Anteprima Halo 4

halo-4_thumb4Il risveglio del Capo.

“Svegliami, quando avrai bisogno di me”. Queste le parole di Master Chief prima di salutare Cortana e finire in un sonno criogenico al termine del terzo capitolo. Ora è tempo di svegliarsi, ora è tempo di tornare in battaglia, con l’ausilio di 343 Industries in Halo 4.

L’addio di Bungie dopo aver donato alla comunità di giocatori il prequel della serie con Halo: Reach, aveva lasciato un pò di tristezza, un sentimento naturale visto l’attaccamento al personaggio e alla serie.

Guardando ora al futuro, quale destino sarà segnato alla serie Halo nelle mani di 343 Industries ?

Chi sono 343 Industries?

Domanda lecita. Il team 343 Industries nasce come first-party all’interno di Microsoft come un team di supporto per la realizzazione delle scene animate in Halo 3 di Bungie. L’engine che muove Halo 4 è iniziato ad essere progettato nel 2008, un anno dopo la pubblicazione del terzo capitolo. In seguito ha cominciato ad avere anima propria proponendo a Microsoft di sfruttare il franchise per qualcosa di nuovo, lo strategico in tempo reale Halo Wars, sviluppato poi da Ensemble Studio.

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Nel team, poco a poco, sono entrati a farne parte sviluppatori dall’esperienza maturata in diversi altri studi, accrescendo il livello di professionalità. Si sono uniti Neill Harrison da Rare, Bonnie Ross e Nicole Makila e Hoop Somuah da Microsoft, Tom French da Pandemic oltre che MS, Joe Waters da Monolith, Maggie Oh da Pixar, Corrinne Yu da Square Enix, Kenneth Scott e Nicolas Bouvier da ID Software, Kynon Pearson da Retro Studios, Armando Troisi da BioWare, Sotaru Tojima da Kojima Productions, Kathy Gehrig da Valve, CJ Markham da Rockstar Games, Lani Blazier da NCSoft, Josh Holmes da Propaganda Games e Electronic Arts, RJ Ranola da EA Canada, oltre agli affezionati Frank O’ Connor, Vic DeLeon e Patrick Gillette da Bungie.

Dove eravamo rimasti

La saga di Halo ebbe inizio nel lontano 2001, portando il genere degli sparatutto in prima persona ad un livello mai visto prima con caratteristiche come la fisica, i veicoli, ma soprattutto una trama bellissima e un’atmosfera unica che ancora oggi echeggia nelle memorie dei fan. Master Chief, un valoroso soldato del UNSC creato grazie ad un segreto progetto denominato Spartan II, è stato salvato a bordo della Pillar of Autumn dall’assedio dei Covenant sul pianeta Reach, un evento vissuto grazie al prequel realizzato da Bungie nel 2010. Il suo insediamento sul pianeto Halo, chiamato così proprio per la sua forma ad anello, innesca una serie di nuovi eventi, che passano dal difendere i soldati UNSC dall’attacco dei Covenant alla scoperta del vero utilizzo di questo pianeta, e dei suoi simili. Ben presto si scopre che in origine erano 12, ma ne sono rimasti 7. Il loro scopo, secondo quanto rivelato dal Guardiano, è quello di sincronizzare una immensa onda d’urto di potenza anti-particellare in grado di sterminare ogni razza senziente nel raggio di una intera galassia.

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Attraverso il secondo capitolo, che vede Master Chief dividere la scena con l’Arbiter, la storia si dipana tra i due punti di vista, quello del soldato UNSC e quello del soldato Elite scampato alla disfatta di Halo e marchiato come eretico dai Covenant, fino ad incontrarsi e scontrarsi. L’ultimo atto della prima trilogia segna una svolta decisiva. I Covenant si ravvedono e comprendono che esiste una minaccia ancora più grande di loro e quindi si alleano con Master Chief e i soldati UNSC per combattere i Profeti, una setta dei Covenant, e i Precursori, una specie ritenuta leggenda e che ha creato il Guardiano. Questi vogliono utilizzare la tecnologia Halo per sterminare le altre razze della galassia. Dopo una serie di cruente battaglie, Master Chief e la sua nave vengono inviati verso il pianeta in cui è probabile sia stato progettata la tecnologia Halo, e per arrivarci, il protagonista viene addormentato in un sonno criogenico mentre la sua fedele compagna di viaggio, la IA chamata Cortana, continua ad elaborare dati e informazioni, entrambi a bordo della fregata Aurora Nascente.

