Recensione The Shadow Theater: La Leggenda del Re Scimmia, l’epico viaggio di Sun Wukong

Siamo appena entrati nel 2025 e The Shadow Theater: La Leggenda del Re Scimmia si candida già da adesso come uno dei prodotti più originali dell’anno. Non solo per il fascino intramontabile della leggendaria avventura di Sun Wukong, recentemente finita sotto i riflettori nella sua forma originale grazie al successo del videogioco Black Myth: Wukong. Ma anche e soprattutto per la speciale cura riposta nella presentazione stessa del titolo edito da Asmodee Italia.

Ideato da Cédric Lefebvre (Yggdrasil) e Florian Sirieix (Imaginarium, The A.R.T. Project) con il fondamentale apporto artistico di Julien Rico (Perspectives), The Shadow Theater fa rivivere il classico della letteratura cinese Il viaggio in Occidente. Lo fa sotto forma di un Teatro delle Ombre interattivo, sul cui sfondo due giocatori si sfideranno in una battaglia di astuzie ed ingegno.

The Shadow Theater: La Leggenda del Re Scimmia è attualmente disponibile al prezzo di 22,99 € nei negozi fisici e presso i rivenditori online (come Amazon).


Confezione di vendita

Tradizionalmente ci troviamo a considerare il packaging come un potenziale ottimo biglietto da visita, valutandone presentazione e praticità. The Shadow Theater cambia la prospettiva di tale analisi. La confezione di vendita è infatti, in questo caso specifico, una vera e propria piccola opera d’arte. Ma soprattutto, assurge ad elemento fondamentale e costituente dell’intera esperienza ludica.

Ma andiamo con ordine. Anzitutto le dimensioni del titolo sono tali da renderlo in assoluto uno dei più pratici tascabili dell’ultimo periodo. Ci troviamo infatti di fronte ad una piccola box da 18,2 cm di lunghezza per 13 cm di altezza, oltre che 4 cm per profondità. A conti fatti, all’incirca quanto un portafoglio rettangolare. Un formato che richiama i filler più compatti, adatti al trasporto in ogni situazione.

Tuttavia, sfilando la copertina in cartoncino, inizia la vera magia. La confezione si schiude grazie ad aperture magnetiche, rivelando un trittico artistico che farà da sfondo alle partite. Da sinistra a destra, il Teatro delle Ombre presenta le sue tre aree di gioco principali. Troviamo la Tana del Drago, il Palazzo dell’Imperatore ed il Giardino Celestiale. Si tratta delle feature regina de La Leggenda del Re Scimmia, che immerge la stessa confezione all’interno dell’esperienza ludica. La stessa viene resa non solo box di contenimento ma scenografia della proposta immaginata da Lefebvre e Sirieix.

Se quanto finora detto non fosse già un motivo di ampie lodi, The Shadow Theater rivela altresì all’interno della minuta confezione anche un gran numero di componentistiche di elevata qualità. Troviamo infatti, oltre al manuale di istruzioni, la plancia di gioco, ben quarantaquattro meeple in legno (suddivise in venticinque Scimmie, nove Pietre di Giada, nove Pesche ed il Re Scimmia), tre segnalini (Lanterne), diciannove carte (di cui due riassuntive del regolamento e le restanti Arma del Drago) e dieci tessere (Pergamene). Un numero complessivo decisamente elevato, che trova spazio grazie all’organizer interno, posto dietro alla raffigurazione del Palazzo dell’Imperatore.

Se proprio dobbiamo trovare un difetto di fronte ad un pacchetto così attento e ricercato, possiamo evidenziare come l’elevato numero di meeple tende a scombinarsi molto facilmente nel trasporto. Da questo punto di vista, sarebbe stato forse più comodo trovare all’interno della confezione delle bustine per poterle riporre con maggior precisione.

Regole della partita

The Shadow Theater: La Leggenda del Re Scimmia dipinge un’esperienza ludica competitiva per due giocatori, che si sfidano al meglio di tre round. Le regole generali sono piuttosto semplici ed intuitive.

Il setup iniziale consiste nell’assemblaggio del Teatro delle Ombre, oltre all’attribuzione di risorse iniziali (Tessere Pergamena e Scimmie). Ciascun turno prevede che ogni giocatore possa decidere di compiere un’azione opzionale, mentre è obbligato ad effettuarne una obbligatoria. L’azione opzionale consiste nel giocare una o più carte Arma del Drago, a patto che sia compatibile con l’area in cui è presente il Re Scimmia. Ciascuna carta giocata ha specifici effetti, che possono comportare vantaggi tattici al giocatore. Successivamente l’azione obbligatoria prevede, alternativamente, di collocare una Scimmia in un luogo (risolvendone i vantaggi corrispondenti) oppure di raccogliere tutte le Scimmie presenti in una delle ambientazioni.

Terminata una qualsiasi delle risorse presenti nella Riserva generale, i turni cessano ed il round si conclude. A questo punto, si procede al conteggio dei punti. Esso tiene conto della quantità di risorse raccolte da ciascun giocatore, nonché delle carte Arma del Drago singolarmente a disposizione. Il giocatore che ha accumulato il maggior numero di punti si aggiudica il round. Il primo tra gli sfidanti che vince due round, ottiene il trionfo della partita.

