Ouya, per la console Android si fa il punto della situazione

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INDIE revolution part 2.

Venduta al prezzo di 99€ in funzione del cambio 1:1 con i 99$ statunitensi, la console Android giunta oltre il suo secondo mese di vita, fa registrare già i primi punti positivi e negativi.

Annunciata lo scorso anno e non senza problemi di sviluppo soprattutto per una questione di fondi, la console basata sulla versione modificata di Jelly Bean ha suscitato parecchio interesse, soprattutto dopo una presentazione quasi a porte chiuse avvenuta alla Gamescom di quest’anno.

Il controller confortevole, la buona disponibilità di titoli sullo store, la facilità d’approccio, la GUI personalizzata e soprattutto un profilo di design originale e minimale, hanno subito elevato il prodotto dal costo ridottissimo a un livello di concorrenza diretta con le controparti “professionali” oseremmo dire. Gli sviluppatori hanno apprezzato la facilità d’approccio al prodotto che nei mesi a seguire subirà numerosi aggiornamenti e soprattutto un aumento considerevole dei titoli a disposizione.

Ma se da una parte Ouya registra feed positivi, c’è però da rimarcare subito un dato economico non incoraggiante.

Il ricarico sui costi di sviluppo per i giochi, tolti alcuni titoli, è basso. Alcune case software indipendenti hanno già optato per rincarare la dose di sforzi e tentare l’intrusione nel fitto mercato delle console “standard”. La vendita del prodotto fuori dal territorio americano risulta poco agevole anche per una pubblicità poco eccitante.

Julie Uhrman fondatore del progetto Ouya e amministratore delegato di Boxer8, ha precisato che soltanto nei mesi a venire la console mostrerà tutto il suo potenziale e sempre più sviluppatori la preferiranno per un ambiente di sviluppo libero da vincoli. Nonostante ciò alcuni investitori già battono il pugno sul tavolo di discussione per far pesare le loro idee. Dato alla mano: Ouya risulta interessante ma deve acquisire un’identità precisa, ora solo accennata come “console INDIE.”

Di seguito un simpatico spot rimosso per via della sua….. aria grottesca. Se ne sconsiglia la visione a deboli di stomaco.

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