Alla fine è arrivata.
Era stata invocata a lungo, anche da questo sito, in maniera “soft”, da chi mirava a determinare un ripensamento in Sony, a testa bassa da chi invece chiedeva una vera e propria class action. Alla fine è arrivata la seconda: Anthony Ventura un giovane californiano, ha citato in giudizio il colosso nipponico dell’elettronica di consumo, opponendo la perdita di una funzionalità per lui indispensabile, OtherOS, cosa che ne ha determinato anche una perdita economica.
La parte attrice, il nostro giovane e temerario amico, ha documentato in 17 pagine i motivi del suo ricorso, incentrando la difesa sul fatto, più volte anche da noi riportato, che la funzionalità OtherOS è da considerarsi, cosi’ come la stessa compagnia aveva pubblicizzato, una funzionalità chiave e determinante nell’acquisto del prodotto.
Ventura ha contestato inoltre la stessa licenza del software PS3, che viene fornito solamente dopo l’acquisto del prodotto, permette la modifica unilaterale delle condizioni da parte di Sony (clausola che come abbiamo più volte evidenziato noi di 4News.it anche in Italia costituisce clausola vessatoria ai sensi dell’art. 33 del d.lgs 6/09/2005 n.206 “Codice del Consumo”, e quindi soggetta ad espressa accettazione, che nel caso di specie non vi è stata, essendo prevista soltanto una accettazione generica del contratto) e forza sostanzialmente all’aggiornamento al nuovo software limitativo delle funzionalità, pena l’inutiilizzabilità della console (impossibilità di giocare online, impossibilità di giocare ai titoli più recenti, impossibilità di visualizzare i BD più recenti, impossibilità di accedere al Ps store).
Sony anche per non svelare le proprie carte, non ha ancora risposto con proprie memorie alla citazione e probabilmente non lo farà fino al 25 Agosto/ 1 Settembre periodo entro il quale è chiamata a comparire dinanzi alla corte dello stato della California. E’ tuttavia probabile e forse auspicabile, che nel corso di questi mesi altri soggetti nel resto del mondo, contestino le medesime irregolarità del comportamento di Sony, promuovendo altre class action contro la compagnia.
In Italia nonostante l’interessamento quotidiano di alcuni siti come il nostro, pare che ancora nulla si muova: le lentezze e i formalismi della giustizia italiana, che impediscono la promozione di class action a singoli cittadini se non consorziati in associazioni, comitati o spalleggiati da associazioni dei consumatori, rallenta la difesa dei diritti del consumatore.
La circostanza inoltre che le console interessate alla rimozione di OtherOS, le c.d. Fat, siano quasi tutte abbondantemente fuori l’anno di garanzia fornita dal produttore, e la qualificazione dell’azione come azione di responsabilità contrattuale, fa si che il risarcimento per la menomazione della console vada richiesto al rivenditore, il quale a sua volta avrà diritto di rivalersi nei confronti del produttore Sony. In questo modo però l’azione diventa più complessa da coordinare a livello nazionale, salvo l’intervento appunto di una class action.
Se la questione vi interessa, restate sintonizzati su 4News, firmate la petizione per chiedere il ripristino della funzionalità OtherOS e commentate sul nostro forum la notizia.
Di seguito il link al file contenente l’atto di citazione presentato alla Corte del Distretto Nord dello stato della California
Atto di citazione Class Action contro Sony