102 minuti di tensione a 78 metri da terra.
Cosa spinge un uomo ad essere sull’orlo di un cornicione di una stanza del Roosevelt Hotel? Arriva al cinema “40 carati”, un film diretto da Asger Leth nel quale il protagonista Nick Cassidy, ex poliziotto di New York interpretato da Sam Worthington, evaso dalla prigione in cui scontava una lunga pena per aver rubato e poi rivenduto un prezioso diamante appartenente a un potente e astuto uomo d’affari, tenta il suicidio.
Tutta la storia ruota attorno a Nick, al suo passato e al motivo per cui è a 78 metri dal suolo, annunciando la propria innocenza e minacciando di buttarsi giù. La svolta arriva quando pretende di parlare con la detective Lydia Spencer, conosciuta dai media e dal popolo americano per aver tentato senza successo di evitare un tentativo di suicidio qualche tempo prima.
Ciò che la donna cerca di capire è: Nick vuole davvero suicidarsi o ha un secondo fine?
{hwdvideoshare}id=3672|width=640|height=354{/hwdvideoshare}
Il film è girato in buona parte realmente ai piani alti di un hotel grazie a sicurezze tecniche che garantissero al tempo stesso sicurezza e spettacolo.
Il titolo italiano cambia ancora una volta da quello originale, passando da “Man on a ledge” a “40 Carati” poichè “Uomo sul cornicione” non era molto suggestivo e alquanto patetico qui in Italia, come abbiamo visto in svariati film col doppio titolo.
Il film esce nelle sale cinematografiche: venerdì 10 febbraio 2012.