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Le basi per una nuova trilogia

Dove eravamo rimasti ? Dove stiamo andando ? Chi incontreremo ? Le domande sorgono spontanee, sia nei fan della serie che in quelle del team di svilupppo 343 Industries intento ora a realizzare una nuova trilogia. Ritornare a parlare di Master Chief non è mai una impresa semplice. Il team è partito da un punto importante, restare fedele al franchise Halo ma aggiungendo alcuni ingredienti utili a rendere la ricetta più interessante, in modo da solleticare l’appetito di chi non ha mai provato questo piatto e per noi utenti finali cucinarlo in modo prelibato.

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Si parte da John 117, lo Spartan conosciuto come Master Chief, cominciando a focalizzare di più l’attenzione su come lui vive questi scontri, come sopporta il peso dei vecchi eventi in comparazione ai nuovi.

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Per fare questo 343i ha attinto informazioni da tutto ciò che non è stato trattato nel videogioco, ovvero quei libri e fumetti pubblicati in questi anni, in modo da entrare nel lato umano del protagonista, e proporlo come mai prima d’ora. Tutto questo servirà alla storia per essere più ricca di elementi, elevarla ad un livello superiore, fatto di intensa narrazione ed emozione. Ad un eroe carismatico gli va dato un obiettivo, anzi un nemico da sconfiggere. E questa nuova minaccia mettere in discussione anche le scelte del protagonista: combattere per qualcosa che ritiene importante oppure per un obiettio molto vasto che alza la posta in gioco ?

Questa forma di minaccia, che verrà rivelata solo a tempo debito, aggiunge nuovi fattori che andranno a modificare il gameplay, ampliandolo di nuove caratteristiche. Si è parlato infatti nel nostro podcast della possibilità di dotare Master Chief di una nuova armatura, realizzata in parte da tecnologia sconosciuta, in grado di permettere ad alcuni personaggi ma in particolare al protagonista di effettuare nuove azioni. La storia avrà un tocco cinematografico in modo da accrescere l’esperienza su ogni cosa presente nel gioco. A infondere una sensazione più verosimile rispetto al passato, Master Chief, così come gli Spartan nelle partite multigiocatore, ha ricevuto maggiore rilievo alla forza, alla potenza nonché alla pesantezza dell’armatura e alla relativa velocità. La sua struttura ricorda per alcuni aspetti la solita armatura indossata dai soldati UNSC, ma le novità ci sono.

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Per il momento possiamo dire che il team di sviluppatori si è concentrato a donare un aspetto che sia coerente con quello che vogliono far sentire al giocatore nel momento che il suo alter-ego la indossa. La visione dal casco sarà molto d’impatto, sia per gli scossoni che si possono subire che per l’angolo di visuale, molto simile ad un pilota di jet da combattimento. Alcune parti, come le mani, le giunture al bacino e alle articolazioni, sono più scoperte lasciando trasparire zone di diverso materiale, di tessuto che assomiglia per certi versi alla nanosuit di Crysis, ma è un accostamento azzardato. Il jet-pack non dovrebbe essere un accessorio da poco, in quanto sembra proprio che sarà di serie. Cosi come c’è da capire come saranno gestiti i potenziamenti delle armi. Master Chief aggiunge qualcosa al suo revolver incrementando la lunghezza e larghezza della canna, per quanto si è visto nel trailer di debutto. Probabile così supporre che saranno gestiti i potenziamenti delle armi.

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Il motore di gioco è ancora in fase di ottimizzazione e raffinamento, ma il team assicura che il tutto girerà alla risoluzione nativa 720p e 30fps. Si nota dalle poche scene in-game inserite nel primo “first look” una pulizia maggiore generale, nonché un dettaglio delle armature e delle armi notevole, con un sistema di illuminazione davvero incredibile, probabile sia stato utilizzato un sistema Pixar evoluto di quello sfruttato da Turn 10 in Forza Motorsport 4. Le animazioni facciali sono state create utilizzando un nuovo tool, tanto da lasciare letteralmente a bocca aperta per la precisione nel gestire le varie movenze labiali.

Stesso trattamento ha subito il comparto audio, con oltre 100 tracce campionate al giorno per realizzare il miglior effetto in ogni momento. La colonna sonora viene registrata da una orchestra in uno studio in modo da carpire persino il respiro tra un fiato e uno strumento a corda.

