Un salto nel passato.
Versione testata: PC.
Correva l’anno 1926 quando fu pubblicata negli Stati Uniti la prima rivista fantascientifica, Amazing Stories, diretta da Hugo Gernsback. Fu proprio quest’ultimo a coniare l’espressione “science fiction” (Sci-Fi), termine col quale verranno classificati, dal 1926 al giorno d’oggi, milioni di libri, riviste, serie tv, pellicole e, nel nostro specifico caso, videogiochi.
Spirits of Xanadu, indie sci-fi/adventure in prima persona, ne è un esempio. Una volta avviato il gioco ci ritroveremo a bordo della “Grande” Xanadu, nave orbitante, incaricata di ricercare tracce di vita al di fuori del Pianeta Terra. Ultimate le ricerche si evidenzierà il nostro obiettivo primario, ovvero quello di far ritorno alla base terrestre. Ma non sarà tutto così semplice…
Le scelte della vita
La Xanadu, infatti, diventerà ben presto il covo di alcuni Androidi “malfunzionanti”. Col prosieguo della campagna realizzeremo di esser vittima di un potente virus alieno, che ci provocherà diverse allucinazioni. Dotati di una Pistola al Plasma, fornita di munizioni illimitate, dovremo farci strada lungo le misteriose e labirintiche vie della Xanadu.
Lungi da un approccio sparatutto, Spirits of Xanadu pone il giocatore nella condizione di dover rovistare in ogni cassetto, armadio e condotto, alla ricerca di lettere e/o audio diari di bordo, testimonianze di questa misteriosa esperienza. Insomma, senza più un equipaggio, sarà nostro il compito di portare a casa la nave e le scoperte ad essa correlate.
Pur non presentando un vero e proprio Tutorial, il giocatore non faticherà a prendere piena confidenza coi comandi di gioco. Il titolo presenta la medesima mappatura di un qualsiasi shooter misto puzzle game. Circondati da un mondo di oggetti coi quali potremo interagire, verremo fin da subito catapultati in un ambiente di apparente tranquillità e familiarità. Gli Androidi, però, saranno tutt’altro che tranquili e tenteranno di annientarci, pur non rappresentando una vera e propria minaccia, a causa di una sbilanciata intelligenza artificiale. Il gioco presenta vari enigmi, che dovremo risolvere per poter proseguire con la storia. L’approccio consigliato è quello Stealth, poichè eviterete di scontarvi coi vari Androidi presenti sulla Xanadu. Se invece amate la guerra, e non avete paura di morire in solitudine, l’approccio shooter è ciò che fa per voi.
Tre i diversi finali, determinati dalla nostra indole psicologica e dalle scelte fatte durante la sessione di gioco.
Minimal is better than one
Per quanto concerne il comparto tecnico, Spirits of Xanadu si difende discretamente bene, con una palette monocolore postata su grandi poligoni. Ed è proprio questo il punto di forza del titolo, il suo aspetto minimal, grazie al quale riusciremo a rilassarci mentalmente in vista della terrificante avventura postaci come obiettivi. Per quanto riguarda il comparto audio, ci troviamo d’innanzi ad un capolavoro: audiocassette, radio, voci di bordo e sottofondi terrificanti ci faranno compagnia per l’intera durata del gioco. Riusciremo a portare a termine la missione?
Commento finaleCon Spirits of Xanadu, Night Dive Studios è riuscita ad architettare una storia ricca di mistero e disperazione. Costringendo il videogiocatore a pensare prima di agire, mettendo quindi la mente davanti al grilletto. Con un comparto sonoro ed una trama superba come questa chi si farebbe scappare un indie come questo? |
Pro | Contro |
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– Trama ben strutturata
– Comparto audio da Oscar
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– I.A. non al passo coi tempi
– Gameplay troppo semplificato
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Voto Globale: 75 |