Recensione Borderlands 2

borderlands-2_thumbScontri nelle terre ai confini di Pandora.

Versione testata Personal Computer, Playstation 3, Xbox 360.

Nel lontano 1981 il film Interceptor diretto dal regista George Miller segnava la scena del cinema con il personaggio di Max, interpretato da Mel Gibson, un eroe solitario che vagando in un territorio post apocalittico doveva procacciarsi benzina per la sua auto scarrozzando in giro per le desolate terre e incontrando temibili bande di criminali con vetture modificate all’inverosimile, pelle ricca di tatuaggi e soprattutto dai modi ed espressioni fuori di testa. Il film ebbe successo pur non sfruttando budget contenuto e non avendo usufruito di campagne pubblicitarie milionarie, come succede invece ormai di consueto al giorno d’oggi.

Questo concept sembra essere stato preso come spunto per Borderlands 2, dove i protagonisti, ricercatori di pietre preziose nella lontana terra di Pandora, si imbattono in assassini, ladri, fuorilegge di spiccata somiglianza con quelli che incontrava Max. Certo di fondo c’è tutto il background che è iniziato con il primo capitolo del franchise. Ma la svolta principale, probabilmente, di questo secondo episodio è nell’approccio alla storia, molto più ricca di situazioni incredibili e dal gameplay ancora più divertente. In un certo qual modo anche 2K Games e Gearbox hanno perseguito lo stesso atteggiamento, sviluppando il seguito del criticato e amato Borderlands senza infarcire il web di spot a cadenza settimanale o dimostrazioni pirotecniche in giro per il mondo.

Ma per conoscere meglio cosa offre Borderlands 2, non vi resta che leggere la nostra recensione.

{hwdvideoshare}id=3809|width=640|height=354{/hwdvideoshare}

Rispondi

Ultimi Articoli