Recensione Sniper Elite: Resistance, un “more of the same” ma con qualche aggiunta

Dopo Sniper Elite 4 (2017) e Sniper Elite 5 (2022), Rebellion Developments torna con il nuovo avvincente sparatutto tattico stealth in terza persona: Sniper Elite: Resistance i cui eventi si svolgono parallelamente a quelli di Sniper Elite 5. Si tratta anche del primo capitolo della serie in cui Karl Fairburne non è il personaggio principale giocabile, ma è sostituito da Harry Hawker. Con una qualità in crescendo dal terzo capitolo della serie pubblicato nel 2014, ci si aspettano grandi cose da questo nuova capitolo – che condivide tantissimo con il predecessore. Sarà riuscito lo sviluppatore – autore fra l’altro dell’attesissimo Atomfall – ad alzare ancora più in alto l’asticella? Scopritelo nella nostra recensione completa di Sniper Elite: Resistance.

Prima di proseguire, vi ricordiamo che il gioco sarà disponibile dal 30 gennaio 2025 per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e PC (tramite Steam).


Versione testata: PlayStation 5


Un nuovo agente, una nuova minaccia, una nuova resistenza

Sniper Elite: Resistance sposta l’attenzione dell’acclamato franchise sulla guerra nascosta e quasi “silenziosa”, lontano dalle linee del fronte, nel profondo della Francia occupata. In una storia completamente indipendente che si svolge – come anticipato – parallelamente a Sniper Elite 5, i giocatori assumono il ruolo di Harry Hawker, agente dello Special Operations Executive (SOE) specializzato in operazioni stealth in solitaria nel profondo delle linee nemiche nonché uno dei tiratori più rinomati al mondo, mentre scopre una nuova insidiosa Wunderwaffe. È qualcosa di così potente che potrebbe stravolgere totalmente le sorti del conflitto e garantirne ai nazisti la vittoria. Collaborando con la Resistenza francese, Harry dovrà pertanto eliminare questa nuova aggiunta all’arsenale del Reich prima che sia troppo tardi!  Il plot narrativo e gli obiettivi sono abbastanza standard per un gioco di questo tipo ambientato durante la seconda guerra mondiale. Il vero obiettivo della produzione con Sniper Elite: Resistance è di dare sensazioni autentiche in termini sia di sparatorie e sia di azioni furtive vere e proprie, mettendo il divertimento in prima linea nell’esperienza di gioco.

Gameplay

I giocatori che hanno familiarità con la serie Sniper Elite si sentiranno subito a casa in Sniper Elite: Resistance, poiché il gioco ha molto in comune con Sniper Elite 4 e Sniper Elite 5. Si comincia la campagna in una posizione relativamente neutrale della mappa (incredibilmente grande) della missione, con un binocolo a portata di mano – indispensabile per eseguire una ricognizione leggera e contrassegnare le posizioni nemiche – e un set di armi. L’arsenale a disposizione comprende le bocche da fuoco più popolari del franchise, a cui sono state affiancate una serie di armi autentiche della Seconda guerra mondiale. Scegliere l’arsenale giusto (personalizzando e potenziando le armi ai relativi banchi da lavoro con nuovi mirini, calci, canne, caricatori e altro ancora) rappresenta la chiave per mandare a monte i piani nefasti del terzo Reich. Ricordando – altresì – di scegliere le munizioni giuste per il lavoro da svolgere, che siano proiettili perforanti o qualcosa di non letale. In termini di feeling, le armi sono davvero maneggevoli e hanno un suono fantastico (specialmente quando si spara con il fucile da cecchino).

