Recensione Guardians of Middle-earth


Tra maghi e hobbit

Creare un MOBA per console è davvero difficile, e se poi pensiamo che lo hanno creato i Monolith, sviluppatori che si occupano soprattutto di FPS, il rischio di trovare un prodotto incompleto o insufficiente è elevato, in quanto la loro esperienza di MOBA è davvero poca, ma per fortuna non è questo il caso.

I ragazzi di Monolith sono riusciti a creare un titolo più che buono e la mappatura dei comandi di gioco è davvero eccezionale. Come accade negli FPS, anche in Guardians of Middle-earth il giocatore per muoversi userà lo stick sinistro mentre quello destro lo impiegherà per mirare, inquadrare e girarsi. L’attacco base è posto sul grilletto destro, mentre per utilizzare le abilità speciali che si acquisiscono durante la battaglia, basterà tenere premuto il tasto azione.

Il giocatore avrà modo di attaccare con armi e magie fino ad un certo raggio d’azione, quindi scordatevi attacchi da lunga distanza, il cuore di queste battaglie è quasi sempre incentrato sull’azione ravvicinata. Le razze disponibili, o meglio i guardiani a disposizione, sono venti e si dividono in 5 categorie che vanno a soddisfare tutti gli stili di gioco, da chi ama usre le armi a chi invece la magia. Ogni unità può essere personalizzata grazie ad alcune gemme che si ottengono negli scontri e nelle battaglie. Durante gli scontri il giocatore potrà usufruire di alcuni bonus che andranno a semplificare alcuni momenti come ad esempio possono essere usati per l’aumento dell’energia, della resistenza, il potenziamento di un attacco e molto altro.

Nori

Pad alla mano, Guardians of Middle-earth è un mix fra DOTA 2 e League of Legends, ma a differenza di questi due titoli, quello sviluppato da Monolith riesce a trovare una propria personalità per esprimersi e ricreare al meglio un’esperienza di gioco particolare e soddisfacente. La parte più complessa risiede nel comprendere quale sarà il personaggio che farà comodo al giocatore, in quanto ogni personaggio disponibile sarà diversificato da abilità e armi particolari e non tutti saranno utili al proprio stile di gioco; superato questo piccolo ostacolo, il giocatore grazie al tutorial o alla possibilità di sfidare la CPU avrà modo di affinare le proprie tecniche per poi buttarsi nella mischia contro altri giocatori.

L’offerta del titolo è abbastanza soddisfacente ma se da una parte troviamo un titolo completo, interessante, dall’altro troviamo un prezzo probabilmente alto rispetto all’offerta proposta. Le dieci mappe a disposizione, a lungo andare, possono non bastare e il rischio di non trovare DLC per espendere l’esperienza di gioco è presente, almeno per quanto riguarda le mappe, per cui il costo iniziale del titolo di circa 19 euro è personalmente un pò elevato.

{hwdvideoshare}id=5375|width=640|height=354{/hwdvideoshare}

Rispondi

Ultimi Articoli