God of War IV, ecco il teaser trailer in esclusiva

god-of-war-4_thumbKratos sta tornando!

Ecco in esclusiva per voi lettori di 4News.it il teaser trailer ufficiale di God of War IV, quarto capitolo della serie in arrivo per Playstation 3. Lo avevamo lasciato sul pendio del monte sul quale è raffigurata una fenice incisa nella roccia, abbondanata la Spada dell’Olimpo dopo essersi trafitto per liberare il potere contenuto in essa all’umanità, un sacrificio estremo che ha portato Kratos al termine di God of War III, a scomparire dopo i titoli di coda senza conoscere davvero la sua sorte, il suo destino.

Il filmato, che potete guardare in calce all’articolo, è la versione originale di quello mostrato tempo fa catturato da una fonte esterna. Si apre con il logo del team di sviluppo, lo studio Santa Monica di Sony Computer Entertainment America, con una tonalità ingrigita. Pochi frammenti di luce appaiono di rado mentre una voce echeggia dall’oscurità.

Da quello che si può intuire, sembra che dica qualcosa del genere:

Brother.
The phoenix has been drinking your blood, full of your anger, your strength, and during her rebirth, she has also let you in life.
Now I ask you, what are you going to do … would you leave me here in hell?
Kratos, wake up, wake up !

Fratello. Chi è il fratello di Kratos ? Deimos ?

Poi prosegue. Una Fenice.

Un animale sacro capace di rinascere dalle proprie ceneri, avrebbe bevuto il sangue di Kratos e per aver saziato la sua sete avrebbe donato la vita al fantasma di Sparta. La voce, che parla, intona un certo timore. Come se non volesse rimanere all’inferno. E poi il sussulto finale. Non sappiamo se il video è stato bloccato di proposito. Forse aveva una continuazione. Ovviamente va catalogato come “rumor”. Ma la Fenice come viene menzionata nella mitolologia greca ?

Erodoto, storico greco, scrisse di lei: “Un altro uccello sacro era la Fenice. Non l’ho mai vista coi miei occhi, se non in un dipinto, poiché è molto rara e visita questo paese (così dicono ad Eliopoli) soltanto a intervalli di 500 anni: accompagnata da un volo di tortore, giunge dall’Arabia in occasione della morte del suo genitore, portando con sé i resti del corpo del padre imbalsamati in un uovo di mirra, per depositarlo sull’altare del dio del Sole e bruciarli. Parte del suo piumaggio è color oro brillante, e parte rosso-regale (il cremisi: un rosso acceso). E per forma e dimensioni assomiglia più o meno ad un’aquila.”

Proprio a questo resoconto di Erodoto, dobbiamo l’erronea denominazione di “Araba Fenice”. Ovidio, nelle Metamorfosi, ci narra della fenice, uccello che giunto alla veneranda età di 500 anni, termine ultimo della vita concessagli, depone le sue membra in un nido di incenso e cannella costruito in cima ad una palma o a una quercia, e spira. Dal suo corpo nasce poi un’altra fenice che, divenuta adulta, trasportò il nido nel tempio di Iperione, il Titano padre del dio Sole. I Titani non sono stati tutti sconfitti, Atlante è ancora vivo, esistono ancora molti altri nemici che vorranno dominare il mondo, e altri che per sopravvivere imploreranno il ritorno di Kratos, l’unico semidio capace di uccidere Dei e Titani.

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Dopo la visione del filmato redatto appositamente per questa giornata memorabile, commentate nell’apposito box posto in fondo all’articolo.



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