Recensione Warhammer 40.000: Darktide

Warhammer 40.000: Darktide è finalmente disponibile (dopo il rinvio della scorsa estate) per PC (tramite il servizio in abbonamento Xbox Game Pass e Steam, con un porting per console in arrivo “presto”), e sebbene abbia avuto alcuni “problemini” tecnici (in gran parte risolti tramite una patch correttiva), tutto sommato, ci ha divertito. Infatti, lo sviluppatore svedese, Fatshark, ha trovato un equilibrio incredibile sia per quanto riguarda il corpo a corpo (che richiama chiaramente la serie Vermintide) e sia ponendo una maggiore attenzione alle meccaniche da shooter nudo e crudo.


Versione testata: PC (Steam)


Di che gioco parliamo?

Warhammer 40.000: Darktide è uno sparatutto in prima persona cooperativo in cui il giocatore è chiamato (insieme ad altri tre compagni), selezionando una delle classi disponibili, ad affrontare una serie di missioni con la speranza di farsi strada attraverso orde infette di umani, uomini ratto, zombi e mutanti. Accumulando esperienza, sbloccando nuove armi, vantaggi, equipaggiamento e cosmetici in modo da poter essere abbastanza potente e abile da eseguire quelle stesse missioni a livelli di difficoltà più difficili per ottenere ricompense migliori.

Storia

Prima di tutto, è importante capire quanto Darktide sia diverso da Vermintide. Il gioco rappresenta un cambiamento netto nella narrazione di Fatshark. Dove Vermintide 2 descriveva le gesta passate dei cinque Ubersreik, in Darktide ci si ritrova a far parte di una narrazione in “via di sviluppo”. Questo è il primo gioco di Fatshark con una storia “live” (l’ambientazione è stata costruita per supportare una storia in corso) e che cambierà man mano che la situazione in Tertium Hive si evolverà. Allo stato attuale, Darktide sembra più un corposo prologo “di iniziazione”. Tertium Hive è a dir poco incantevole con i suoi corridoi claustrofobici (industriali e fantascientifici) che lasciano spazio ad immense sale gotiche, passando per fucine infuocate e baraccopoli. Insomma, ogni zona ha il proprio senso di identità e specifici retroscena. Una cosa che manca in Darktide è un antagonista tangibile o una chiara idea su ciò che gli eretici stanno pianificando. Non sappiamo se si tratta di una scelta deliberata dello sviluppatore ma speriamo vivamente che con i contenuti futuri, i “buchi” possano essere “tappati” a dovere.

Gameplay

La robusta meccanica di combattimento di Vermintide rimane praticamente intatta. L’aggiunta più evidente riguarda un nutrito arsenale di bocche da fuoco a disposizione dei giocatori; anche se siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal fatto che la componente sparatutto non toglie quasi nulla agli scontri corpo a corpo così tanto caratteristici della serie. Come con il Wargame di miniature da tavolo, anche quando sia ha una squadra pesantemente armata che può fare a pezzi qualsiasi cosa a distanza, il combattimento corpo a corpo spesso diventa inevitabile, soprattutto durante le fasi più concitate della battaglia, non che le munizioni scarseggino: ci sono tanti proiettili sparsi per il mondo di gioco, forse anche troppi. Aggiungeteci anche il nuovo sistema “Resistenza” (essenzialmente uno scudo che mitiga i danni e si rigenera quando il giocatore pone a segno uccisioni corpo a corpo o rimane vicino agli alleati) e Darktide raggiunge (almeno in termini di combat system) “l’optimum” tra eleganti colpi alla testa e brutali “sciabolate” della spada. Alla fine, quando avrete subito qualche colpo e la Resistenza sarà ormai prossima all’esaurimento, vi “tufferete” a capofitto nella mischia con i vostri “fidati” amici al seguito. Darktide rappresenta sicuramente l’iterazione più completa di Fatshark e del loro combattimento cooperativo: veloce e fluido. Le diverse classi danno anche la sensazione di avere dei punti di forza ben definiti e l’introduzione dei buff e della Resistenza sono un gradito incentivo per favorire il gioco di squadra.

Armi e talenti per tutti i gusti

A proposito di armi, ogni classe ha un’ampia varietà di iconiche armi da fuoco e armi da mischia derivanti dall’Universo di Warhammer 40.000 da sbloccare e modificare, tutte diverse in termini di feeling e utilità, e si adattano magistralmente indipendentemente dal proprio stile di gioco. È inoltre possibile anche sbloccare ed equipaggiare nuovi talenti che modificano ulteriormente le abilità del personaggio e/o garantiscono vantaggi all’intero gruppo man mano che salgono di livello. Attraverso il negozio, disponibile nell’hub di gioco, è possibile acquistare nuove armi; un sistema randomico che cambia di ora in ora e che rappresenta un evidente punto di debolezza della produzione. Infatti, non è assolutamente detto che risulti essere disponibile l’arma più congeniale o quella più potente; anzi, il più delle volte abbiamo dovuto selezionare l’opzione “meno peggiore” fra quelle proposte!

