Grazie alla sonda americana Stardust è stata confermata una delle ipotesi più affascinanti sulla nascita della vita sulla terra, quella secondo cui le comete sarebbero portatrici di vita.
Polvere di stelle
Nel 2004 aveva già fatto parlare di se la sonda americana Stardust, letteralmente polvere di stelle; avvicinatasi alla coda della cometa Wild-2 era riuscita a catturarne alcuni frammenti grandi appena 10micron e che gli studiosi chiamano grani. Dal 2004 ad oggi un gruppo di studiosi, circa 200, tra cui anche 7 italiani, hanno analizzato questi frammenti e hanno fatto una scoperta sensazionale: sulla cometa ci sono molecole di aminoacidi, le stesse molecole che formano il Dna.
La scoperta quindi confermerebbe quella che fino ad ora era soltanto un ipotesi ossia che le comete abbiano contribuito in maniera determinante alla nascita della vita sulla terra, anche grazie al carico di ghiaccio e acqua che trasportano con se. L’ipotesi era già stata avanzata da alcuni astrofisici che analizzando alcuni reperti di roccia ritrovati sulla terra avevano ritrovato traccie di vita risalenti a più di 3,8 miliardi di anni fa, periodo appunto in cui la terra subì un massiccio bombardamento meteoritico.
I primi risultati di questa importante scoperta sono stati descritti in ben sette articoli pubblicati dalla rivista americana Science ma c’è da pensare che la cometa Wild-2 (si pronuncia come si scrive) ci regalerà ben altre meravigliose sorprese in futuro.