Ludger e lo strano potere dei Kresnik
Versione testata PlayStation 3 (Versione Americana)
Una vita di scelte
Gameplay invariato, ma con alcune novità
ToX2 mantiene tra l’altro lo scheletro portante del battle-system di ToX, che poi è un po’ la bandiera dei TalesOf: una volta entrati in contatto coi nemici, il combattimento si sposta su un’apposita arena e si svolge in tempo reale. Ciascuno dei membri del party può essere controllato direttamente da un giocatore, basta possedere sufficienti controller, o lasciato alle cure dell’IA; il sistema dei “Link” con cui i personaggi possono essere accoppiati in modo che si diano supporto reciproco, rende il gioco particolarmente gradevole in due giocatori (quindi due PG controllati direttamente e due Linkati a questi). Ad ogni modo rimane immutato il sistema che prevede parata/scatto, attacco semplice (modificabile premendo nelle quattro direzioni) e “Arts”, ossia attacchi speciali, da configurare tramite apposito menù: le Arts scelte avranno vari effetti – offensivi, difensivi, curativi e così via – e potranno eventualmente entrare in combo con quelle dei personaggi Linkati.
Questi accoppiamenti in ToX erano alquanto “pilotati”, ma in ToX2 riescono a essere più vari grazie a una innovazione: il personaggio di Ludger. Il nuovo protagonista, infatti, ha la caratteristica di poter cambiare istantaneamente l’arma in uso tra tre stili: doppia spada, doppia pistola o martello a due mani. Oltre ad avere caratteristiche differenti in termini di velocità, portata e danno, ciascuno stile ha ovviamente le proprie specifiche Arts: il giocatore che controlla Ludger potrà dunque cambiare arma in funzione del nemico da affrontare e subito dopo cambiare il compagno Linkato in modo da ottimizzare le combo di Arts.
Ludger, inoltre, scoprirà ben presto di essere un “Chromatus”, ossia un individuo in grado di penetrare nelle cosiddette “Dimensioni Divergenti” e risolvere la minaccia che esse costituiscono per la dimensione primaria del gioco. Ulteriori dettagli a riguardo costituirebbero spoiler della trama, quindi ve li risparmieremo: quello che vi interessa sapere è che, di tanto in tanto, quando un indicatore sarà pieno, Ludger potrà attingere a questo potere anche in battaglia, tramutandosi temporaneamente in una sorta di demone inarrestabile armato di lancia. Ciò che è completamente cambiato è, invece, il sistema di progressione: la “Sfera Lilium” di ToX è stata infatti sostituita dalla “Sfera Allium” tramite la quale i PG acquisiscono nuove abilità e Arts, assorbendo “minerali elementali” dai nemici sconfitti o da alcune sorgenti reperibili in giro per il mondo. Sarà però vostra cura assegnare ai PG i vari “estrattori” che incanalino questi minerali presso uno o l’altro elemento, scegliendo dunque voi quali feature sbloccare volta per volta in una sorta di job-system piuttosto efficiente
Ma questo l’avevo già visto…
Stesso discorso per il sonoro: alcuni temi sono stati riciclati da ToX, altri sono nuovi e ben ricreati. La scelta accompagnare gran parte delle locazioni di Elympios con temi Jazz, tende forse ad “ammorbidire” un po’ troppo il pathos, ma nel complesso il giudizio è positivo. I doppiaggi sono ancora una volta piuttosto buoni, sebbene limitati alla lingua inglese: il nuovo arrivato, Ludger, parla molto poco, ma gli altri hanno ancora una volta molto da dire.
Commento finale
Nell’arco dell’articolo non sono mancati i riferimenti a Tales of Xillia; il motivo, essenzialmente, è uno: Tales of Xillia 2 è un bel gioco, ma molto – forse anche troppo – legato al predecessore. La trama, la caratterizzazione dei personaggi e il sistema di combattimento strizzano l’occhio al giocatore esperto in una sorta di “ti diamo un nuovo protagonista poliedrico e riprendiamo la storia da dove l’abbiamo lasciata”. Inutile dire che un neofita si troverebbe parecchio spaesato a cimentarsi in questa avventura senza aver prima affrontato la precedente.
D’altro canto, è anche innegabile che sotto il profilo tecnico le innovazioni siano piuttosto limitate. Ciò che veramente “migliora” da un gioco all’altro è il sistema di progressione (la sfera Allium offre molte più soddisfazione della Lilium in termini di personalizzazione), ma per il resto il sapore è quello del classico “sequel”. Un sequel ben fatto di un bel gioco, indubbiamente, e che naturalmente vale tutte le ore (a occhio e croce ancora una volta 20-30) che impiegherete a finirlo – senza contare i vari livelli di difficoltà – ma che di certo non riesce a superare lo stupore e la meraviglia provati con il primo capitolo. Se dunque vi siete persi il primo ToX, il consiglio è di recuperarlo al più presto: solo dopo potrete apprezzare davvero questo secondo capitolo.
Pro | Contro |
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– Ottima la progressione dei personaggi
– Battaglie divertenti
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– Musica a tratti angosciante
– Gli asset grafici sono al 90% del primo Tales of Xillia
– La storia inizia ad interessare solo dopo il decimo capitolo
– Manca il doppiaggio Giapponese
– Il debito…
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Voto Globale: 75 |