Recensione Sandokan vol. 1: Le Tigri di Mompracem e vol. 2 I Misteri della Giungla Nera

E altre storie…

Emilio Salgari, un maestro senza tempo, un uomo che è stato capace di anticipare i tempi, portando in Italia le magie e i misteri delle terre orientali, di popoli magici, che all’epoca erano visti sì con circospezione ma anche con curiosità. Anni particolari quelli in cui un giovane Salgari ebbe una vera e propria illuminazione creativa. Siamo quasi alla fine dell’800, l’Italia era sorta da poco più di un trentennio, Marconi aveva effettuato la sua prima trasmissione via radio, la Michelin testava i suoi primi pneumatici, nasce il cinema grazie ai fratelli Lumière e Alfred Nobel detta il suo celebre testamento attraverso il quale istituisce il Premio Nobel. L’opera di Salgari nasce nel 1883, attraverso un manifesto esposto a Verona. Il primo romanzo d’appendice, La tigre della Malesia ebbe un successo talmente tanto elevato che il giornale sul quale veniva pubblicato, il foglio, fu costretto a ristampare le puntate.

Il personaggio ideato da Salgari si chiama Sandokan ed ha accompagnato intere generazioni. Chi vi scrive, pur non avendo ancora compiuto trenta anni, ha conosciuto la tigre della Malesia grazie ai romanzi conservati gelosamente nella libreria di famiglia. Avevo poco più di 7 anni quando mi ritrovai fra le mani i primi romanzi di avventura di Salgari. Rimasi letteralmente folgorato dal suo stile di scrittura e da un personaggio, quello di Sandokan appunto, tanto carismatico quanto complesso. L’universo Salgariano non è soltanto caratterizzato da romanzi, il celebre pirata è stato infatti protagonista di film, sceneggia­ti televisivi, uno dei più famosi vide Kabir Bedi interpretare Sandokan a cavallo fra gli anni Settanta e Novanta e di una serie animata prodotta alla fine degli anni Novanta.

Un universo che deve quindi essere preservato per le future generazioni. Per tale motivo Star Comics ha deciso di riadattare l’opera di Salgari in una corposa e interessante versione a fumetti. L’idea è stata quella di non stravolgere il personaggio e le sue gesta, ma di riadattarlo in una veste più moderna e contemporanea. I due volumi pubblicati sino ad oggi: Sandokan vol. 1: Le tigri di Mompracem e Sandokan vol. 2: I Misteri della Giungla Nera, si dividono in due parti. Una prima parte di trasposizione, dedicata quindi allo scritto di Salgari e ai suoi iconici personaggi, terre e luoghi di fantasia e una seconda parte invece che possiamo considerare creativa, nella quale i più brillanti sceneggiatori e disegnatori italiani, hanno ulteriormente ampliato il già vasto universo salgariano, attraverso storie inedite.

Una notte infernale

Nel vol. 1, veniamo catapultati immediatamente nell’esotismo salgariano. Corre l’anno 1849, ci ritroviamo non lon­tano dalle coste occidentali del Borneo. Un violentissimo uragano infuria su Mompracem, il covo dei pirati.  Sandokan attende il ritorno del suo “fratellino” Yanez de Gomera, il quale, al suo ritorno, gli racconta di Marianna, una creatura meravigliosa, dai capelli biondi come l’oro e dagli occhi più azzurri del mare. È così che comincia questo viaggio, un viaggio pieno di peripezie, di terre uniche e affascinanti, di personaggi molto diversi fra loro, di combattimenti, inseguimenti, uccisioni, fughe e molto altro ancora. Forse l’unica debolezza di questo primo riadattamento, così come anche per il vol. 2, è dato dal fatto di voler sintetizzare in poche pagine, circa ottanta, un romanzo così profondo e dettagliato che è quello di Salgari. Ma al contempo, riesce anche ad avere un vantaggio, quello di rendere la lettura adatta non soltanto al lettore adulto, magari cresciuto proprio con Sandokan, ma anche al ragazzo giovane desideroso di scoprire delle storie uniche.

I testi sono stati affidati a David Goy e Gero mentre i disegni sono stati realizzati da Paolo Antiga (The Cannibal Family e La Iena). Dal punto di vista grafico, le tavole realizzate da Antiga hanno un impatto visivo davvero suggestivo. Richiamano alla mente gli sceneggiati visivi di fine anni Ottanta ma strizzando un occhio, grazie ad uno stile di scrittura scorrevole, al pubblico più giovane.

