Solasta: Crown of the Magister la nostra anteprima

Solasta: Crown of the Magister è prodotto e sviluppato da Tactical Adventures per Steam Pc,

la versione testata è in EARLY ACCESS,uscita il 20 Ottobre, per cui abbiamo provato solamente le prime ore di gioco.

L’uscita della versione definitiva è prevista per il 2021 TBA.

Posate l’ombrello, perché qui non ci piove: gli anni ruggenti del Fantasy GDR sono tornati! Con l’accesso anticipato a Solasta: Crown of the Magister, abbiamo toccato con mano l’ultimo nato del fortunato genere.

Che siano essi isometrici, 3D, con set di regole ad hoc, oppure basati sul sistema SRD di Wizard of the Coast, da qualche anno a questa parte possiamo godere di grandi titoli del genere:

dai Pillars of Eternity, ai Divinity Original Sin, fino al più recente ed acclamatissimo dai fans Baldur’s Gate 3 (qui la nostra prova in accesso anticipato), sviluppato sempre dagli infallibili Larian Studios.

Tra tutti i titoli appena citati Solasta, sin da subito, vuole essere quello che più si avvicina ad una fedele trasposizione dal mondo cartaceo.

Solasta: Crown of the Magister

Da carta e penna, al nostro Pc…

Gli elementi per iniziare il gioco, come se stessimo per iniziare una campagna di D&d, a casa con gli amici, tra birre e salatini, ci sono tutti:

Regole ufficiali di Dungeons & Dragons versione 5.1

Se siete giocatori di ruolo cartaceo, il tutto vi sembrerà immediato e di grande familiarità. Potrete evitare il classico “praticantato” al quale siamo abituati ogni qual volta iniziamo un nuovo GDR e farete già vostre la gran parte delle meccaniche di gioco.

Solasta: Crown of the Magister

Creazione del Party

Come dal vivo il gruppo di eroi andrà creato tutto subito, da zero e saranno loro ad accompagnarvi fino alla fine; niente membri trovati più avanti, o imposti dal gioco.

Dadi alla mano, si parte: scelta senza tanti fronzoli di Classi & Razze, che rimanda non senza malinconia ai primi manuali di D&d (Basic, Expert, Companion, ecc.):

Umano, Nano, Elfo ed Halfling per le razze mentre Chierico, Guerriero, Paladino, Ranger, Ladro e Stregone saranno le Classi a disposizione.

Nani ed Elfi hanno delle sottorazze, le quali conferiranno differenti bonus in base alle loro capacità e peculiarità.

Nella creazione dei propri personaggi troviamo croce & delizia.

Da una parte, l’aspetto psicologico e descrittivo dei personaggi curato raffinatamente: dovremo scegliere allineamento, carattere e background, (potendo persino integrare quest’ultimo a mano libera).

Dall’altra, un editor estetico per la creazione dei personaggi davvero deludente:

oltre ad avere modelli facciali veramente poco realistici, quasi gommosi ed assolutamente anacronistici rispetto ad un Baldur’s Gate 3 (imparagonabili comunque i due Team di sviluppo, ndr), la scelta delle varianti estetiche è limitatissima e di scarsa fattura.

Potrebbe sembrare un aspetto marginale, ma chi di noi non perde ore dentro all’editor prima di iniziare la sua campagna, perplesso se lasciare la barba del nano “nature” o magari ben intrecciata ed ingioiellata?

Story line (no spoiler)

Come un buon Dungeon Master farebbe per la sua campagna, anche in Solasta, si parte subito “in quarta“:

Cataclismi colossali, Portali extradimensionali dai quali fuoriescono terribili mostri, terre convertite da prospere e sicure a pericolose e misteriose (Badlands, ndr); umanità messa in serio pericolo ed un manipolo di eroi a fare da ultimo baluardo!

Gameplay

La familiarità con i vecchi titoli GDR è subito palese. Già dai primi combattimenti sotto forma di tutorial, apparirà la griglia per i movimenti, quasi come fosse il nostro Dungeon table reale.

Quello che invece sorprende é la verticalità nei combattimenti: potremo levitare, volare, scalare ed ottenere bonus attaccando dall’alto (Divinity docet).

Il tutto si svolge nel classico sistema a turni, con tanto di dadi che “rollano” ad ogni nostra azione (iniziativa, attacco, abilità).

Altro elemento determinante nei combattimenti é la luminosità: verranno attribuiti bonus/malus in base all’esposizione o meno alla luce, per cui, diventano fondamentali torce, candele ed i vari incantesimi come luce, luci danzanti, che possano illuminare voi o i vostri nemici.

Come la controparte cartacea, anche il sistema di coperture ha un ruolo molto importante: a riguardo le scene di combattimento sono realizzate attentamente sotto il profilo del level design, fornendo parecchi spunti per variare la propria strategia, proteggendosi o nascondendosi dagli avversari.

Al netto di qualche sbavatura come sparizioni di elementi in gioco, piuttosto personaggi che fanno tragitti assurdi per giungere al punto cliccato, bisogna dire che la trasposizione della 5.1 in game è veramente impeccabile.

Considerando che il Team di Tactical Adventures può contare su 17 dipendenti, possiamo apprezzare ancora di più il lavoro svolto.

GRAFICA e dintorni…

Abbiamo giocato questa versione anticipata in 4K con pc di fascia medio-alta; il frame rate è stato sempre ampiamente sopra i 60fps.

Il comparto grafico vive due vite parallele:

l’ambientazione ben fatta, ricca di dettagli ed effetti, molto simile ad altri titoli più blasonati.

Risulta molto indietro la realizzazione dei personaggi; in un gioco dove le cut scene sono frequenti, avere una carente realizzazione dei volti e mimica espressiva quasi impercettibile, è un grande punto a sfavore.

Commento finale

Alla fine di quanto concesso nell’early access (circa 20h), confessiamo di esser rimasti con l’amaro in bocca, la voglia di proseguire era tanta!

Solasta: Crown of the Magister è un titolo molto evocativo, se siete nuovi del genere non noterete nulla a riguardo, ma se appartenete alla “vecchia guardia” dei giocatori di ruolo cartaceo, vi strapperà più di un sorriso.

Il team di sviluppo è molto piccolo, limiti evidenti e sbavature non mancano, ma se quanto visto in accesso anticipato è il prologo di ciò che sarà la versione definitiva, possiamo stare tranquilli che nel 2021 godremo di un altro gran bel GDR “old school“.



PRO


CONTRO

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