Luci e ombre
Stilisticamente parlando il titolo sarà sicuramente familiare a tutti coloro che hanno giocato, ed amato, Bioshock. Movenze dei personaggi, alcune scelte stilistiche per le ambientazioni e persino le mani del personaggio Jackie, saranno un piacevole dejavu, scontato direte voi visto il team di programmatori che c’è dietro lo sviluppo, forse, ma comunque piacevole.
La scelta del Cell Shading, oltre che un chiaro omaggio alla serie a fumetti
(un altro è possibile trovarlo all’interno della stanza d’ospedale di Jackie: sul comodino dello stesso sono infatti presenti alcuni numeri storici del comic americano) contribuisce a rendere l’impatto visivo davvero ottimo, forse solo un po’ stonato o eccessivamente “colorato” rispetto alla cupezza della trama narrata.
Il buon uso dell’illuminazione, comunque non ai massimi livelli per questa generazione e la solidità del motore grafico, capace di gestire anche numerosissimi nemici a schermo, rendono il titolo davvero molto gradevole e soprattuto divertente, il che rende ancora più amaro il doverlo abbandonare dopo poche ore.
Eccellente il comparto sonoro sotto ogni punto di vista. Il doppiaggio sia del personaggio principale che dei comprimari, è incredibilmente realistico e ben fatto (peccato per un “lip sync” non perfetto per la versione italiana) mentre la colonna sonora incalza a dovere nelle fasi più concitate, mentre carica l’ambiente di suspance nelle fasi dove sarà necessario agire silenziosamente.
Incredibile la voce della tenebra che ricorda i personaggi più spaventosi di alcuni celebri film horror (se siete appassionati del genere non avrete difficoltà ad individuarli). Inutile dirvi che giocarlo con un impianto 5.1 rende completamente diversa l’esperienza visto l’eccellente post produzione audio del titolo.