A chiudere il volume ci sono le side stories: “Il ventre del Diavolo” – (realizzata da Davide Aicardi e Mario Sciuto) – ha come protagonista Sandokan, in intrecci passati e presenti, differenziati fra loro e messi in risalto attraverso l’utilizzo di toni più chiari per il passato, in una sorta di: “il passato che fu” e toni più scuri e marcati per il presente, per preservare Mompracen e il suo futuro. “Gli occhi della Tigre” – (Davide Morando e Michael Malatini) – invece, narra l’infanzia di Marianna alle prese con una tigre e non solo e infine “La Tigre e la Volpe” – (Alessandro Di Virgilio e Michela Cacciatore) – racconta il primo incontro tra Sandokan e Yanez. Il volume è inoltre accompagnato da un saggio firmato da Claudio Gallo e Giuseppe Bonomi, due dei maggiori esperti di Salgari. Le copertina dei tre volumi sono state realizzate da Pasquale Frisenda, disegnatore noto, tra l’altro, per il suo lavoro su “Tex”.

Nelle misteriose Sunderbands indiane 

Nel vol. 2 – I Misteri della Giungla Nera – Ci ritroviamo nel Bengala, esattamente nelle fitte paludi che circondano la giungla alla foce del Gange. Qui si nascondono i membri della terribile setta dei Thug, guidati dal perfido Suyodhana e devoti alla dea indiana Kali. Assassini, che uccidono le loro vittime strangolandole con un “laccio di seta”; ognuno di loro ha tatuato sul petto un serpente dalla testa di donna. La sinistra isola di Raimangal, che cela la pagoda nei cui sotterranei si acquattano i fanatici seguaci del Figlio delle sacre acque del Gange, fa da sfondo alla cruenta battaglia che contrappone il coraggioso cacciatore di Serpenti Tremal-Naik agli adoratori di Kali, dea della Distruzione e della Morte.

Quando Ada Corishant, figlia del capitano inglese Macpherson, viene rapita e costretta a diventare la nuova sacerdotessa, il prode Tremal-Naik, insieme al fidato servitore Kammamuri, farà di tutto per salvarla.

In questo volume, così come nel romanzo originale, ci viene quindi introdotto Tremal-Naik. È presente soltanto il cacciatore bengalese, nessuna traccia di Sandokan. Soltanto nei romanzi successivi, e più precisamente da I Pirati della Malesia, Tremal-Naik diventerà la spalla e l’amico della Tigre della Malesia. Luca Blengino e Francesca Follini ci portano a vivere un’avventura dai toni più cupi e tetri. Si percepisce una costante presenza nella fitta giungla bengalese. Non ci riferiamo soltanto alla setta dei Thug ma anche alle pericolose creature che in quella stessa giungla ci vivono. Inoltre il protagonista, a differenza di Sandokan, ha, almeno nella prima parte del volume, una personalità che possiamo definire “folle” e che ha molto in comune con i Thug. Non curante del pericolo, rischia quasi di lasciarci le penne. Soltanto nella seconda parte del volume in questione, il personaggio assumerà un’aura letteralmente nuova. Meno incline ad un pericolo certo ma molto più ponderatore, ricercando anche insperate alleanze temporanee e non che potrebbero aiutarlo nel suo obiettivo di abbattere il clan dei Thug.

Dal punto di vista stilistico, gli eventi narrati e i personaggi, principali e non, sembrano quasi fuoriuscire con forza dalle tavole realizzate da Francesca Follini. Rispetto al vol. 1, i toni sono molto più pesanti e marcati. La violenza è una componente pressoché onnipresente ne – I Misteri della Giungla – ma riesce alla fine a cedere il passo ad altre tematiche quali: riconciliazione familiare, amore e speranza, consci che il pericolo è sempre dietro l’angolo!

In chiusura del volume troviamo altre side stories. “La Stesa del Pirata” ad opera di Gero e Alessia de Vincenzi è una breve storia da 65 vignette che si colloca nel Ciclo dei Pirati della Malesia. Una fattucchiera e dei tarocchi, cosa ne uscirà fuori? “Kirby” realizzato da Davide Barzi e Valentina Pinti, vede Sandokan alla ricerca di un medico inglese per salvare la sua amata Marianna. Anche il vol. 2 è accompagnato da un breve saggio a cura di Claudio Gallo e Giuseppe Bonomi che ci offrono un excursus sulla storia di Salgari, sugli aspetti chiave del romanzo da cui l’adattamento a fumetti è tratto, sui personaggi, le curiosità e molto altro.

Ogni volume della serie (cartonato, formato 19×26 cm, foliazione 144 pagine, b/n, prezzo 20 euro).

Commento finale

Star Comics è riuscita nel suo intento. Proporre un riadattamento delle vicende legate a Sandokan ma in un’ottica moderna. Gli sceneggiatori e i disegnatori coinvolti nel progetto si sono rivelati dei veri e propri fuoriclasse, proponendo, non soltanto una trasposizione dei classici romanzi di Salgari ma anche nuovi, piccoli e emozionati racconti che potessero calzare a pennello nell’universo salgariano.

Sandokan Vol. 1 e Vol. 2
8.0 / 10 4News.it
Emilio SalgariAutore
141-144Pagine
Pro
    - Il ritorno di un'opera senza tempo
Contro
    - Le future pubblicazioni a fumetti riusciranno a mantenere la stessa qualità?
Giudizio complessivo



PRO


CONTRO

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