Recensione Singularity


Un americano in territorio russo

E’ il 1955 quando durante la Guerra Fredda i russi scoprono per caso su un isola lo sconosciuto Elemento 99; dopo vari studi ed esperimenti gli scienziati guidati dal pericoloso Dr. Demichev intuisconono l’enorme potenziale di questo minerale in grado, se trattato adeguatamente, di diventare un’arma devastante e decidono così di rinominare l’isola come Katorga 12 e stabilircisi per studiare a fondo le capacità di questo minerale in modo da poter far diventare la Madre Russia la prima potenza mondiale, sconfiggendo così gli storici nemici americani. Inutile dire che qualcosa andrà storto a causa di un esperimento andato male, e tutti gli abitanti dell’isola moriranno dopo essere stati contaminati dal pericoloso E-99.

Dopo questa introduzione ci troveremo proiettati nel 2010 su di un elicottero nei panni dell’aviatore Nathaniel Renko, mandato assieme alla sua squadra su Katorga 12 per indagare sulla strana esplosione radioattiva che ha oscurato un satellite americano. Purtroppo l’atterraggio non andrà bene a causa di un’altra esplosione che farà precipitare il velivolo togliendoci quindi l’unica via di fuga una volta finita la missione. A questo punto il nostro obiettivo sarà esplorare e scoprire i segreti dell’isola, ma soprattutto sopravvivere alle abominevoli creature che cercheranno in ogni modo di farci la pelle; in tutto questo fortunatamente saremo aiutati da uno scienziato, il dottor Barisov, e da una bella e agguerrita ragazza, Kathrine, che nel corso dell’avventura si riveleranno spesso indispensabili per la nostra salvezza e cercare di sventare i piani di Demichev, nel frattempo autoproclamatosi cancelliere della Russia.

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