Una struttura leggermente differente rispetto al passato

Uno dei maggiori cambiamenti di Darktide riguarda il modo in cui vengono strutturate le missioni. In entrambe le campagne di Vermintide, il tutto era strutturato seguendo una chiara inclinazione Fantasy basata su una ricerca grandiosa e globale, e ogni missione era un qualcosa di distinto. La mappa di Darktide, d’altra parte, è una proiezione olografica di una singola posizione: Tertium Hive. Un vero e proprio alveare, un’arcologia densamente popolata che ospita miliardi di persone che fa sentire il giocatore quasi insignificante. Usando la mappa tattica, il giocatore e la sua squadra possono viaggiare in una qualsiasi delle cinque aree della città, anche se i tipi di missione saranno ogni volta leggermente diversi. Potrebbe essere richiesto di recarsi in una specifica zona per assassinare un obiettivo importante. La prossima missione potrebbe essere esattamente nella stessa zona, ma solo da una prospettiva leggermente diversa, o con nuove stanze o percorsi e richiederà di investigare sull’area con un dispositivo di hacking. Complessivamente, questo rende Darktide più orientato verso la rigiocabilità con missioni ripetute (dalla durata di circa venti minuti) nelle stesse zone con nemici sempre più potenti. Se tutto ciò si avvicinerà ad una campagna narrativa più tradizionale non è dato sapersi.

Grafica e tecnica

Warhammer 40.000: Darktide è un gioco meraviglioso caratterizzato da un eccellente stile artistico. Sebbene non abbiamo avuto la possibilità di provare il gioco con il ray-tracing, siamo rimasti sorpresi dalle prestazioni; con la nostra “modesta” NVIDIA GeForce GTX 1080 abbiamo fatto una media tra 60 e 100 fps con impostazioni al massimo. I modelli dei personaggi hanno un bell’aspetto e il sistema di creazione – sebbene non completo – permette comunque di creare una certa varietà di build.

Il design dei livelli è fenomenale sia nell’aspetto che nel modo in cui si sviluppano. Così come gli effetti sonori e le musiche (che entrano in gioco nelle parti più letali della missione), soprattutto utilizzando il Dolby Atmos per Windows. In ultimo ma non meno importante, il doppiaggio in missione è eccellente. La miscela di umorismo e occasionalmente accattivanti momenti di commiserazione tra i personaggi aiuta a portare avanti quella che altrimenti sarebbe una relazione incredibilmente seria e cupa.

Detto questo, c’è da segnalare che ci siamo imbattuti in svariati bug. Le continue disconnessioni a metà o dopo la missione sono state una costante. Si spera che questi problemi vengano risolti al più presto. Senza considerare che per ottenere le migliori skin cosmetiche è necessario spendere soldi reali in microtransazioni.

Commento finale

Battute esilaranti, combattimenti incredibili, una rivisitata strutturazione delle missioni fanno sì che Darktide rappresenta l’iterazione più completa di Fatshark e del loro combattimento cooperativo: veloce e fluido. Tuttavia, i diversi bug che attanagliano il gioco, ci frenano dal consigliarlo immediatamente ai fan e non del genere; sicuramente sarà in una forma migliore tra pochi mesi. E forse, tra un anno o due, dopo un paio di espansioni e numerosi aggiornamenti, potrebbe essere qualcosa a dir poco di straordinario da non lasciarsi assolutamente scappare. Allo stato attuale delle cose, è un buon gioco e nulla più.

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8.0

Warhammer 40.000: Darktide


Battute esilaranti, combattimenti incredibili, una rivisitata strutturazione delle missioni fanno sì che Darktide rappresenta l'iterazione più completa di Fatshark e del loro combattimento cooperativo: veloce e fluido. Tuttavia, i diversi bug che attanagliano il gioco, ci frenano dal consigliarlo immediatamente ai fan e non del genere; sicuramente sarà in una forma migliore tra pochi mesi. E forse, tra un anno o due, dopo un paio di espansioni e numerosi aggiornamenti, potrebbe essere qualcosa a dir poco di straordinario da non lasciarsi assolutamente scappare. Allo stato attuale delle cose, è un buon gioco e nulla più.

PRO

Combattimento cooperativo veloce e fluido | Perfetto il bilanciamento fra corpo a corpo e meccaniche fps | Visivamente eccellente | Effetti sonori e musiche magistrali

CONTRO

Tanti bug | Storia tutta in divenire | Sistema di personalizzazione migliorabile | Hub delle armi che non convince minimamente
Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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