Anteprima The Order: 1886

the_order_1886_thumbUn evento che cambia il passato.

Tra i titoli più interessanti ed originali in arrivo per la next-gen, The Order: 1886 ha destato molta curiosità fin dal giorno della sua presentazione all’ultimo E3 di Los Angeles.

In questi mesi, però, Sony ha sempre centellinato le informazioni, così che il titolo sviluppato dai Ready At Dawn studios è rimasto avvolto nella fitta nebbia della Londra vittoriana in cui sarà ambientato.

Almeno fino ad oggi.

Grazie infatti alle nuove immagini rilasciate da Sony e ad una serie di nuove informazioni su trama, personaggi ed armi, possiamo finalmente fornirvi un primo assaggio di quello che l’esclusiva PlayStation 4 potrà regalarci.

{media load=media,id=7551,width=700,height=354,align=left,display=inline}

Pensato per la next-generation.

The Order: 1886 è senza dubbio un titolo che sarà fondamentale per la next-gen e per PlayStation 4. Per farsi un’idea generale della portata di questo progetto, infatti, basta pensare che il concept di gioco era già in lavorazione nel 2005: l’anno in cui PlayStation 3 veniva presentata al grande pubblico.

Ci sono voluti dunque ben otto anni di gestazione, la metà dei quali sono stati impegnati totalmente per ottimizzare il motore di gioco sviluppato da Ready At Dawn e per sfruttare così a pieno l’hardware di PlayStation 4. Per questo The Order: 1886 ha creato tantissime aspettative intorno a sè e, stando a quanto trapelato in questi mesi, sarà probabilmente il primo vero assaggio delle potenzialità effettive della prossima generazione di console.

Ambientata nella Londra di età vittoriana, la trama di The Order: 1886 affonda le sue radici in un periodo imprecisato tra VII ed VIII secolo, quando la razza umana ha subito delle ignote mutazioni genetiche che la portarono a dividersi in due razze distinte: mentre la maggioranza della popolazione rimase immutata, alcuni assunsero tratti bestiali ed iniziarono ad essere chiamati “half-breeds“, mezzosangue. Sebbene inferiori in numero, gli “half-breads” risultavano molto più forti degli esseri umani ed ebbero la meglio in una serie di conflitti che misero le due specie l’una contro l’altra.

Solo alcuni secoli dopo, un gruppo di coraggiosi individui formò l’Ordine (The Order) ed iniziò a combattere i mezzosangue, con nuovi adepti sempre pronti a prendere il posto dei cavalieri caduti in battaglia.

Giungiamo così al XIX secolo, in una Londra attraversata dai conflitti, tra località famose e quartieri grigi e squallidi come quello di Whitecapel: le sorti della battaglia sono ormai volte a favore degli esseri umani e della loro straordinaria tecnologia, con i mezzosangue relagati a cercare nuovi modi di sopravvivere mentre i dirigibili fluttuano e pattugliano la città dal cielo. Nuove minacce però arrivano dagli strati più deboli della popolazione, scontente per le disegualianze sociali che l’enorme progresso industriale ha portato con sè.

E’ in questo contesto che si pone la storia di Sir Arthur Galahad, un membro dell’Ordine alle prese con la sua semi-immortalità e con le lotte che il mondo post-industriale e i mezzosangue lo portano ad affrontare. Circondato da valenti membri del’Ordine, Sir Galahad affronterà la sfida senza i tratti del superuomo, con il supporto dei suoi fidati compagni e di armi tanto futuristiche quanto inusuali.

whitechapel_1_1382451619

Personaggi ed armi.

Quattro sono i membri dell’ordine mostrati finora da Ready At Dawn:

Sir Arthur Galahad, allievo di Malory, amico del Marchese di Lafayette e di Isabeau (anche se la loro relazione pare andrà oltre la semplice amicizia), ha uno stretto rapporto con tutti i membri della sua squadra;

Lady Ingraine, conociuta anche come Isabeau D’Argyll, è uno dei più giovani cavalieri arruolati dall’Ordine;

Marchese di Lafayette, dotato di grande saggezza e genio tattico, ha un approccio capriccioso alla vita e dona leggerezza al gruppo;

Sir Percival, il cui vero nome è Sebastian Malory, è il membro più anziano e con maggiore esperienza del gruppo, capace di fare sempre la cosa giusta al momento giusto.