Fatti i dovuti preparativi, già durante la fase iniziale della prima missione, ci siamo subito trovati dinanzi al primo passo in avanti della produzione e nello specifico sull’eccellente lavoro fatto sulla IA nemica di Resistance in termini di percorsi di pattuglia non statici e posizionamenti dei nemici che cambiano dinamicamente. Le pattuglie dei soldati portano a ponderare al meglio la strada da seguire; muoversi lentamente e furtivamente intorno (e dentro) gli edifici, prendere “appunti mentali” sul percorso dei soldati, sia a piedi che sui veicoli, decidere l’ordine con cui affrontare i bersagli, e se lo si vuole, dedicare del tempo aggiuntivo per mascherare i propri colpi tramite oggetti/dispositivi ambientali nelle vicinanze, fa letteralmente la differenza. Non ci si può assolutamente gettare a capofitto nella battaglia, in quanto si rischierebbe di essere circondati da decine e decine di nemici. Sfruttando i ripari e soprattutto l’erba alta, le sporgenze (arrampicandosi e calandosi all’occorrenza), le zipline ed altri utili elementi ambientali, sarà possibile raggiungere l’obiettivo senza dover necessariamente ingaggiare uno scontro a fuoco mortale. Vi garantiamo che è altamente soddisfacente sorprendere alle spalle il soldato di ronda e trapassarlo con un fendente di coltello o riuscire – attraverso un diversivo – a sgattaiolare senza essere rilevati. Se per mero errore di valutazione siete stati rilevati (magari avete mancato un colpo di fucile che pensavate di non poter mancare o siete stati avvistati per esservi mossi troppo incautamente), tranquilli, non è tutto perduto. Una volta individuati, il ritmo di gioco compassato, cambia radicalmente marcia e sarete obbligati a fuggire dall’ultima posizione nota. Nascondetevi, attendete e colpite. Per quanto l’IA nemica sia stata migliorata – coprendo praticamente qualsiasi angolo per scovarvi (talvolta non vedendovi a pochi centimetri di distanza) – dopo un po’ – i soldati rinunceranno a cercarvi.

Detto questo, man mano che ci si addentra nella campagna stratificata di gioco ci si ritrova ad affrontare tipi di nemici differenti con cui fare i conti. Oltre alla tipica fanteria e alle forze della Gestapo di grado superiore, ci sono anche cecchini e soldati nemici che presidiano giganteschi riflettori che – conseguentemente – ci hanno “obbligato” ad un approccio totalmente furtivo, valutando al meglio quale percorso intraprendere per raggiungere l’obiettivo di Harry. Ad aiutarci nell’affrontare nemici sempre più impegnativi, i punti abilità spendibili per ottenere nuove capacità in “Combattimento“, “Equipaggiamento” e “Corpo“.

L’uccisione è più appagante se eseguita ai raggi X

Bellissimo l’approccio stealth diversificato, la IA rinnovata ma sappiamo che vi piace fare a brandelli i nazisti. In questo “nuovo titolo” della serie, ritorna la caratteristica kill cam a raggi X, che mostra la potenza distruttiva di ogni singolo colpo sparato. Vedrete le ossa deviare i proiettili che si faranno strada nel corpo del malcapitato in modi nuovi e del tutto imprevedibili. Anche utilizzando la pistola o altre armi (come ad esempio il coltello), si andrà ad attivare la kill cam, mostrando il relativo colpo a rallentatore. Per piazzare il colpo perfetto come un vero e proprio cecchino, è necessario tenere in considerazione le opzioni relative al calcio e alla canna dell’arma, nonché della gravità, della forza del vento e della frequenza cardiaca di Harry.

Ancora più accessibile

Invece, in termini di difficoltà – non dissimilmente dal quinto capitolo – avrete cinque livelli di difficoltà preimpostati tra cui scegliere, che vanno da Civile (Molto facile) ad Autentica. La difficoltà Civile è ideale per chi preferisce la storia con combattimenti, danni ai giocatori e consapevolezza del nemico molto ridotti, o comunque per chi ha trovato i precedenti Sniper Elite troppo impegnativi. Mentre quella Autentica, focalizzata sul realismo e sfide estreme (è ideale per giocatori esperti o per chi ha una vena masochista). Inoltre, l’utente può personalizzare il combattimento, il cecchinaggio e gli aspetti tattici del gioco in modo indipendente per adattarli al proprio stile di gioco. Da quante informazioni vengono visualizzate sul radar alla rigenerazione della salute e al comportamento dell’IA nemica, sarete in grado di adattare il gioco alle vostre specifiche capacità. È possibile modificare la difficoltà in qualsiasi momento dal menu di pausa, quindi non è necessario riavviare una missione se si ritiene che la sfida sia troppo alta o troppo bassa. Sniper Elite: Resistance porta con se diverse opzioni di tutorial migliorate. Queste tornano particolarmente utili per districarsi attraverso le varie meccaniche e i nemici che si andranno ad incontrare.

