Recensione Assassin’s Creed III


Gameplay vario e funzionale

Il gameplay in sostanza resta invariato nel complesso, ma è stato rivisto e rifinito, migliorando alcuni aspetti che non funzionavano molto bene e agigungendone altri in relazione al nuovo contesto narrativo. Le variazioni introdotte partono già dalla mappatura dei tasti, aggiornata, che vede ora utilizzare i due tasti dorsali all’apertura dell’inventario e alla selezione delle armi secondarie, mentre la croce direzionale viene impiegata per il cambio rapido delle armi e il trigger destro, ora viene utilizzato per la corsa acrobatica ora non più presente sul tasto frontale.

Con questa nuova mappatura di commandi, sarà possibile ora ruotare la telecamera mentre si corre, sparare in pieno movimento, il tutto portando a schermo una fluidità di movimenti e azioni spettacolare.
Le rifiniture portate non riguardano solamente alla nuova mappatura di commandi, ma anche alle abilità del nuovo personaggio. Le abilità di combattimento di Connor sono nuove infatti nelle battaglie, Connor avrà modo di scagliare i nemici contro i loro compagni in modo da farne cadere il più possibile, inoltre egli vanterà di nuove armi come: il dardo corda che gli permetterà di impiccare i malcapitati, avrà in dotazione il tomahawk e all’arco adatto per le uccisioni silenziose.

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Nota di merito va fatta anche al sistema di combattimento, rifinito, anche se purtroppo certi difetti storici ancora ora permangono come una scarsa intelligenza artificiale, infatti anche in questa nuova avventura sarà quasi impossibile fallire/morire per mano nemica. Il limite più grande di questa serie infatti è proprio il tasso di sfida sempre tarato verso il basso e, sarà questo l’elemento che Ubisoft dovrà migliorare a partire dal prossimo capitolo visto che in questa nuova incarnazione non c’è riuscita.

A migliorare il tasso di sfida ci pensano gli obiettivi d’intermezzo ovvero quegli obiettivi che richiederanno al giocatore di non farsi scoprire durante una detterminata missione, oppure di non sparare con le armi da fuoco, o di non eliminare nessun nemico durante un’inseguimento. Piccoli obiettivi d’intermezzo che aumentaranno di poco il tasso di sfida ma se rispettati vi permetteranno di ottenere una sincronia al 100% dell’Assassino. Proprio questo genere di missioni mostra il fianco ad un difetto congenito nel sistema di movimento del protagonsta. Infatti, essendo stato attivato in automatico il metodo di salire e scavalcare oggetti che si incontrano, capita magari che invece di appostarvi dietro per riparavi e non farvi scoprire, il personaggio decida invece di salirci sopra con inevitabile fallimento. La frustrazione in questi casi piomba inesorabilmente.

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In questa terza incarnazione ufficiale, trova spazio e diciamola tutta “finalmente” una maggiore sezione di gioco di Desmond, quasi una seconda campagna di gioco. In queste sezioni di gioco dove il giocatore sarà chiamato all’utilizzo di Desmond, il giocatore dovrà compiere salti, acrobazie, azioni simili a quelle di Connor, il tutto però senza il suo armamento. Queste sezioni di gioco permetteranno al giocatore di scoprire retroscena sulla storia di Desmond e trovare tutte quelle risposte che attendeva di capitolo in capitolo.

La struttura di gioco in modo complessivo è stata potenziata e rifinita e il giocatore non potrà che essere felice di questo. Se si vuole trovare un difetto e personalmente molto pesante è il “teletrasporto” utile per tutti quei giocatori che non hanno voglia di cavalcare e muoversi lungo la frontiera ogni volta per compiere una missione, ma risulta personalmente un elemento stonante.

Grazie a maggiori missioni secondarie presenti in Assassin’s Creed III, è quasi inevitabile andare a parlare delle neo introdotte missioni navali. Queste nuove missioni navali, il giocatore avrà la possibilità di guidare una nave e mettersi alla prova come timoniere e capitano. La nave si guida molto bene a patto che prestate molta attenzione al vento prima di finire contro qualche scoglio o altra imbarcazione.

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Avrete modo oltre che a guidare la nave di bombardare quelle nemiche scegliendo tra il fuoco di fila dei cannoni o quella di un piccolo cannone girevole.
Queste missioni secondarie sono molto riuscite e inserito molto bene nel contesto e tengono costantemente impegnato il giocatore.

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