Recensione Pro Evolution Soccer 2014


Rivoluzione!

Ad accogliere il giocatore nel menù di gioco ci sarà un omaggio all’arte e cultura Italiana, la “Turandot”di Puccini. Una scelta molto particolare se non bizzarr; una “captatio benevolentiae“, all’Italia e agli italiani che negli anni sono rimasti fedeli alla produzione nipponica e quasi dovuta vista l’importanza del Bel Paese per la produzione del Sol Levante.

I miglioramenti apportati con la nuova edizione non si fermano qui. PES 2014 cerca di mettersi sulla via della simulazione, oltre ad un sostanzioso calo di ritmo nell’azione di gioco, che favorisce un atteggiamento maggiormente ragionato e un coinvolgimento dell’intera squadra nell’azione di gioco, anche i cross e tiri sono stati pesantemente rivisti.
I cross ora dovranno non solo essere dosati nella potenza ma anche occorrerà angolarli con la giusta precisione per far si che essi raggiungono la porzione di campo desiderata.

Le rivisitazioni in termini di gameplay sono legate all’introduzione del nuovo motore grafico Fox Engine. L’engine porta con sè un sistema di fisica e collisioni che rende il tutto maggiormente realistico e gli sviluppatori hanno dovuto inserire e riprogrammare molti aspetti di gioco per renderli pienamente godibili con il nuovo motore.

Un aspetto di gioco rivisto e ben riuscito è la fisicità della palla. Ora il controllo del pallone chiederà al giocatore una maggiore dose di abilità, basterà un controllo sbagliato o uno stop fuori tempo per far scivolare il pallone lontano dal giocatore, regalandolo all’avversario. Ultima feature introdotta in termini di gameplay è il TrueBall Tech, feature che permette di controllare il movimento del calciatore a 360° limando i famosi binari che di capitolo in capitolo hanno minato l’esperienza di gioco. Il TrueBall Tech permetterà di ottenere un controllo più reattivo e un input lag dei comandi ridotto al minimo storico, permetterà di esibirci in serie di trick che lasceranno sul posto l’avversario; purtroppo la sensazione di viggiare sui binari è ancora una volta presente seppure in rilievo molto minore rispetto al passato.

Ciò che ci lascia perplessi è la presenza nei calci di punizione e calci d’angolo di un indicatore di traiettoria. Tale indicatore faciliterà non di poco l’esecuzione dei calci piazzati e disorienterà i giocatori più smaliziati.

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