Il conteggio dei punti prevede che le Pesche non attribuiscono punti, tuttavia ciascuna di esse può nutrire tre delle Scimmie in possesso. A sua volta, ogni Scimmia nutrita vale un punto. Le Armi del Drago non usate attribuiscono uno o due punti a seconda delle previsioni specifiche di ciascuna carta. Tre Pietre di Giada attribuiscono due punti, mentre chi vanterà la maggioranza delle stesse nel confronto diretto riceverà ulteriori due punti.

Oltre a queste regole standard, il regolamento contiene due ulteriori varianti maggiormente competitive: la modalità Spirito Scimmia e la modalità Scimmia di Metallo.

The Shadow Theater: La Leggenda del Re Scimmia

L’esperienza di gioco

Nonostante le premesse ed il rimando alla famosa opera della letteratura cinese, The Shadow Theater: La Leggenda del Re Scimmia si declina sostanzialmente come un astratto da un punto di vista strettamente ludico.

L’obiettivo del gioco è infatti quello di accumulare risorse e prendere decisioni in funzioni di regole di punteggio, che determineranno la vittoria dei round e della partita. Non sussiste un obiettivo tematico né l’emulazione di dinamiche provenienti da altri contesti, bensì il titolo si fonda sulle sue stesse regole intuitive e prettamente matematiche. La sfida tra i giocatori diventa dunque un esercizio di tattica, basato sul ritmo elevato e sul ragionamento deterministico. Il tutto fondato a sua volta sul tempismo e sulla capacità di anticipare le mosse dell’avversario, come in una forma di partita scacchistica.

The Shadow Theater: La Leggenda del Re Scimmia

Ad onor del vero, The Shadow Theater è altresì, in cuor suo, un titolo filler per vocazione. Le partite sono infatti estremamente rapide, così come la strategia richiesta ai giocatori è piacevolmente stuzzicante ma mai eccessiva. In questo senso, la nostra esperienza di gioco è risultata più che positiva, a tratti addirittura galvanizzante se intavolato nel momento giusto.

Al netto degli aspetti positivi, dobbiamo riconoscere tuttavia alcuni piccoli limiti del titolo. Oltre al problema dell’organizzazione interna della componentistica (che abbiamo già richiamato), l’elevato numero di meeple ci ha messo di fronte ad un’esperienza di setup non molto pratica. Una circostanza che si verifica soprattutto nelle prime partite, quando anche la predisposizione del Teatro delle Ombre non è impeccabile. Questo è dovuto alla tendenza, da parte della confezione, di non assumere un’apertura completa, finendo con il piegarsi leggermente rispetto alla plancia. Allo stesso modo, ci è sembrato fin troppo farraginoso il meccanismo di attribuzione punti, che rischia di creare qualche lungaggine superflua in un gioco dal ritmo altrimenti rapido ed avvincente.

Commento finale

The Shadow Theater: La Leggenda del Re Scimmia è una produzione di grande personalità. A partire dalla bellezza della confezione, che diventa elemento imprescindibile dell’esperienza ludica, passando per la qualità della componentistica, giungendo alle dinamiche che trovano un buon bilanciamento tra strategia ed immediatezza. Un pò astratto ed un pò filler, la nuova proposta firmata Asmodee Italia, pur non proponendo una grande novità nelle sue meccaniche, si impone fin da adesso come una delle proposte più fresche ed originali dell’anno grazie all’eccezionale cura riposta in ogni suo aspetto, soprattutto la presentazione generale. Diventerà un piccolo cult?

Si ringrazia Asmodee Italia per il gioco

7.7

The Shadow Theater: La Leggenda del Re Scimmia


The Shadow Theater: La Leggenda del Re Scimmia è una produzione di grande personalità. A partire dalla bellezza della confezione, che diventa elemento imprescindibile dell'esperienza ludica, passando per la qualità della componentistica, giungendo alle dinamiche che trovano un buon bilanciamento tra strategia ed immediatezza. Un pò astratto ed un pò filler, la nuova proposta firmata Asmodee Italia, pur non proponendo una grande novità nelle sue meccaniche, si impone fin da adesso come una delle proposte più fresche ed originali dell'anno grazie all'eccezionale cura riposta in ogni suo aspetto, soprattutto la presentazione generale. Diventerà un piccolo cult?

PRO

La confezione diventa parte integrante dell'esperienza | Componentistica di alta qualità | Dinamiche al contempo immediate e strategiche |

CONTRO

L'assenza di bustine crea un pò di confusione nel riordino delle meeple | Il setup del Teatro inizialmente non è molto preciso | La gestione del punteggio può risultare scomoda |
Danilo Di Gennaro
Danilo Di Gennaro
Viaggiatore nel tempo, utilizzatore della Forza, ex SOLDIER di 1° classe. Accanto ad una passione incrollabile verso il media videoludico da oltre 30 anni, nel tempo mi appassiono quadrimensionalmente a tutto ciò che proviene dal Giappone, nonché a cinema, serie tv, supereroi e molto altro. Allons-y.

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