Da destra a sinistra: Lafayette, Sir Galahad, Sir Percival, Lady Igraine

Le armi, come preannunciato, risultano originali e sorprendenti: obiettivo del loro design è quello di mostrare oggetti futuristici ma al tempo stesso realistici per il periodo storico e la scienza del tempo. Possiamo per ora mostrarvene alcune.

Pistola ad arco: ottima per scontri a lunga distanza e attacchi contro nemici dotati di armatura pesante, è un’arma che richiede di caricare il colpo prima di colpire con una forte scarica di elettricità;

arc_gun_renders_1382451573

Granate a frammentazione: sono utilizzabili, grazie ad un piccolo sostegno, anche come mine di prossimità, che possono essere piazzate su mura o pavimenti per recapitare una spiacevole sorpresa ai nemici;

frag_grenade_renders_1382451594

Fucile a termite: arma da fuoco che spara proiettili in grado di spigionare grandi quantità di energia termica, dando ai nemici una morte bollente;

themitegun_renders_1382451616

Pistola combo: arma multiuso che può inviare una raffica di aria compressa in grado di far volare via i nemici. Se questo non bastasse, una canna di fucile standard può porre fine alla loro vita.

Fisica innovativa e grafica cinematografica.

Tra le informazioni riguardanti il gioco, abbiamo poi trovato di particolare interesse quanto è stato reso noto riguardo il comparto tecnico del titolo.

Pur non avendo ancora potuto provare con mano il nuovo motore fisico Abel, il concetto alla base della progettazione ci è sembrato quanto mai promettente: la nuova fisica introdotta, infatti, anzichè agire su corpi rigidi, solidi, agirà su quelli che il Game Director Dana Jan ha definito “soft-bodies”. Nella pratica, dunque, questa motore, immerso in ambientazioni rese realistiche come non mai grazie ad un lavoro minuzioso di acquisizione ed elaborazione di immagini della Londra reale, dovrebbe permettere interazioni sempre diverse con il mondo circostante, senza animazioni predefinite e con reazioni che tengono conto di un numero maggiori di variabili rispetto a quanto abbiamo visto finora.

Anche dal punto di vista grafico, del resto, il motore fisico dovrebbe rendere la componente visiva molto più spettacolare e credibile, coadiuvato da una gestione della telecamera di tipo cinematografico e dall’utilizzo di texture organiche. Per fare un esempio, spostando la camera dalla visuale su una porta ad un volto umano, la porta in questione passerà immediatamente fuori fuoco. Il livello di dettaglio grafico, infine, dovrà anch’esso essere una delle forti discriminanti rispetto alla current-gen, mettendo a frutto tutto il grande lavoro di creazione degli ambienti di venti designer impiegati solo su questo aspetto dello sviluppo.

Un potenziale capolavoro?

Per quanto ancora si sia visto e saputo pochissimo di The Order: 1886, tra i videogiocatori le aspettative verso questo titolo sono già elevatissime. Vuoi per una location affascinante e ricca di mistero, vuoi per la lunga gestazione ed un bagaglio tecnico sulla carta davvero interessante, il titolo creato da Ready At Dawn (che, lo ricordiamo, è nata nel 2003 grazie a tre sviluppatori provenienti da Blizzard e Naughty Dog, non proprio due software house qualsiasi) promette di essere una delle prime vere Killer App della generazione. Il nuovo motore fisico Abel sembra sfruttare davvero bene l’hardware di nuova generazione, mentre la storia creata da Ru Weerasuriya attrae ed incuriosisce con il suo particolare mix di storia, fantasy e fantascienza.

Ci auguriamo quindi che le promesse vengano mantenute e di avere presto tra le mani il miglior titolo della giovane software house americana.

Pro

– location e trama affascinanti

– comparto tecnico di rilievo

The Order: 1886 uscirà in esclusiva per PlayStation 4 nel corso del 2014.

{vsig}games/sony/TheOrder1886/20131023{/vsig}



PRO


CONTRO

Rispondi

Ultimi Articoli

Related articles