Recensione Wasteland 2: Director’s Cut

Sopravvissuti allo sbaraglio.

Versione testata PlayStation 4.

Originariamente lanciato su PC nel corso dello scorso anno, Wasteland 2 è il sequel dell’originale Wasteland lanciato nel lontano 1988 e definito “padre spirituale” della serie Fallout, con cui condivide non solo l’ambientazione post-apocalittica, ma buona parte delle meccaniche di gioco, relative soprattutto ai primi due capitoli della serie targata prima Black Isle Studios e poi Bethesda Softworks.

Il titolo vede nuovamente la luce quest’anno per merito di una ricca riedizione che prende il nome di Director’s Cut e che vanta, oltre ad una serie di nuovi contenuti, anche un rifacimento grafico e, per le prima volta nella serie, l’apparizione su console e, più specificatamente, su PlayStation 4 ed Xbox One.

Il titolo viene offerto sia in versione fisica che digitale allo speciale prezzo di €39,99 ed offre un quantitativo di ore di gioco che spazia dalle 50 alle 80 ore di gioco, senza considerare l’ampia rigiocabilità del titolo che vi permetterà di rivivere l’avventura come se fosse la prima volta.

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Agli ordini!

Sotto il comando del Colonnello Vargas, gestiremo un gruppo di 4 sopravvissuti da noi precedentemente creati; una volta dato il via all’avventura, infatti, verremo catapultati in una schermata di creazione del personaggio e daremo vita ai nostri sopravvissuti decidendone non solo nome ed attributi ma anche background e storia che, per i meno ferrati del genere, potrà essere facilmente evitato scegliendo tra le “storie” già esistenti; inoltre, esclusivamene per la versione Director’s Cut del titolo, sarà poi possibile scegliere anche perk e manie che attribuiranno al nostro personaggio, rispettivamente, bonus e malus, decretandone una maggiore o minore utilità in determinate situazioni.

La narrativa gioca all’interno del titolo un ruolo importantissimo e ci guiderà durante la nostra intera avventura, approfondendo retro-scena e quant’altro per merito delle interessanti conversazioni e delle linee di testo aggiuntive proposte dalla Director’s Cut di Wasteland 2. Anche la trama stessa del titolo potrebbe, a tratti, risultare scontata per poi rivelarsi ben più profonda ed articolata di quanto potessimo mai immaginare.

La caratterizzazione dei personaggi è gestita a dovere e ci permetterà di immergerci ulteriormente nel mondo di gioco proposto da inXile Entertainment, donandoci la sensazione di trovarci di fronte a dei veri e propri essere umani, e non personaggi non giocabili/non giocanti gestiti da un’intelligenza artificiale.

Battaglie, esplorazione

Come già anticipato nel paragrafo precedente, il gioco ci permetterà di gestire un team di 4 personaggi, che comanderemo sia durante le fasi esplorative sia durante i combattimenti che avverranno per merito di un ben ingegnato combat system a turni che richiama, a tratti, il già conosciutissimo sistema proposto dai più vecchi capitoli di Fallout, compresa la possibilità di effettuare degli attacchi mirati a delle ben distinte parti del corpo del nemico in questione, funzionalità introdotta, ancora una volta, dalla Director’s Cut del titolo.

Per quanto concerne la fase esplorativa, il gioco ci metterà subito a disposizione un ampio ventaglio di possibilità tra cui scegliere ma che affronteremo a nostro rischio e pericolo; si corre infatti il rischio di incappare in un branco di nemici ben al di sopra delle nostre capacità, che sarà ben felice di festeggiare con un banchetto a base della nostra carne la nostra stessa sconfitta. Sarà dunque nostro dovere capire dove avventurarci e quand’è li caso di affrontare, o meno, una battaglia che potrebbe dimostrarsi ben più che impegnativa.

Il ruolo svolto dagli NPC è piuttosto banale, infatti oltre che gestire le poche attività che ci verranno messe a disposizione, saranno in grado di permetterci di affrontare missioni secondarie, utili al potenziamento della nostra squadra ed all’ottenimento di utili oggetti, oltre che all’approfondimento della già piuttosto intricata trama.

Per quanto concerne la trasposizione su console (si tratta, dopotutto, della versione dai noi provata), fa piacere vedere le soluzioni adottate per la gestione dei menù di gioco e dell’inventario, semplificati ed accessibili anche ai neofiti del genere.

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Un nuovo motore

Un altro dei tanti cambiamenti apportati a Wasteland 2 per merito della Director’s Cut è relativo al motore grafico utilizzato dal titolo, prima Unity 4.5, adesso Unity 5.0. Il cambio si è dimostrato valido e necessario, soprattutto dal punto di vista dell’illuminazione che vanta adesso un rifacimento totale e dona all’ambiente di gioco un nuovo look ed una maggiore realisticità, laddove il resto del comparto grafico non funge di certo da benchmark grafico per la console di casa Sony.

Dal punto di vista sonoro, nel bene o nel male, non ci sono particolarità che spiccano, garantendo dunque un piacevole ascolto a tutti i videogiocatori ma non riuscendo a sorprendere, comunque, le orecchie più raffinate.

Commento finale

Wasteland 2: Director’s Cut si dimostra ancora una volta un validissimo Gioco di Ruolo Tattico con ambientazione post-apocalittica. Degnamente denominato come “Padre Spirituale” della serie Fallout, il secondo capitolo della serie si rinnova ulterioremente per merito di questa ricca riedizione che oltre a vantare un nuovo motore grafico, corredato da un nuovo sistema d’illuminazione, vanta inoltre un nuovo set di funzioni che rendono ancora più ampio e profondo il già collaudato sistema di gioco proposto. Amanti del genere o meno, le semplificazioni proposte su console renderanno semplice la vita anche ai neofiti del genere, che potrebbero così scoprire qualcosa di diverso dai soliti giochi sportivi o d’azione: un Gioco di Ruolo che ci mette realmente nei panni di un gruppo di sopravvissuti, che ci narra una fantastica storia e che ci immerge in un ambientazione che solo un’artista è capace di creare.

Pro Contro 
– Costo allettante in rapporto alle ore di gioco proposte
– Semplice nell’interfaccia per la versione console…
– Meccaniche di gioco e narrativa coinvolgenti
– … ma comunque piuttosto complicato nella sua controparte PC
– Assenza del doppiaggio in lingua italiana
  Voto Globale: 80 
 
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