Il cuore pulsante della casa multimediale.
In una lunga intervista rilasciata a The Verge, in occasione di un incontro con i developers, Gabe Newell, CEO di Valve, ha rilasciato importanti informazioni riguardanti la vera sorpresa di questo 2013, la Steam Box, ovvero la console di casa Valve in grado di sfruttare a pieno le potenzialità della piattaforma di download digitale Steam.
L’obiettivo secondo Newell è stato quello di creare un dispositivo che permettesse di sfruttare a pieno le potenzialità dei videogiochi di nuova generazione, con la semplicità del mondo console, ma senza le restrizioni in termini hardware proprie di questo mondo.
Per questo motivo è stato necessario contemperare due diverse esigenze, libertà e controllo. La prima pienamente soddisfatta attraverso l’utilizzo di un sistema operativo open come Linux, (a cui è possibile sostituire eventualmente Windows) e un architettura sostanzialmente simile a quella di un PC, la seconda attraverso un rigido controllo delle specifiche hardware.
Complementare a tutto ciò la necessità di trovare un nuovo sistema di input che permettesse alta precisione e bassa latenza. Questo ha comportato la necessità di sviluppare un controller proprietario superando il concetto di Motion controller (move, kinect, wii,) in favore di un nuovo approccio che fa largo uso di dati biometrici del giocatore. Newell non si sbilancia su come questi dati biometrici saranno utilizzati ma promette che influenzeranno l’esperienza di gioco, non necessariamente pero’ in maniera immediatamente visibile al giocatore.
Altro punto focale della nuova esperienza sarà un sistema di eyetracking, ma anche in questo caso non è chiaro se cio’ sarà possibile in futuro con la console di Valve, magari con accessori esterni.
La piattaforma di Valve permetterà inoltre la fruizione dei contenuti, multimediali o gaming, in streaming su ogni display di casa grazie alla tecnologia Miracast, rendendo la Steam Box un vero e proprio centro multimediale da cui sarà possibile accedere ad esempio a Netflix, navigare in internet, leggere la posta etc.
Ma non solo, grazie alla potenzialità delle moderne GPU sarà in grado anche, in prossime evoluzioni, di rappresentare il vero cuore pulsante della casa multimediale immaginata da Valve. Newell infatti immagina una casa in cui ciascun display è collegato al box che fornisce più contenuti simultaneamente. Cosi’ sarà possibile ad esempio giocare a Cod in camera da letto, mentre in cucina si gioca a Battlefield e in salone si guarda un film.
La piattaforma Steam probabilmente in futuro cambierà volto: ogni developers sarà in grado di formare un proprio store, mentre Valve fornirà strumenti e API per questo scopo.
Gli utenti invece, quasi si trattasse di un social network, saranno in grado di creare anche loro degli store di squadra, con contenuti personalizzati da loro stessi, raggruppando i giochi più amati e che vogliono condividere e altre funzionalità del genere.
Il settore mobile assumerà anch’esso un ruolo nello sviluppo della nuova piattaforma, ma per adesso è ancora presto, afferma Newell, per sbilanciarsi; nei primi progetti del controller dello Steam Box infatti era previsto un touchpad, successivamente poi il progetto è stato abbandonato in quanto non è ancora chiaro quanto realmente utile possa essere questo sistema di input nei moderni giochi . Newell pero’ non esclude che in futuro , quando sarà trovato un modo per sfruttare realmente il multitouch, saranno utilizzabili anche smartphone e tablet.
fonte The Verge