Svelate nuove informazioni sulle armi presenti in Destiny
Bungie ha il piacere di rilasciare numerose informazioni in dettaglio delle armi che i fan potranno vedere in Destiny, titolo in uscito nel corso del 2014.
Tom Doyle, grafico di Bungie ha avuto un ruolo importante nella progettazione di queste armi e vuole raccontare attraverso un podcast il processo creativo che ha portato alla loro realizzazione.
Tom Doyle nel corso del podcast si è soffermato nel rilasciare interessanti dettagli sulla creazioni di armi e sul loro impatto all’interno del titolo.
Le armi seguenti si chiamano Orario di Chiusura, Gjallarhorn, Morte Rossa, Duke Mk.44 e Signore del Tuono. Come per ogni singolo elemento che va a formare il nuovo mondo in cui vi avventurerete, è importante notare che quanto è condiviso qui non è definitivo ed è potenzialmente soggetto a modifiche.
SUL TAVOLO DA DISEGNO DI DESTINY: ORARIO DI CHIUSURA
“Impugnare quest’arma è come indossare una medaglia d’onore.” – Tom Doyle, capo grafico
Bozza: Adrian Majkrzak
Modello 3D: David Stammel
Ci sono armi che ti parlano. Basta guardarle per ascoltare le storie echeggiare attraverso il tempo. Per vedere te stesso inseguire la preda in mezzo alle rovine di ciò che una volta l’umanità chiamava “casa”, è sufficiente toccare il calcio con le dita.
Orario di Chiusura è stato concepito per rappresentare questo tipo di arma. Non arriva da una rastrelliera di pezzi identici appena usciti dalla catena di montaggio. Qualcuno l’ha amata prima che la nostra civiltà venisse distrutta.
“Apparteneva a un gruppo di sopravvissuti che operava vicino alla nuova frontiera”, racconta Tom Doyle. Come ogni arma esotica di Destiny, il guardiano che la usa in missione non è il proprietario originale. Questi strumenti di caccia si trovano nelle zone selvagge, in attesa che qualcuno li scopra e li rimetta in funzione.
I dettagli nel design di questo vecchio fucile a canna lunga richiamano l’avventura, come quella che vivrai quando diventerà tuo. I nuovi modi di creare armi per gli eroi di Destiny ci hanno dato nuovi elementi da usare per descrivere il mondo di gioco. Secondo Doyle, la progettazione di quest’arma ha raggiunto la perfezione.
“Con quest’arma, Dave Stammel ha voluto spingere al massimo il nostro sistema di shader”, dice Doyle. “Sono stati impiegati diversi materiali: bronzo scuro, plasteel, legno, plastica e rete. Dimostra la potenza di rendering e l’eterogeneità del nostro motore di gioco”.
Sono queste le piccole cose che stimoleranno la tua immaginazione tra una missione e l’altra. Ma i momenti più memorabili sono quelli in cui avrai il calcio dell’arma appoggiato alla tua spalla. Quando tieni sotto tiro i cabal con Orario di Chiusura e stai per ucciderli, l’unica storia importante sarà la tua.
SUL TAVOLO DA DISEGNO DI DESTINY: GJALLARHORN
“La cintura di Hulk Hogan fatta arma.” – Tom Doyle, capo grafico
Bozza: Adrian Majkrzak
Modello 3D: Mark Van Haitsma
Gli eroi nascono e muoiono prima di diventare leggenda. Le armi che superano indenni la prova del tempo possono guadagnare in rispettabilità, lasciandosi maneggiare dai nuovi guerrieri. Quando Tom Doyle parla del Gjallarhorn, questo lanciarazzi sembra più un trofeo che una furia di potenza esplosiva.
“Questa è l’arma indorata di un campione della Città; e il termine ‘decorata’ è un eufemismo.” Doyle continua nella sua descrizione, ma sembra che stia parlando di un animale. “Temuto e rispettato, senza la pretesa di essere furtivo, annuncia la sua presenza con un ululato.”
Ciò che era cominciato per scherzo, alla fine è diventato il marchio di fabbrica dell’arma. “Il modello iniziale del Gjallarhorn era molto bello, ma mancava di quel dettaglio che gli avrebbe dato lustro nella visuale in soggettiva.” Dopo un paio di riunioni e un catalizzatore andato perso nel caos del processo creativo di Bungie, i nostri progettisti hanno trovato il modo di infondere lo spirito della bestia in questa macchina di distruzione. “Mark aggiungeva un lupo per ogni giorno di lavoro sul modello ad alta risoluzione.”
Il risultato finale è tanto decorato quanto letale. “Questo lanciarazzi ha il numero più alto di LPA di tutte le armi Bungie mai create”, afferma Doyle con un sorriso. “LPA sta ovviamente per Lupi Per Arma. Questo concept la dice lunga sul mondo che stiamo creando, soprattutto sull’elemento mitico della sua realtà fittizia”.
Gjallarhorn verrà ibernato nel mondo misterioso che sarà teatro della tua prossima avventura. Sepolto tra le macerie, attende un guardiano abbastanza coraggioso da domarlo.
SUL TAVOLO DA DISEGNO DI DESTINY: MORTE ROSSA
“La nostra pistola heavy metal.” – Tom Doyle, capo grafico
Bozza: Frank Capezzuto e Tom Doyle
Modello 3D: Matt Lichy
Morte Rossa non è un’arma che può impugnare chiunque. Questo cruento pezzo di ferro non viene dato, ma va trovato. Le armi esotiche sono armi del passato leggendarie, fatte a mano dai nostri antenati e disseminate per il sistema. Trovarne una durante una missione vitale sancisce la fine di una storia e l’inizio di un’altra. Come per ogni elemento del nostro gioco, questa vecchia arma ci racconta una storia: la storia del mondo nel quale è stata creata.
