch che permette di passare immediatamente dalla prima alla terza persona, e viceversa. Peccato che, pad alla mano, Quantum Error sia atroce con entrambe le visuali. Già dai video promozionali, dobbiamo ammetterlo, si intravedeva che qualcosa non andava, ma giocarlo è anche peggio.
In primis, il feedback dei colpi e l’I.A. dei nemici non sono pervenuti, tanto da far sembrare il titolo di TeamKill Media uno di quei bootleg che infestano il Play Store di Android. In secondo luogo, il titolo è farcito di scelte di game design talmente contrarie alla logica che più volte ci siamo sentiti addirittura presi in giro.
Per cambiare l’attrezzatura da pompiere o le armi, dovremo passare da un menù radiale, che tuttavia il 50% delle volte non funziona, non mostrandosi propriamente a schermo o selezionandoci l’arma o lo strumento sbagliato. Le mappe, consultabili presso le apposite stazioni sparse nelle location sono talmente poco intuitive da risultare quasi inutilizzabili. O ancora, per aprire le casse in cui trovare le risorse dovremo utilizzare per forza una specie di piede di porco, selezionabile dal menù di cui sopra, con tutti gli inciampi del caso a cui abbiamo appena accennato.
Avremmo voluto, per onestà intellettuale e professionale, arrivare davvero ai titoli di coda, e ci abbiamo provato nonostante già dopo le prime ore la nostra psiche abbia cominciato a vacillare. Ma poi ci siamo ritrovati in una situazione in cui difendere da diverse orde aliene un nostro alleato, con lo “stupendo” impianto ludico di cui sopra. Abbiamo superato la sezione e abbiamo deciso che avevamo visto abbastanza.
Insomma, sottolineare i limiti ludici di Quantum Error, così esasperatamente evidenti, è come sparare sulla croce rossa. E anche quel poco di positivo che c’è viene irrimediabilmente penalizzato dal core ludico centrale. Perché sì, qualcosa di positivo è presente.
La struttura delle mappe e alcune idee sono, sulla carta, interessanti. Ci sono tante stanze opzionali a cui accedere magari con gli strumenti del mestiere del pompiere (estintori, seghetti, etc.) e in cui recuperare potenziamenti e collezionabili, tuttavia il loop ludico vero e proprio, che sia la “gestione” del nostro inventario o un encounter nemico, toglie ogni entusiasmo a queste possibili biforcazioni. Le sezioni di shooting con esseri umani e mostri, e le sezioni pseudo-stealth con i primi, sono prive di qualsiasi sensation positiva, risultando, per dirlo con un solo aggettivo, tragicomiche.
(Not) Unreal
Quantum Error è sviluppato su Unreal Engine 5. Ma la cosa “irreale” è che questo gioco sia esclusiva PlayStation 5 perché, a detta degli sviluppatori, PlayStation 4 e perfino Xbox Series S rappresentano un limite. Una campagna marketing, permettetecelo, abbastanza presuntuosa e arrogante, che non ha fatto altro che peggiorare la nostra percezione sull’impianto visivo del titolo oggetto di recensione.
Parliamo di un gioco con una qualità grafica da primi anni PlayStation 4, con particellari “alla buona” e artefatti visivi onnipresenti perfino nelle cutscenes. L’unica caratteristica visiva riuscita è da ricercarsi nella modellazione dei volti e nelle animazioni facciali. Discorso diverso per le animazioni generali, a tratti talmente goffe da far scemare anche l’ultimo briciolo di tensione e atmosfera, soprattutto quando scegliamo la terza persona.
Nella nostra prova, inoltre, abbiamo riscontrato qualche glitch visivo di poco conto, come ad esempio l’hud visibile durante le cinematiche.
Almeno le peculiarità del DualSense sono ben implementate, risultando, di fatto, l’unico pregio assoluto della produzione.
Commento finale
Quantum Error è un titolo insufficiente, inutile girarci intorno. La struttura delle mappe e le poche idee interessanti sono offuscate da un core ludico totalmente inadatto. Altamente sconsigliato.