La minaccia terroristica esiste davvero.
Danger Close sta preparando Medal of Honor: Warfighter nel migliore dei modi, puntando a realizzare un degno seguito del precedente titolo apparso nel 2010.
Per fare questo, il team di sviluppatori si è valso nuovamente del supporto di veri professionisti militari quali sono i soldati del gruppo speciale Tier 1, che hanno fornito tutta una serie di informazioni relative alle tecniche di ingaggio, all’uso delle armi, alla tensione e le emozioni che ciascuno prova in battaglia.
Con il primo trailer di gameplay, che potete ammirare in questo articolo, il team Danger Close ha presentato dal suo blog la Task Force Blackbird, un gruppo di soldati facente parte della unità Tier 1 che interviene come supporto tattico alle operazioni, sfruttando le sue qualità di operatori militari che lavorano a stretto contatto con spie, analisti, tecnici del Intelligence Community, rimandendo spesso nell’ombra per il loro modo di lavorare quasi in silenzio ma che dona un notevole e importante supporto a tutta l’unità intera.
Questa toppa, che onora i membri della Task Force Blackbird, è acquistabile sul sito London Bridge Trading, con il quale il team di sviluppatori ha stretto collaborazione.
In Medal of Honor: Warfighter il terrore diventa globale. Ma da dove nasce questa minaccia? Per proseguire nella linea intrapresa dal team di proporre storie e missioni che hanno una linea diretta con eventi nel mondo reale. Abu Sayyaf è un gruppo separatista Islamico con sede nelle Filippine che ha legami con Al-Qaeda. Il gruppo è apparso per la prima volta negli anni ’90, con l’obiettivo primario di instaurare nella regione del Basilan la teocrazia Islamica.
I loro messaggi sono arrivati come attentati bomba, rapimenti, assasini e estorsioni per finanziare le attività del gruppo capace di utilizzare qualsivoglia tipo di arma, da semplici granate a improvvisati congegni esplosivi (come i derivati da mine di terra), da fucili a lancia-razzi e così via.
Abu Sayyaf è formalmente nella lista dei gruppi terroristici stilata dalle forze degli Stati Uniti d’America dal 2002, ma la legge delle Filippine e l’accordo sullo stato delle forze non permette un approccio diretto alla battaglia. Così le forze US intervengono solo in alcuni punti, e contano un certo numero di operazioni di guerriglia.
Ora alcune informazioni su Isabela, la capitale della regione Basilan nelle Filippine, nel nord-ovest dell’isola. Per la sua posizione geografica, la città è sempre esposta a forti eventi climatici, quali venti forti, piogge copiose e tifoni. La civiltà è divisa in diversi gruppi etnici, come Yakans e Tausugs, a carattere musulmano, e Zamboangueno, di provenienza latino cristiana. La lingua principale è il filippino con una forte conoscenza della lingua inglese.
Per oggi è tutto.
Restate sintonizzati su 4News.it per altre interessanti informazioni su Medal of Honor: Warfigher, in arrivo il 23 Ottobre 2012 su paittaforma PC, Playstation 3 e Xbox 360.