Recensione Resident Evil: Revelations


Mi tremano le gambe, forse è il freddo!

Le creature presenti nel gioco non hanno una vasta tipologia ma sono comunque inserite molto bene all’interno del titolo. Questi mostri hanno un’intelligenza artificiale che li guida, a dir poco imbarazzante che li porterà per esempio, a rimanere bloccati dietro le porte mentre ci rincorrono, dandoci la possibilità di scappare con estrema facilità e riducendio il livello di ansia quasi a zero. Questo discorso non vale ovviamente per le battaglie contro i boss, che richiederanno al giocatore, massimo impegno e molta concentrazione per riuscire nell’impresa. La paura, l’angoscia, l’ansia e il terrore,sono elmenti che in un titolo horror non dovrebbero mancare per nessuna ragione al mondo.

Purtroppo in Resident Evil Revelations non convincono a pieno. L’atmosfera è si ben riproposta e alcune situazioni trasmettono agitazione, ma sentirla per tutto il gioco sarà un caso raro, visto che il senso di solitudine per la maggior parte dei capitoli verrà placato essendo affiancati da un compagno guidato da una IA (totalmente impacciato, non come nel quinto capitolo, su cui ci si poteva fidare). Il gioco non va penalizzato totalmente per questo motivo, perchè ricordiamo essere un titolo per console portatile e a meno che non lo giochiate in una stanza buia, seduti in un angolo, non sarà poi così tanto pauroso come giocarlo in una home console.


Il gameplay ci offre piccoli e semplici enigmi, ma che

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intrattengono e spezzano il ritmo di gioco ovvero quello dal massacrare i nemici. Anche il touch screen fa la sua parte, permettendo di compiere interessanti azioni che mantengono sempre alto l’interesse.

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