Recensione One Piece: Pirate Warriors


Due anni fa…

Dobbiamo iniziare con una semplice premessa: One Piece è un manga che va avanti da ormai quindici anni e questo si traduce in qualcosa come settecento capitoli, una settantina di volumi e tantissime cose da dire. Quindi è chiaro che non dobbiate aspettarvi un titolo intento a ripercorrere “quest’odissea” sotto tutti i punti di vista e mettendo i mostra tutte le sfumature dell’opera di Oda. Lo scopo è quello di un viaggio che riesca a dare al giocatore un punto di vista ampio, non lasciando grossi buchi e delineando una delle migliori storie appartenenti al genere “shonen” (Es. Naruto, Dragonball… ndr.).

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E quindi da chiarire che nonostante l’enormità del manga, nonostante piccoli buchi nella trama (come ad esempio Thriller Bark ndr.), il team ha svolto un ottimo lavoro, puntando in particolar modo sulla varietà delle ambientazioni e dei personaggi, peculiarità inamovibili dell’universo di One Piece, riuscendo dunque a riprodurre fedelmente il tutto, partendo dagli albori e dal quel simpatico clown di Bagy…



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