Altre modalità

Oltre alla Campagna di gioco principale e a quella cooperativa online, ci sono diverse opzioni multigiocatore dedicate e che vi permetteranno di guadagnare PE, medaglie e onorificenze:

Tutti contro tutti: gioco in stile Deathmatch in cui ogni giocatore gioca solo per sé.

Partita a squadre: i giocatori sono divisi in 2 squadre fino ad un massimo di 8 giocatori, consentendo una maggiore cooperazione tra le squadre.

Partita in drappello: i giocatori sono suddivisi in 4 squadre fino ad un massimo di 4 giocatori, tale modalità promuove un gameplay più lento e metodico poiché i giocatori lavorano in squadra.

Non si passa: unico nel franchise, questo è un gioco a due squadre in cui i giocatori combattono a lungo raggio mentre sono separati da una barriera impenetrabile. Le squadre cambiano schieramento a metà partita.

Partite personalizzate: i giocatori possono regolare il metodo di punteggio nelle Impostazioni server, selezionando tra: Uccisioni (vince il giocatore/squadra con più uccisioni), Distanza totale uccisione (vince la distanza combinata più lunga di tutti i colpi mortali) e Punteggio (ai giocatori viene assegnato un punteggio base per un’uccisione e gli assist, che viene poi rafforzato in base ad altri fattori).

Modalità Invasione dell’Asse: Una delle modalità preferite dai fan di Sniper Elite 5, la modalità Invasione torna in Sniper Elite: Resistance. Questa modalità di gioco opzionale consente ai giocatori di “invadere” la missione della campagna di un altro giocatore come cecchino nemico (in una sorta di gatto col topo). Entrambi i giocatori possono guadagnare PE eliminando il loro avversario. Per ottenere un vantaggio, il giocatore ospitante può utilizzare i telefoni sparsi sulla mappa per raccogliere informazioni sulla posizione dell’invasore. Nel frattempo, l’invasore può ordinare ai soldati nemici di essere particolarmente vigili e fornire informazioni sulla posizione del giocatore ospitante. La modalità l’abbiamo trovata un po’ sbilanciata. Mentre noi siamo chiamati esclusivamente ad avvalerci dei telefoni sparsi sulla mappa di gioco, che ci daranno informazioni relative alla posizione del giocatore avversario di svariati secondi prima, il fatto che l’avversario possa interagire con i soldati, è indubbiamente un vantaggio. Infatti, non siamo mai riusciti ad avere la meglio. La modalità è comunque divertente e da quel “brivido” in più. Da segnalare però una problematica che abbiamo notato indirettamente. Nello specifico, nel tentativo di inseguire l’avversario, ci siamo calati da una sporgenza finendo in una fioriera. Niente di strano, giusto? In realtà non c’è stato verso di uscire dalla fioriera, in quanto a schermo non appariva alcun comando. Per risolvere sarebbe bastato riavviare dall’ultimo checkpoint; purtroppo se è avvenuta l’invasione dell’asse ciò non è possibile in quanto è – in tutto e per tutto – una modalità online (infatti non è consentito neanche mettere in pausa il gioco). Pertanto, siamo stati costretti a riavviare completamente la missione dall’inizio. La modalità invasione può comunque essere disattivata prima di iniziare una missione.

In aggiunta ci sono nuove “missioni propaganda“. È possibile individuare i manifesti di propaganda nei vari livelli diventando un agente locale della Resistenza francese, abbattendo i bersagli e i nemici (cercando di passare il più possibile inosservati) e completando gli obiettivi a tempo, contribuirete alla fine all’occupazione nazista. Quest’ultima modalità mira a far rigiocare ai livelli completati in precedenza, mentre si indossano i panni della resistenza e affrontando obiettivi aggiuntivi. Infine la modalità sopravvivenza permette di difendere i posti di comando dalle ondate di nemici (sia offline che online).

