Il Presidente Francese dalla sede del centro spaziale europea lancia l’avventura spaziale su Marte
Alla conquista di Marte
Il Presidente Francese Nicolas Sarkozy, ieri in visita al centro spaziale europeo, nella Guyana Francese a Kourou, ha lanciato un’ambiziosa sfida all’Europa: partecipare all’esplorazione di Marte con una missione Internazionale nella quale le nazioni del vecchio continente siano protagoniste assieme agli Stati Uniti.
Alla visita, nel centro spaziale ESA, erano presenti anche il commissario europeo ai trasporti Jacques Barrot e il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giovanni Bignami, Sarkozy, secondo quanto riferisce la stampa mondiale, riferendosi al patrimonio di tecnologie che l’Europa è in grado di fornire al progresso, avrebbe dichiarato: “Un programma di esplorazione può essere soltanto globale, cioè senza l’esclusiva di una sola nazione” quindi rifenrendosi alla possibilità dell’Europa di esplorare l’Universo e in particolare il pianeta rosso.
Da Kourou partono attualmente i razzi Ariane 5 e i Soyuz Russi, ed è proprio un razzo Ariane che trasporterà molto presto la navicella spaziale “Giulio Verne” che avrà il compito di rifornire la Stazione Spaziale Internazionale; dunque quella della Guyana francese in mano all’ESA è un centro di prim’ordine che sta a testimoniare che le tecnologie e le capacità di cui è dotata l’industria aerospaziale europea, di cui gli italiani sono attori principali, sono in grado di fornire un grande contributo nella scoperta dell’universo e possono essere impiegati sia in collaborazione con gli americani sia in missioni autonome.
Qualcuno in Francia ha avanzato il dubbio che la sortita del presidente sul programma spaziale sia una mossa politica tesa a svincolare l’attenzione dalla propria vita privata, al centro delle copertine gossip di mezzo mondo e soprattutto dai sondaggi politici che lo darebbero ai minimi storici di gradimento a ridosso di importanti elezioni amministrative in Francia.
E’ chiaro che quella di Sorkozy, che a Giugno assumerà la presidenza di turno dell’Unione Europea, qualora fosse confermata nella prossima riunione dei paesi aderenti all’ESA che si terrà in Novembre, sarebbe una politica innovativa soprattutto per il pensiero fortemente europeista, che, seppure nasconde l’interesse economico legato alle “prospettive strategiche della Francia nel settore spazio”, d’altra parte allude ad una politica europea forte nel settore quando afferma che “la Francia si augura di mettere questa infrastruttura a disposizione della politica spaziale europea”.