Entrando più nel dettaglio sul modo in cui i giocatori possono trovare le armi in Destiny, Tom ci ha spiegato la creazione del nostro arsenale personale. “Una cosa molto importante fin da subito è che il giocatore incontra un altro giocatore e gli vede in mano quest’arma, dalla quale è in grado di capire l’esperienza accumulata da quest’ultimo nel gioco e il genere di attività preferito.”
A volte, il processo creativo che si applica a un’arma esotica comincia dal nome. “Il nome in sé è esotico, evocativo”, afferma Tom Doyle. “Morte Rossa è stato il punto cardine della grafica e del contesto. Tutte le decisioni creative sono partite da lì.”
Morte Rossa ha una reputazione che lo precede, come quella degli eroi che lo metteranno nell’inventario per le loro missioni. “Un’arma selvaggia, da bandito. Ci fa immaginare un mondo al di fuori della Città. Un mondo duro, difficile e a tratti crudele”, osserva Tom. “Quest’arma è stata rinvenuta addosso a un guardiano caduto in battaglia. Il nuovo proprietario l’ha riverniciata e migliorata. Perfino il mirino è stato dotato di una nuova veste grafica.”
Quando questo feroce pezzo di metallo scatenerà la sua furia letale dalle tue mani, sarai già sulla strada per diventare una leggenda. Nel mondo di Destiny, le leggende sono molteplici e tutte diverse. A volte capita che alcune diventino delle rockstar.
SUL TAVOLO DA DISEGNO DI DESTINY: DUKE MK.44
“Un capolavoro moderno.”
Tom Doyle, capo grafico
Bozza: Darren Bacon
Modello 3D: Rajeev Nattam
In Destiny ci sono battaglie che non possono essere vinte con un fucile roboante o un razzo esplosivo. Vi saranno momenti di disperazione, quando sarai messo all’angolo da nemici feroci che desiderano solo spazzarti via per reclamare come propria quella che un tempo è stata la nostra civiltà. E quando ti trovi faccia a faccia con un signore della guerra, e ti capiterà, non potrai non avere al tuo fianco un cannone portatile.
Dai tavoli da disegno delle fonderie belliche del nostro ultimo baluardo giunge un revolver disponibile per chi ha abbastanza fegato da impugnarlo. Ecco qui il Duke Mk.44. “Questa versione del modello popolare si sbarazza rapidamente dei combattenti che ne sottovalutano il mirino olografico e il grilletto leggero”, assicura Tom Doyle, capo grafica.
Il Duke non è un’arma esotica, ma questo non significa che non abbia bisogno di amore. Come ogni altra pistola dell’arsenale delle FOTC, può essere personalizzato per adattarsi perfettamente alla mano dell’eroe che lo impugna. “È un’arma molto solida”, afferma Doyle. “Comunemente è associato ai nuovi guardiani che equipaggiano una pistola come dotazione primaria.”
Il Duke Mk.44 non è un’arma per duelli silenziosi. Quando la togli dalla fondina, per il tuo avversario è la fine. Il più veloce vince!
SUL TAVOLO DA DISEGNO DI DESTINY: SIGNORE DEL TUONO
“Hai la sensazione che quest’arma possa esploderti in mano da un momento all’altro”.
Tom Doyle, capo grafico
Bozza: Frank Capezzuto, Ryan Demita
Modello 3D: Jesse Hall
Il Signore del Tuono è un’arma talmente pericolosa che rappresenta una minaccia sia per i nemici sotto tiro, sia per il guardiano che la impugna. Questa esotica arma pesante è un’aberrazione deviata e modificata in modi non comprensibili a tutti. Il risultato? Una bestia estremamente difficile da domare.
Data la natura irregolare di questo armamento potenziato, la sua rarità è leggendaria. Secondo il capo grafico Tom Doyle, il Signore del Tuono è la reazione disperata di una parte di società al terrore di essere sopraffatta. “Le munizioni sono come dei mostri che nessuno utilizzerebbe normalmente”, precisa Doyle. “L’impiego di proiettili elettrostatici di tali proporzioni è stato proibito a causa della loro volatilità.”
Le missioni vitali hanno bisogno di spazio di manovra per aggirare le regole. Finora, gli sviluppatori di Bungie hanno impugnato questa minaccia di metallo nelle missioni di Los Angeles e Colonia, Germania. In entrambi i casi, il suo successo è stato esplosivo. “Justin Hayward ha introdotto l’arma con degli effetti di luce appena prima dell’E3”, ricorda Doyle. “È un esempio lampante di come gli effetti siano essenziali per la resa delle armi esotiche in prima persona”. E siano essenziali anche per catturare l’attenzione del pubblico.
Un guardiano ottiene il diritto di aggiungere il Signore del Tuono al proprio inventario dimostrando di essere degno della sua potenza di fuoco. Una volta ottenuto, occorre maneggiarlo con una certa prudenza per riuscire a trarre il massimo da questa forza della natura. Del resto, non è che puoi sfoggiare munizioni esplosive al primo appuntamento, no? Come per molti altri pezzi del tuo arsenale personale, con il Signore del Tuono vale la pena instaurare un rapporto duraturo.