Grafica e tecnica

In termini grafici, il gioco è davvero altalenante. Rebellion – ancora una volta – sa davvero il fatto suo, per quanto riguarda gli scenari, proponendo level design e geometrie fantastici intrisi di dettagli e elementi che possono essere sfruttati dal giocatore. Meno bene – invece – per quanto riguarda la veste grafica generale. I modelli poligonali del protagonista, dei comprimari e dei nemici sembrano di almeno una generazione fa, così come edifici e interni, non propriamente al passo con i tempi. La scelta di proseguire in una pubblicazione che tenga conto anche di console old gen non non ci risulta per niente saggia. Detto questo, buonissima l’illuminazione – che in passato vacillava – la vegetazione (piuttosto realistica) e le performance, non abbiamo riscontrato problematiche o glitch invalidanti (ad eccezione di quanto detto più su durante una invasione dell’asse). Si poteva fare meglio sui checkpoint, troppo troppo ravvicinati e che puntualmente ci hanno fatto ricominciare in situazioni decisamente scomode e al limite della frustrazione. Infine, il comparto audio è ben curato, sia in termini di effetti sonori, esplosioni, spari e altri rumori ambientali e sia per quanto riguarda il parlato, con un doppiaggio sicuramente sopra la media.

Commento finale

Sniper Elite: Resistance, nonostante lo stampo familiare e un modello di gameplay che sotto svariati punti di vista sembra fin troppo derivativo dai predecessori, ha comunque un’anima unica che nasconde delle piccole sorprese e che sono ricercate da moltissimi giocatori amanti del genere: L’IA migliorata che stavolta può davvero impensierire il giocatore, obiettivi opzionali (veri obiettivi e non soltanto di contorno) percorsi alternativi che permettono di arrivare all’obiettivo segnato sulla mappa in maniera diversa, svariate armi da fuoco (personalizzabili e potenziabili). Aggiungeteci le tante modalità online, fra cui l’amatissima “Invasione dell’Asse” (che abbiamo trovato un po’ sbilanciata) e la possibilità di giocatore in cooperativa – al netto di più di qualche passo falso in termini grafici (urge un cambio di rotta netto) – e avrete fra le mani un buon pacchetto che vi permetterà di vivere una nuova entusiasmante campagna da cecchino per la prima volta nei panni di Harry Hawker.

7.8

Sniper Elite: Resistance


Sniper Elite: Resistance, nonostante lo stampo familiare e un modello di gameplay che sotto svariati punti di vista sembra fin troppo derivativo dai predecessori, ha comunque un'anima unica che nasconde delle piccole sorprese e che sono ricercate da moltissimi giocatori amanti del genere: L'IA migliorata che stavolta può davvero impensierire il giocatore, obiettivi opzionali (veri obiettivi e non soltanto di contorno) percorsi alternativi che permettono di arrivare all'obiettivo segnato sulla mappa in maniera diversa, svariate armi da fuoco (personalizzabili e potenziabili). Aggiungeteci le tante modalità online, fra cui l'amatissima "Invasione dell'Asse" (che abbiamo trovato un po' sbilanciata) e la possibilità di giocatore in cooperativa - al netto di più di qualche passo falso in termini grafici (urge un cambio di rotta netto) - e avrete fra le mani un buon pacchetto che vi permetterà di vivere una nuova entusiasmante campagna da cecchino per la prima volta nei panni di Harry Hawker.

PRO

Eccellente lavoro in termini di IA nemica | Diversi approcci possibili | Altamente accessibile | La kill cam è una vera e propria gioia per gli occhi | le armi sono davvero maneggevoli e hanno un suono fantastico |

CONTRO

Graficamente datato | gameplay fin troppo derivativo | modalità "Invasione dell'Asse" un po' sbilanciata | checkpoint troppo ravvicinati |

4News.it è una fonte di OpenCritic.com, il più grande aggregatore internazionale di review dedicato al mondo dei videogames.

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