Recensione Alan Wake’s American Nightmare


Vivere il mondo onirico

Tecnicamente parlando il gioco si difende piuttosto bene; graficamente notiamo texture realizzate in maniera piuttosto buona, un sistema di illuminazione che nulla ha da invidiare al primo Alan Wake e ottimi effetti di luce, come quello del bengala. Peccato per le dimensioni non troppo estese dei livelli di gioco. Il comparto audio offre un doppiaggio in lingua inglese davvero eccellente, le pagine del manoscritto saranno narrate dalla voce fuori campo in maniera impeccabile e alcune tracce audio rock caleranno a pennello durante la mattanza di posseduti.

La longevità si attesta sulle 4 ore circa, ma dovendo riaffrontare le stesse situazione più volte, anche se dovendo compiere meno strada e raccogliere meno oggetti ogni volta che le rivivremo, fanno peccare di originalità la trama.

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Segnaliamo a favore di questo aspetto la modalità Arcade presente, che ricalca in tutto e per tutto la modalità Orda di Gears of War o la modalità Mercenaries già vista in Resident Evil; si tratta di sopravvivere per 10 minuti agli attacchi dei posseduti in svariati livelli, cercando di ottenere punteggi e moltiplicatori utili a sbloccare le arene successive. Tutto sa di già visto, avremmo preferito qualche colpo di scena nella trama principale e qualche location in più onestamente.

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