Una modalità Multigiocatore rinnovata

I fan lo vorrebbero simile ad Halo 3. Ebbene, 343i ha dichiarato che non sono rimasti entusiasti della scelta di Bungie di realizzare in Reach mappe nelle quali lo scontro era lento e la velocità di reazione più ritardata, rimarcando un desiderio condiviso con i fan, ovvero riprendere il ritmo di Halo 3. Oltre ai vari veicoli, ormai consolidati da anni, dovrebbero esserci alcune novità, tra cui la possibilità di staccare le armi e usarle impugnandole con relativo appesantimento del personaggio che non potrà più saltare o girarsi con agilità. Ci sarà il ritorno del Battle Rifle, detto anche BR-55, il fucile amato e odiato dai giocatori hardcore della serie. La gestione degli scudi cambia, eliminando la doppia barra di energia convogliata in una sola. Non ci saranno i medi-kit ma il team deve ancora svelare come sarà gestita questa caratteristica nel dettaglio.

Saranno presenti gli Spartan IV, nuova generazione di soldati UNSC, capaci di possedere poteri particolari da utilizzare nel momento più opportuno. 343i non ha mai parlato di un sistema di Perks, simili a quelli che molti conoscono in Call of Duty, ma il team vuole inserire qualcosa che alimenti il gmaeplay in modo diverso. Su questo ci sarà da conoscere maggiori info in futuro.

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Come anticipato prima, ritornano con molta probabilità anche le abilità note in Reach come l’Armor Lock, l’invisibilità e la velocità, oltre al jet-pack. Come saranno gestite nel nuovo contesto è tutto da vedere. Il discorso level design delle mappe sembra promettente. Le prime due ufficializzate sono Warhouse e Wraparound.

Warhouse è una mappa creata come una base militare abbandonata. Al centro della struttura vi è un enorme Mech, che funge da doppio scopo, ovvero come barriera dei colpi tra le due fazioni e come appostamento dall’alto. Non mancano sbocchi laterali con scale per alternare lo scontro su più livelli.

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Wraparound è una arena circolare nella quale sono presenti piani che permettono movimenti in verticale, mentre le aperture laterali acconsentono appostamenti vigliacchi o aggiramenti. Lo stile è quello di una base ipertecnologica lussureggiante, sul quale fa capolino la luce del sole creando spettacolari effetti visivi e rifrazioni luminose sulle armature e alcune parti della struttura stessa.

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La scelta di 343i è quella di donare ai giocatori ambientazioni inedite, non riciclate dalla Campagna. Ci saranno effetti visivi che potremo apprezzare nella Campagna e non nel Multigiocatore, e viceversa. L’HUD è stato rivisto posizionando sulla destra un contatore sul punteggio delle due fazioni Blu e Rossi, mentre a sinistra il radar torna ad essere bidimensionale.

Infine una nota sulle playlist che dovrebbe una inedita modalità Blu contro Rossi nella quale le due fazioni si scontreranno in sfide condite da scene di intermezzo che serviranno per accendere la lotta. “Stiamo lavorando per trovare una ragione convincente per fare si che i Rossi debbano combattere contro i Blu”, ha dichiarato O’Connor. Ciò lascia supporre a qualcosa che gli utenti PS3 hanno apprezzato in Killzone 3, ovvero le Operazioni. Ne sapremo di più in futuro.

Considerazioni finali

Ovviamente è ancora tutto avvolto nel mistero. Il team 343 Industries ha voluto fornire una anticipazione niente male, ma assicurano che molte “bombe saranno sganciate” prima dell’uscita prevista per le festività natalizie 2012. Il gameplay è probabile che sarà mutato quel tanto che basta per rimanere fedele alla serie ma con qualche novità utile ad attirare probabilmente anche l’utenza non avvezza alla serie. Stesso dicasi per il comparto Multigiocatore del quale citiamo sicuramente positiva la scelta di proporre ambientazioni non riprese dalla Campagna. Su quale piattaforma godremo Halo 4 ? Seppure finora è stato dichiarato ufficialmente che il titolo debutterà su Xbox 360, i trailer recenti non hanno il solito gingle finale della console casalinga di Micrisoft. Ciò lascia supporre che Halo 4 potrebbe debuttare anche sulla Xbox Next, o Xbox 720 se vi piace, la console di nuova generazione. Detto questo, bisogna dare atto che 343 Industries ce la sta mettendo davvero tutta per realizzare un titolo artisticamente valido, se non superiore ad ogni capitolo creato in precedenza, con l’obiettivo di aver fatto il massimo ogni giorno per aver creato il miglior gioco possibile. Segue la serie Halo, ricordata negli anni grazie a Bungie come una voce inconfondbile, ma questo pare averne una propria, ed è bellissima.

Certezze

– Una storia profonda

– Engine già impressionante

– Mappe Multigiocatore non riciclate dalla Campagna

Perplessità

– Le novità nel Multigiocatore potrebbero scoraggiare i fan

– Probabile introduzione di potenziamenti nella Campagna

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Il titolo è atteso in uscita per le festività 2012 su console Xbox 360 con supporto Kinect.

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