Un bel passo avanti… a discapito della next-gen!
Siamo al calcio d’inizio: l’arrivo di Settembre segnerà l’uscita di tanti titoli importanti, ma, per chi ama il calcio, Settembre vuol dire soprattutto l’uscita dei due titoli calcistici che detengono il monopolio del calcio giocato su console.
Per PES 2014 sarà un banco di prova importante, l’ultima vera occasione di recuperare il gap che FIFA ha scavato in questi ultimi anni sulle console di attuale generazione. Konami lo sa e ha deciso di lanciare un titolo completamente nuovo, frutto del lavoro di ben 4 anni del PES Production Team, una squadra che si è dedicata esclusivamente al gioco in uscita per la stagione 2013/14.
Tale progetto ambizioso ha però comportato delle rinunce: PES 2014 non uscirà infatti per la next-gen, concentrando la sfida a FIFA su quello stesso campo in cui ha visto svanire il proprio vantaggio sul diretto concorrente.
Vediamo dunque nel dettaglio i frutti di questa lunghissima gestazione.
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Impatto visivo impressionante
Fox Engine: è questo il cuore, la colonna portante che regge l’impianto realizzato per PES 2014. Il motore grafico ideato da Kojima e modificato per adattarsi a PES è il vero centro non solo della grafica del gioco, ma anche di tante modifiche a livello di gameplay; ma procediamo con ordine.
Visivamente l’atmosfera di una partita su PES 2014 è davvero magnifica: l’impatto con stadio e pubblico è impressionante e dovrebbe influenzare anche le prestazioni dei giocatori in campo; resta qualche problema con stewart e fotografi a bordo campo, che sembrano ancora non rendersi conto di ciò che avviene attorno a loro, ma ciò non cambia comunque l’impressione generale.
Sono state introdotte nuove animazioni facciali e i giocatori simulati con Player ID (non sapiamo quanti saranno esattamente, ma andranno aumentando con il tempo e le edizioni del gioco) risultano davvero simili alle controparti reali. Anche le animazioni dei movimenti sono state rinnovate, risultando generalmente più fluide e aumentando il realismo nel comportamento dei giocatori in campo.
Libertà d’azione… a 360°
E’ stata richiesta a gran voce, confermata e smentita più volte, ma finalmente è arrivata: basta binari, finalmente avremo i movimenti a 360 gradi!
Questa nuova libertà d’azione rientra nel True Ball Tech, la nuova gestione della fisica della palla, influenzata dalla tecnica del giocatore, dalla posizione del corpo e dal suo fisico. A voler essere fiscali, nelle mischie e a fondo campo i binari di tanto in tanto fanno ancora capolino, come a volerci dire “hey ragazzi, ricordatevi che state giocando a PES”; nel complesso, però, il passo avanti è stato notevole e l’influenza nel gameplay generale di questi sporadici binari è pressochè nulla.
Grazie anche al Motion Animation Stability System (M.A.S.S.), che rende i contrasti più realistici ed eterogenei, il gioco assume finalmente un aspetto simulativo, coadiuvato da un’IA più ragionata che rende il ritmo della partita meno frenetico. La pesantezza nei movimenti dei giocatori è adesso maggiore e influenzata dall’effettiva stazza, andando ad influenza cambi di direzione, dribbling e contrasti.
Rinnovati anche cross e calci piazzati, con questi ultimi dotati di parabola visibile e regolabile che pare rendere più semplice indirizzare la palla dove vogliamo; migliorati i portieri, sia nelle uscite che tra i pali, anche se al momento hanno ancora dei problemi sui colpi di testa. Introdotta inoltre la possibilità di fintare il rinvio lungo e passarla ad un proprio compagno vicino.
Da verificare infine l’IA degli arbitri, che hanno una forte propensione al cartellino, e la regola del vantaggio. Proprio negli ultimi giorni, poi, Konami ha annunciato che non sarà presente la pioggia a causa di “problemi tecnici nella riproduzione degli effetti che questa avrebbe dovuto avere sul movimento dei giocatori, della palla e sul gameplay in generale”.
Una Master League per tutti i gusti
Poco sappiamo, purtroppo, delle modalità online che andranno ad aggiungersi a quelle già esistenti. La Master League, invece, ci promettono che sarà più coinvolgente che mai, con tre leghe tra cui scegliere in base al nostro stile preferito (standard, tecnico, difensivo). Viene introdotto il salary cap come nel basket, ma si parla di una Galacticos League senza cap, di cui però non si sa altro.
Le licenze sono come al solito la nota dolente di PES che, se da un lato vede l’introduzione del campionato argentino e cileno, oltre alla Champions League asiatica, dall’altro vede il numero degli stadi reali ridotto a 20. Colpa, a detta di Konami, della regolamentazione FIFA che non concede più di tot squadre dei campionati principali, ma anche di una politica di EA Sports molto aggressiva nell’accaparrarsi le licenze.
Conclusioni
PES 2014 sembra segnare un nuovo inizio nella storia della serie. Messo da parte l’immobilismo degli ultimi anni (a onor del vero, qualcosa si era già mosso l’anno scorso, ndr), Konami ha osato creare un titolo nuovo, partendo quasi da zero e sperimentando soluzioni innovative che saranno la base, crediamo, di future meccaniche anche della next-gen. Un titolo sperimentale, dunque, sul quale non vediamo l’ora di mettere le mani per capire quanto potenziale può avere per puntare a confrontarsi con FIFA, pur partendo con il sempre grave handicat di licenze ridotte e facendo i conti con l’impossibilità di competere da subito sulle console di nuova generazione.
Pro
– innovazioni visibili e sostastanziali
– finalmente i 360°
– Fox Engine con grandissime potenzialità
Contro
– licenze ridotte all’osso
– manca la pioggia
– portieri da rivedere
PES14 uscirà il prossimo 19 Settembre 2013 per Xbox 360, PlayStation 3 e Windows PC. La demo sarà invece disponibile tra l’11 (PlayStation 3) e il 12 Settembre 2013 (Xbox 360).
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