L’oceano di stelle approda su Xbox 360
L’oceano di stelle approda su Xbox 360
Debutto assoluto per la saga di Star Ocean su console di nuova generazione, The Last Hope rappresenta essenzialmente il quarto episodio sebbene cronologicamente gli eventi si inseriscano qualche anno prima rispetto la narrazione del primo capitolo, distante ormai tredici anni. E per la terza volta il brand cambia piattaforma: dopo essere passata da Nintendo a Sony nel passaggio tra primo e secondo capitolo, questa volta è Xbox 360 di Microsoft a godere dell’inedito episodio con una esclusiva decisamente sorprendente.
Star Ocean: The Last Hope ci trasporta nel 2087 con il pianeta Terra letteralmente distrutto dagli effetti dell’ultima guerra mondiale. E’ cosi che grazie a sensazionali scoperte sul volo nello spazio, i pochi sopravvissuti hanno deciso di unire le proprie forze – dimenticando quindi gli screzi del passato – per viaggiare alla volta dell’universo e cercare nuovi pianeti da colonizzare e abitare e scoprire qualcosa sul misterioso oceano di stelle.
Protagonista della storia sarà Edge Maverick, responsabile e onesto giovane incaricato insieme alla sua amica d’infanzia Reimi Saionji di partire alla volta dello spazio alla ricerca di nuovi pianeti e nuove forme di vita. La storia preparata dai ragazzi di Tri-Ace non brilla certo per originalità, lasciandosi spesso andare a clichè ormai stra-abusati. Tuttavia ha il grande pregio di coinvolgere il giocatore grazie ad una serie di colpi di scena niente male, coadiuvati da ambientazioni superbe, da lasciare con il fiato sospeso.
In viaggio per l’universo
The Last Hope offre al giocatore la possibilità di viaggiare liberamente per i pianeti che ha incontrato. Naturalmente il discorso è valido solo una volta che terminerete le parti di trama studiate per ogni corpo celeste e prima di averne una cospicua quantità disponibile dovrete portare avanti qualche buona ora di gioco.
La struttura di gioco non si allontana moltissimo da quella tipica dei GDR orientali. Una volta atterrati su un pianeta, un evento qualsiasi vi scaricherà all’interno di dungeons da esplorare in lungo e in largo per portare a termine la missione. Fortunatamente l’esplorazione è coadiuvata dalla mancanza di incontri casuali di ogni tipo – indi per cui ogni nemico sarà visibile su schermo e starà a voi decidere se affrontarlo o semplicemente passare avanti – e un battle system incredibilmente appagante e divertente molto incentrato sul genere dei titoli d’azione.
Una volta approcciato il nemico una rapida sequenza vi introdurrà sul campo di battaglia permettendovi con i dorsali di poter controllare tutto il party selezionato per lo scontro. Per ogni personaggio avrete la possibilità di gestire un attacco semplice e diretto con il pulsante A, con B la possibilità di schivare gli attacchi dei nemici ed aggirarli mentre ad X e Y saranno affidate rispettivamente la modalità assalto – una sorta di status momentaneo nel quale attacco e difesa sono incredibilmente potenziati – e la possibilità di utilizzare oggetti in battaglia. Dai due grilletti superiori invece è possibile attivare le potenti combo a catena. Ogni personaggio infatti con il progredire dei livelli guadagnerà sempre nuove abilità da poter scegliere nell’apposito menu principale dedicato. E’ possibile raggiungere un massimo di tre combo per grilletto che andranno a concatenarsi automaticamente e che, se usate in modo continuo senza essere colpiti, possono produrre effetti devastanti. Il tutto lo potrete fare muovendovi liberamente sulla mappa, rendendo quindi Star Ocean un vero e proprio titolo d’azione, con una incredibile miriade di combo che lo rende profondo quasi quanto un Ninja Gaiden del caso (concedeteci la voluta esagerazione).
Gli scontri sono immediati e divertenti, e con il giusto calibro di difficoltà. Non vi sarà difficile arrivare subito ad alti livelli proprio perché il combattimento diventerà per voi qualcosa da fare perché vi diverte, quando solitamente nei j-rpg tradizionali il battle system tende annoiare se abusato in libertà.
C’è da menzionare infine anche la presenza di Beat e Tattiche per ogni combattente. I primi permettono di specializzare lo stesso attraverso una serie di caratteristiche incentrate su attacco, difesa o neutrali. Le tattiche invece sono una serie di indicazioni date alle CPU da utilizzare quando voi sarete impegnati con un altro personaggio, dato che ovviamente non potrete utilizzarne tutti e quattro insieme!
Menzioni stilistiche e commento finale
Uno dei grandi pregi di Star Ocean è offrire ambientazioni superbe e dal fascino azzeccato. Ogni pianeta ha una sua storia, cultura ed identità, e immergersi nelle loro storie sarà come vivere veramente un viaggio nello spazio. Ciò che ci dispiace, in parte, come detto ad inizio articolo è una serie di clichè per la trama fin troppo abusati che in certi punti potrebbero persino annoiare. Quasi prevedendo questa eventualità, Tri-Ace permette di saltare questi filmati ed offrire un riassunto al loro termine, in modo da permettervi di non perdere niente di importante. Ad ogni modo, il livello altalenante di colpi di scena e momenti soporiferi produce comunque un plot spensierato che riuscirà a coinvolgervi specie nelle battute finali, raggiungendo livelli degni di nota.
Alti e bassi anche per il comparto grafico. In riferimento alle ambientazioni superbe di cui parlavamo, talvolta resterete veramente stupefatti dal livello tecnico raggiunto dagli sviluppatori di Tri-Ace. Altre volte, invece, la delusione prenderà il sopravvento: se il sistema di illuminazione e i modelli poligonali dei personaggi sono di buon livello, lo stesso non si può dire di textures e ambienti circostanti, spesso un po’ troppo poveri o comunque non degni dell’hardware su cui girano. Niente di eccessivamente grave sia chiaro, soprattutto se considerate che il tutto viene comunque compensato da un character design non miracoloso ma sicuramente niente male che molti di voi apprezzeranno parecchio.
Regolare anche la qualità dell’aspetto sonoro. Il doppiaggio in lingua inglese (tranquilli, menu e testi a schermo sono in italiano!) non è il massimo, ma alcune note della colonna sonora sono realizzate magnificamente e vi aiuteranno a coinvolgervi nelle ambientazioni e nelle battaglie che andrete ad affrontare. Forse c’è uno scarso uso di esse durante i filmati e quando ciò viene fatto il tutto risulta leggermente ripetitivo seppur gradevole .
Commento finale
Nonostante gli innegabili difetti Star Ocean: The Last Hope ha in ogni caso il merito di trasportare il giocatore in un affascinante avventura, fatta di ambientazioni spettacolari, personaggi divertenti e un battle system che consideriamo tra i migliori mai realizzati per questo genere. La longevità è garantita da un buon numero di ore per la trama principale, che potranno essere aumentate attraverso le numerose quest secondarie disponibili su ogni pianeta. The Last Hope è un titolo consigliato senza riserve a tutti gli amanti dei giochi di ruolo orientali. Non perfetto, ma ben fatto e di livello. Forse, il miglior episodio della saga di Star Ocean. E non è poco.