Recensione Dragon Ball Z for Kinect

Un pugno nello stomaco

Concentriamoci sul cuore pulsante di ogni videogioco: il gameplay. Nei panni di uno dei vari character del manga, affronteremo le varie battaglie tramite visuale in prima persona. L’ottimo tutorial messo a disposizione dagli sviluppatori ci introdurrà gradualmente alle varie mosse e nelle meccaniche di gioco. Il tutto è molto semplice: tirando pugni di fronte a noi sferreremo dei dritti, portando i nostri pugni dall’esterno all’interno eseguiremo dei ganci mentre partendo dal basso verso l’alto porteremo montanti all’indirizzo dell’avversario.

E’ possibile caricare i pugni mantenendo la mano sopra la spalla per poi scagliare delle sfere d’energia contro il nemico di turno. In maniera non molto dissimile è possibile usare calci per colpire da una certa distanza; calciando dritto o dall’esterno all’interno otterremo risultati differenti. Portando gli avambracci al volto pareremo gli attacchi. Spostando il busto verso destra o sinistra sarà possibile spostarci lateralmente ed evitare così attacchi speciali e mosse basilari avversarie. Allo stesso modo funzionano gli attacchi speciali: per essere lanciati andrà per prima cosa caricata la barra aura, imitando la posa tipica vista nell’anime, ovvero piegandosi sulle ginocchia e piegando le braccia vicino ai fianchi.

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Una volta riempita, la barra dell’energia spirituale permetterà di lanciare due attacchi: un attacco che consumerà metà barra, l’altro la svuoterà completamente ma causerà danni maggiori.

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Gli sviluppatori hanno inserito più di cento mosse per un totale di oltre 50 personaggi. Sferrando attachi basi andremo a riempire una barra combo che una volta attivata farà partire una sequenza divisa in tre fasi, durante le quali colpendo nuovamente l’avversario passeremo alla successiva e così via. Se terminata con successo, il nostro contendente sarà parecchio distanziato da noi cosicché potremo caricare l’aura e lanciare gli attacchi più devastanti. Anche gli avversari ci attaccheranno e ovviamente potremmo contrattaccare e schivare. Per rispondere agli attacchi speciali saremmo chiamati ad eseguire delle pose degne del miglior Just Dance per contrastarle a dovere.

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Vi renderete presto conto che durante le battaglie affrontate, tutto il gioco si rivelerà essere un clone di carta forbice e sasso. Nonostante vi sia una ampia scelta nelle mosse disponibili, l’intelligenza artificiale unita ad un gameplay non certo all’altezza faranno si che tutti gli scontri si ridurranno in questa noiosa sequenza: il giocatore sferra pugni e calci, carica la barra combo, termina con successo la barra combo, carica l’aura, lancia l’attacco speciale, ripetere dall’inizio fino ad avere la meglio sull’avversario. Inoltre, la difficoltà non proprio elevata del titolo non aiuterà di certo questo spiacevole modus operandi nello svolgimento dei match.

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